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Attività principali dell'istituzione

Chille de la balanza è una storica compagnia del teatro di ricerca in Italia, fondata da Claudio Ascoli nel 1973 a Napoli.

Ascoli nasce in una famiglia di attori e teatranti napoletani da tre generazioni. Gli Ascoli, insieme ai Maggio, agli Scarpetta e naturalmente ai De Filippo formano un po’ l’ossatura storica del Teatro napoletano a cavallo tra l’800 e il ‘900. Già da adolescente si dedica al teatro; è ammesso all’Accademia Silvio d’Amico, sia come attore che come regista, ma ben presto la lascia, soffrendo una certa mancanza di autonomia. Torna a Napoli e fonda il gruppo Chille de la balanza, che vede i suoi primi passi al “Teatro, Comunque”. nella via dei librai: Port’Alba.

I Chille partono da un recupero molto rigoroso delle tradizioni napoletane. Il nome “chille de la balanza” è quello degli antichi venditori di frutta ed ortaggi che – tra la fine del ‘600 e gli inizi del ‘700 – andavano per le strade del Centro Antico, vendendo le loro mercanzie e raccogliendo storie ed aneddoti che poi ri-narravano la sera nelle osterie davanti ad un bicchiere di vino. Ben presto il gruppo è affascinato dalle Avanguardie del XX secolo, di cui diverrà negli anni forse il più attento frequentatore in Europa. Contemporaneamente, sviluppa una forte attenzione verso il luogo e la performance di Teatro in strada: va in giro in tutt’Europa, come moderni commedianti dell’Arte. Raccoglie significativi successi in Germania, Spagna e soprattutto Francia. A metà degli anni ottanta Ascoli e i Chille si trasferiscono in Toscana e precisamente a Pontassieve (Fi), dove realizzano un singolare complesso con Laboratorio, Casa-residenza e Teatro d’Aria (creazione gonfiabile di H. W. Müller).

Dal 1998 la compagnia è a San Salvi nell’ex-città manicomio di Firenze, dove ha in comodato un padiglione e gli spazi esterni. Così volle il dr. Carmelo Pellicanò, ultimo direttore del manicomio fiorentino, che intese collegare il definitivo superamento dell’ospedale psichiatrico e l’uscita degli ultimi matti con il contemporaneo ingresso della città in un luogo sino ad allora negato. Pensò che solo una compagnia teatrale potesse realizzare un presidio culturale permanente che, nel rispetto della memoria del luogo, fosse in grado di aprirlo alla città ed ai suoi abitanti. Da allora, oltre 600.000 sono state le presenze, con una larga partecipazione di giovani, ad iniziative, festivals e rassegne di Teatro, Arti visive, Musica e Danza. Il progetto, intitolato “San Salvi città aperta”, è da oltre 20 anni sede delle iniziative dell’Estate fiorentina. E’ finanziato da Mibac (fondi F.U.S.), Regione Toscana (Residenza culturale), Comune di Firenze (Convenzione ed Estate fiorentina), Città Metropolitana di Firenze. L’attività ordinaria e specifici progetti sono altresì finanziati da Fondazione Cassa Risparmio di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Unicoop. La compagnia è in Convenzione con Università di Firenze DIDA Dipartimento di Architettura e Accademia Belle Arti di Firenze.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 35.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'11 marzo 2024 cade il centenario della nascita di Franco Basaglia, psichiata al cui nome è legato il superamento dei manicomi in Italia e la nascita della Legge 180.

Il nostro progetto è intitolato "MANICOMIO, ADDIO! Franco Basaglia e Franca Ongaro Basaglia". Vede al centro un percorso ininterrotto di eventi di Teatro, Incontri, Installazioni, Libri per ribadire l'importanza della Persona e dell'incontro tra Persone, anche nel difficile contesto della malattia mentale, con particolare attenzione agli ultimi e agli esclusi. Saranno presenti eresi dei Basaglia e loro collaboratori.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 8.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

COSTRUIRE COMUNITA’ 1973 1998 2023 è nel percorso di rigenerazione sociale e urbana dell’ex manicomio di San Salvi, per noi possibile solo...continuando ostinatamente, pur tra

mille difficoltà, a costruire comunità partecipante. Tutto ciò in riferimento a tre anni simbolici:

1973 la nascita a Trieste di Marco Cavallo (Scultura simbolo del superamento del manicomio) e a Napoli di noi Chille, subito dopo l’epidemia di colera;

1998 la fine del manicomio di San Salvi, con l’uscita dell’ultimo “matto” il 13 dicembre e il nostro arrivo su richiesta del direttore Pellicanò per “favorire -nel rispetto della memorial’ingresso

nella città negata”;

2023 l’avvio della rigenerazione, inserita nel P.O. del Comune e finanziata con € 10 milioni, e, con questo progetto, la creazione del Marco Cavallo del XXI secolo DA REGALARE A

FIRENZE e l’evento Chille 50, tra passato/presente/futuro (ottobre-novembre-dicembre).

