Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La comunità di Casaletto Vaprio si era dotata, probabilmente alla fine del XV secolo, di una piccola chiesa, corrispondente a quel tempo alle necessità del paese. Per il presbiterio della chiesa parrocchiale, la comunità chiamò il migliore pittore disponibile, Gian Giacomo Barbelli (Offanengo 1604- Calcinato 1656) che progettò un insieme barocco con stucchi e affreschi. Questi elementi, adeguandosi alla struttura architettonica a base quadrata, sormontata da lunette e vele, trasfigurò la zona dell'altare. Nel lato a sinistra vennero rappresentati San Giorgio che abbatte gli idoli e Santa Caterina d'Alessandria, nella parete di fondo San Pietro, due Angeli reggenti l'ostensorio con l'Eucarestia, San Paolo, a destra santa Maria Maddalena e il Martirio di San Giorgio. Nelle lunette sorpastanti altre scene di vita e della leggenda del martire: San Giorgio che uccide il drago, San Giorgio gettato nel piombo fuso, la decapitazione del santo. Nelle vele della volta sette Angeli con simboli allusivi al titolare e la Gloria di San Giorgio. La sistemazione liturgica a artistica del presbiterio trasformò la piccola chiesa e si impose come modello compiuto per altri interventi nel cremasco e tra i capisaldi pittorici di Gian Giacomo Barbelli.
Nel Novecento, aumentata la popolazione, si pensò ad una nuova e più grande chiesa, per finanziare la quale venne venduto al comune lo stabile della vecchia parrocchiale e sacrificati gli affreschi storici del Barbelli. I dipinti strappati dalle pareti del presbiterio della chiesa ormai sconsacrata furono acquistati da un importante collezionista privato di Crema.
Oggi, l''Amministrazione comunale di Casaletto Vaprio, che ha individuato in questi affreschi un simbolo, la radice storica della sua identità, si è determinata a riportarli nella sua storica chiesa, e, dopo averli riacquisiti, si appresta ad effettuarne il restauro e la ricollocazione nelle originarie sedi di ubicazione.
Informazioni sullo stato della conservazione
Lo stato di conservazione è discreto o buono. La tecnica dello strappo, che oggi non viene più autorizzata, determina una serie di piccole crepe o lesioni, ed eventuali perdite della supercficie dell'intonaco dipinto. Nonostante l'inevitabile trauma di questa operazione, lo strappo del 1946 è stato eseguito con abilità e, tanto le scene quanto le piccole fiigure, restano bel visibili, nitide nel segno grafico e godibili nella colorazione.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Lo stabile della vecchia parrocchiale, nel quale saranno collocati gli affreschi, ospita attualmente la sede del Consiglio comunale di Casaletto Vaprio e la biblioteca pubblica. La sala inoltre viene utilizzata per diverse manifestazioni culturali promosse dall'Amministrazione comunale.