L’obiettivo esplicito è il consolidamento di un processo di costruzione di comunità che coinvolga diverse generazioni: a partire da quanti contribuirono al superamento del manicomio fino ai tanti giovani che da anni vivono con interesse il progetto San Salvi città aperta.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 35.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il 27/05/2023, cade il centenario della nascita di un uomo che ha cambiato la scuola e l'intera società italiana: Don Mialni.

Il nostro progetto si intitola I CARE. Lo scrisse su una parete delle scuola di Barbiana, e precisò: "è il motto intraducibile dei giovani americani migliori, me ne importa, mi sta a cuore. E' il contrario del motto fascista me ne frego".

Un invito quanto mai attuale!

Tante le iniziative che realizzeremo nel segno di Don Milani. La decisione nasce dal notro amore verso l'opera e la persona di Don Lorenzo e i suoi allievi, cui abbiamo già dedicato uno spettacolo di scrittura collettiva con il pubblico (Lettera a a una professoressa) e un libro illustrato (Ho disegnato Lettera a auna professoressa) presentanto anche al Salone del libro di Torino.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 35.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

l titolo è tratto dai Quaderni dal carcere di Gramsci: “Lo studio degli avvenimenti che assumono il nome di crisi dovrà attirare speciale attenzione. Semplificare significa snaturare e falsificare. Il mondo è una unità, si voglia o non si voglia.” E tutti ne facciamo parte, aggiungiamo noi! Il progetto prevede un susseguirsi di iniziative, spettacoli, incontri, come si addice ad una residenza che nel suo 23.mo anno di vita vuol provare a ricostruire una comunità che la pandemia e il distanziamento sociale più che fisico ha messo in discussione.

Tanti gli appuntamenti: Il Teatro dei Chille (febbraio), Lo malato immagginario (Molière - da febbraio), E’ un brusìo la vita (Centenario Pasolini – da marzo), Tracce di vita sensibile (San Salvi e la memoria – aprile), SPACCIAMO CULTURE interdette (maggio), Estate a San Salvi (da giugno), Storie differenti (settembre) e altri eventi. Il progetto – destinato in primis a giovani e soggetti fragili -  è realizzato con Mic, Regione Toscana (residenza), Comune Firenze, Città Metropolitana, Quartiere 2. Da anni sono attive convenzioni con Dida, Accademia Belle Arti, Scuole ed Istituti culturali stranieri.

Intendiamo ri-creare comunità, una comunità partecipante di spett-attori, soprattutto giovani: spettatori attivi, “cittadini sovrani”, avrebbe detto don Milani.

Tanti gli eventi spettacolari: il Teatro dei Chille, SPACCIAMO CULTURE interdette, Estate a San Salvi, Storie differenti… Non di minor rilievo gli altri momenti, a partire dalle azioni per favorire la conoscenza della storia del Manicomio fiorentino, del contesto e delle ragioni che ne giustificarono l’apertura, e delle idee/azioni che ne consentirono il superamento in un’ottica di “comunità partecipante”: percorso con molti punti di contatto con l’oggi!

E ancora azioni di conoscenza dell’Arte Irregolare (La Tinaia e non solo), degli écrits bruts e delle creazioni degli Artisti internati nel manicomio fiorentino: il poeta Dino Campana, lo scultore Venturino Venturi, la scrittrice Costanza Caglià.

Analizzeremo, infine, nel centenario della nascita di Idana Pescioli, il suo progetto pedagogico nato proprio a San Salvi (1979-80).


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Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La richiesta si riferisce alla copertura dei nuovi costi (in parte già sostenuti) causa normativa Covid-19: precisiamo che essi non sono stati inclusi nel progetto ordinario 2021, non potendosi prevedere alcuni vincoli oggi operanti.

Va considerato che il contestuale minor incasso per recita per riduzione numero spettatori consentiti (oggi al 50% dell’agibilità), ci obbliga ad incrementare il numero di eventi, soprattutto quelli all’aperto soggetti a minori restrizioni.  Pensiamo di dar vita ad una intensa stagione da maggio a fine settembre, anche utilizzando contemporaneamente più spazi a nostra disposizione.

Tutto ciò comporterà un significativo aumento di costi per i quali siamo oggi alla ricerca urgente di una specifica copertura. In dettaglio: allestimenti (impianto ventilazione, distanziatori in plexiglas…) -montaggi-smontaggi-collaudi (+10.000 €), noleggi tecnici e personale aggiuntivo soprattutto di accoglienza e verifica/controllo spettatori (+6.500 €), igienizzazioni supplementare locali (+2.500 €). Vanno calcolati almeno ulteriori 8.000 € per tamponi a personale artistico, tecnico e di accoglienza. Precisiamo di aver calcolato quest’ultimo costo in misura contenuta, ipotizzando un graduale ma significativo miglioramento della situazione nei mesi a venire: oggi siamo obbligati a tamponare ogni 72 ore tutto il personale che si relaziona al pubblico.

L’attuale momento in cui prioritario è ri-creare comunità si scontra con molti fattori di “difficoltà”: in primo luogo l’aumento dei costi di gestione, come abbiamo indicato nel precedente paragrafo, aumento cui si accompagna un prevedibile calo nella partecipazione del pubblico per una molteplicità di fattori. Tra essi, la ridotta capienza dei luoghi di spettacolo per motivi di sicurezza sanitaria, il perdurante senso di pericolo (soprattutto per gli spettatori anziani), la difficoltà a rivivere in persona eventi culturali dopo un lungo periodo in streaming (spettatori giovani).

Tutto ciò si traduce in conseguenti inevitabili minori incassi. Si consideri poi che nel 2021, si parte già da un fermo totale di 4 mesi.

Che fare, allora, mentre proprio in questi giorni sembra avvicinarsi una quasi normalità? Noi pensiamo che non basti operare per un (impossibile) ritorno alla situazione ante-Covid19. Occorre che quanti lavorano in cultura provino ad intensificare i loro sforzi quantitativi e qualitativi, ad aprire nuove strade, vasti orizzonti di partecipazione: allargata ma sempre nel rispetto di qualità e rigore.

Qui il bando Emergenza Cultura può essere un aiuto fondamentale per ribadire che oggi più che mai il Teatro è necessario.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 30.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Siamo a San Salvi dal 1997. Vi entrammo su richiesta del direttore Pellicanò che volle accompagnare l’uscita dell’ultimo matto, il 13/12/1998, con l’ingresso della città nell’ex-manicomio e pensò: “chi meglio di una compagnia teatrale residente poteva provare a farcela?” Nacque così San Salvi città aperta. Il progetto di quest’anno prevede un ininterrotto susseguirsi di iniziative, spettacoli, incontri, in persona e on line, come si addice ad una residenza che nel suo 22.mo anno di vita si pone la finalità di provare a ricostruire una comunità che la pandemia e il distanziamento sociale più che fisico ha seriamente messo in discussione. Alcuni obiettivi sono riproposti a partire da quanto non è stato possibile realizzare nel 2020: tra essi la prima presentazione al pubblico di un Archivio della memoria, costruito anche grazie alla collaborazione con DIDA Facoltà di Architettura Università di Firenze e Accademia di Belle Arti. Proseguiranno, poi, il festival “Storie Interdette”, in collaborazione con Fond.ne Basaglia ed Estate a San Salvi, giunto all’edizione n. XXIII di Estate a San Salvi. Il progetto è realizzato in collaborazione con MiBACT, Regione Toscana (residenza culturale), Comune di Firenze (Convenzione + Estate), Città Metropolitana, Quartiere 2. Da anni sono attive collaborazioni con Università, Scuole ed Istituti culturali stranieri. Significativa infine la presenza di sponsors, tra cui Unicoop.

Obiettivi:

Ri-creare Comunità con azioni in presenza e on line, con un pubblico quantitativamente e qualitativamente sempre più rilevante: giovani, anziani, famiglie.

Apertura di un primo “Archivio della memoria di San Salvi”, in cui esporre documenti, interviste, foto, filmati… in attesa che il ri-disegno complessivo dell’area consenta una più adeguata collocazione di un Museo Attivo. Azioni di diffusione di conoscenza della storia del Manicomio fiorentino, del contesto e delle ragioni che ne giustificarono l’apertura, e successivamente delle idee/movimenti/azioni che ne consentirono il superamento in un’ottica di “comunità partecipante”.

Conoscenza dell’Arte Irregolare nata a San Salvi: La Tinaia, e non solo.

Analisi degli écrits brut (scritti irregolari) con storici d’arte, linguisti, psichiatri per avviare la costruzione di un Archivio nazionale on line, liberamente consultabile.

Ritrovamento, messa in scena di “Storie interdette”, nate all’interno dei Manicomi e nascoste sino ad oggi, o di “Storie dei nostri giorni”, cresciute nelle nuove situazioni di Manicomi invisibili.

Studio degli Artisti che furono internati a San Salvi, tra cui il poeta Dino Campana, lo scultore Venturino Venturi e Costanza Caglià.

Studio di alcuni percorsi educativi esemplari realizzati a San Salvi negli anni 70-80, tra cui il progetto didattico a cura di Idana Pescioli (Scuola dell’infanzia) e quello di Scuola popolare.


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Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

SPACCIAMO CULTURE | Ri Creare  Comunità intende proseguire il lavoro già positivamente avviato nell’edizione 2020 andandosi a costituire come evento chiave del progetto di rigenerazione sociale e urbana dell’area dell’ex manicomio di San Salvi. L’evento si pone in continuità con il percorso di ricerca biennale da noi portato avanti con DiDA Unifi e finanziato da Regione Toscana e Fondazione CR Firenze. Questa edizione vede ampliare la platea di partner (DiDA Unifi e Accademia Belle Arti Firenze) e collaboratori (Fond.ne Architetti Firenze, LABA Firenze, Usl Toscana Centro, Simbdea, Fond.ne Basaglia, La Società della Ragione) anche alla luce delle nuove urgenze dettate dalla pandemia, per sviluppare azioni sempre più indirizzate alla creazione di una COMUNITA’.

Anziché investire sulla produzione “diretta” di cultura, il progetto offre a giovani Artisti, selezionati mediante una call, l’opportunità di creare cultura, e allo stesso tempo di divulgarla e distribuirla. Gli artisti sono dunque individuati come spacciatori sani di culture, capaci di attivarne una domanda-necessità.

Il progetto si compone di due azioni principali, da svolgersi fisicamente a San Salvi, ma anche online: un laboratorio progettuale coordinato da DiDA e Accademia, durante il quale giovani Artisti progetteranno e costruiranno installazioni assieme a studenti e membri della comunità di riferimento; una performance collettiva, guidata da Chille, che unirà i diversi linguaggi artistici nella realizzazione di un Evento finale.


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Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Estate a San Salvi… e non 6 solo parte dal più longevo dei progetti dell’Estate fiorentina, Estate a San Salvi, nato 22 anni fa insieme ad essa.  Nel 2020 ha come tema “HO FATTO IL GUAIO? RIPARERO’!”, scelto riprendendo il titolo di una commedia giovanile di Eduardo. E’ per noi un invito rivolto a tutti ad affrontare con un amaro sorriso l’ormai evidente distruzione sia dell’ambiente che del rapporto tra le persone, particolarmente critico in un momento di distanziamento sociale: entrambi da riparare sorridendo consapevolmente anche grazie al Teatro. 

Si realizza da giugno ad ottobre in 5 mesi di Teatro, Musica dal vivo in collaborazione con La Chute, Eventi speciali. E, come sempre, con iniziative anche ad agosto e due Festival: Storie differenti a settembre, e Storie interdette con la partecipazione creativa di 4 gruppi di giovani Artisti under 35, ad ottobre, fatto che giustifica il …e non solo nel titolo del progetto.

Nel progetto sono previste (almeno) n. 46 giornate di eventi (e oltre 50 spettacoli) con partecipazione di pubblico a pagamento, oltre a numerosi eventi con ingresso libero.

Vi sono impegnati, con il 50% delle giornate lavorative totali, giovani Artisti e Tecnici.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 20.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il 2020 è l’ultimo anno del progetto triennale ABITARE I CONFINI, frase-ossimoro di Padre Balducci del gennaio 1991 per indicare la necessità di dar vita ad un centro “nel” confine: il confine come estensione di una (nuova) centratura avvenuta. E San Salvi fu confine per migliaia di persone qui rinchiuse e private della loro libertà e soggettività per oltre un secolo!

I Chille vivono il 2020 all’indomani di un anno dei record con oltre 30.000 presenze nel 2019, lanciando una nuova parola d’ordine che accompagnerà le attività della più antica residenza culturale in Toscana nel suo ventiduesimo anno di vita. 

“HO FATTO IL GUAIO? RIPARERÒ! La natura è là dove insieme vivremo”: questa divertente parola d’ordine prende spunto, per la prima parte, dal titolo originario di una celebre commedia giovanile di Eduardo, ”Uomo e galantuomo”, messa in scena nel 1924. I Chille se ne sono riappropriati per affrontare con un amaro sorriso il tema dell’ormai evidente distruzione sia dell’ambiente che del rapporto tra le persone, entrambi da riparare sorridendo anche grazie al Teatro. Il disegno “Ho fatto il guaio?...” è di Alessio Biblioteca, diciannovenne Artista fiorentino.

La compagnia diretta da Claudio Ascoli, forte dei riconoscimenti e sostegni di MiBact, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana, Fondazione CR Firenze e Unicoop, realizzerà una molteplicità di iniziative che, in collaborazione con Azienda Usl Toscana Centro, puntano a dare nuova vita all’area dell’ex-manicomio fiorentino.

Da sottolineare: “Il teatro dei Chille” con la produzione di “Napule ‘70”… la numero 100 nell’ultraquarantennale percorso creativo della compagnia!, “Parole alate Ecrits bruts”, “StaMe Stage Memory”, “Per Alberta” Giornata della Poesia e il Festival per giovani Artisti “Storie Interdette” a partire da narrazioni-creazioni sui temi della follia.

Sempre dal 2020 partirà poi la prima presentazione al pubblico di un Archivio della memoria, costruito anche grazie alla collaborazione e alle convenzioni con DIDA Facoltà di Architettura Università di Firenze e Accademia di Belle Arti di Firenze.

In estrema sintesi, il progetto “Ho fatto il guaio? Riparerò!”, il cui sottotitolo recita “San Salvi e la sua memoria” prevede un ininterrotto susseguirsi di spettacoli, incontri, eventi, produzioni, ospitalità come si addice ad una residenza che lo scorso anno, nel festeggiare il 21.mo anno di vita, ha superato i 600.000 spettatori di tutte le età: famiglie, anziani, ma soprattutto giovani.


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FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 25.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

SPACCIAMO CULTURE si inserisce nel più generale progetto di rigenerazione dell’area dell’ex ospedale psichiatrico di San Salvi, a partire dalla memoria del luogo. Esiste in merito una collaborazione già avviata tra Chille de la balanza, l’Accademia di Belle Arti di Firenze e il Dipartimento di Architettura UNIFI che ha recentemente inserito tale percorso anche nel bando regionale “100 ricercatori per la cultura”, ottenendo un piccolo cofinanziamento da parte della Fondazione CRF.E’ opinione diffusa che la cultura sia motore di rigenerazione. L’originalità del progetto sta nell’investire per offrire opportunità a giovani Artisti, opportunamente indirizzati e guidati, di creare cultura piuttosto che impegnare risorse per facilitarne la semplice distribuzione. SPACCIAMO CULTURE intende allargare quanto più possibile la platea dei creatori, da noi individuati come possibili spacciatori sani di cultura, anzi di culture,capaci di attivarne una domanda-necessità.

Il progetto si compone di due parti: una strutturale che agisce sulla rilettura fisica del patrimonio materiale di San Salvi, coordinata dal DiDA in collaborazione con Architectura.Place, mediante l’attivazione di pratiche partecipative; una performativa, guidata da Chille, per la realizzazione nel Parco di San Salvi di un evento itinerante multilinguaggio previsto per domenica 29 marzo 2020 (in caso di pioggia l’evento è spostato a domenica 5 aprile 2020): Teatro, Arti visive, Musica. Nel corso della Festa finale, a ingresso libero previa consegna di una bustina Spacciamo Culture, saranno distribuite ad Artisti e spettatori altre 2000 bustine di colore diverso dalle precedenti, che consentiranno di accedere gratuitamente ad eventi della programmazione 2020 di Chille de la balanza.La selezione di giovani Artisti under 35 avverrà attraverso una Call bando che garantirà ai prescelti la copertura di piccole spese di produzione dell’evento.

L’obiettivo generale e di più ampio raggio è il consolidamento di un Laboratorio Permanente San Salvi a partire da quello dei Chille, con la formazione e partecipazione attiva di almeno 10 Giovani Artisti impegnati a dar vita ad un evento e ad un allestimento-diffuso site-specific, realizzabile con metodi di autocostruzione connessi al riuso e all’economia circolare, che prevedono la partecipazione della comunità.Il Laboratorio fungerà da motore di avviamento per un piano di lavoro stabile sull’area, con la costante partecipazione dei partner e dei destinatari, aprendosi nel concreto a nuovi pubblici. Ciò sicuramente attiverà maggiori responsabilità sociali degli operatori nei confronti della comunità, abiliterà nuova e consapevole domanda di cultura, creerebbe valore per il territorio, aprirà un possibile nuovo itinerario turistico (Cenacolo di San Salvi, Giardini del Cenacolo, San Salvi) su Teatro e Arte Irregolare.Di fatto, si tratta di mettere a sistema le esperienze già avviate con successo con i partner di riferimento, volte alla rigenerazione dell’area.


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