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Raccolta realizzata a seguito della Risposta n. 20/2018 dell'Agenzia delle Entrate

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

L'oggetto di intervento è un dipinto ad olio raffigurante L'Annunciazione risalente al XVII sec e realizzato da Giacomo del Po. È conservato nell’edicola del transetto ovestall’interno della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli . È collocato in una cornice in stucco dorato a porporina molto deteriorata a circa 400 cm dal piano di calpestio dell’altare ovest. La collocazione dell’opera all’interno dell’edificio è su parete contigua ad ambiente aperto.

Il dipinto raffigura L'Annunciazione del Signore o della Beata Vergine Maria è nella religione cristiana, l'annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua madre Maria (per il Vangelo secondo Luca) e a suo padre Giuseppe (per il Vangelo secondo Matteo) dall'arcangelo Gabriele. In alcuni contesti regionali è detta "Conceptio Domini" o "Conceptio Christi" (ponendosi quindi in connessione con il Concepimento verginale, un altro importante dogma cattolico). A partire dal IV e V secolo, il senso epifanico dell’Annunciazione è spesso sottolineato dalla presenza di una tenda, come motivo non solo decorativo ma anche iconografico, di rivelazione. L’emblema si ripeterà nel corso dei secoli, ma la particolarità delle prime rappresentazioni è la mancanza di emotività dove i gesti hanno una forte valenza simbolica, come ad esempio, la posizione della mano di Maria portata al mento, in segno di riflessione, oppure ricorrente è il sedile della Vergine che assume le sembianze di un trono, sottolineando la regalità. L’emotività ed il timore di Maria diventano protagonisti timidamente nel medioevo poi con un certo vigore l’intero schema iconografico inizierà a ripetersi fino all’arte contemporanea. In altre parole si tratta di una circolarità virtuosa: la stanza, il luogo chiuso dell’Annunciazione simbolo del grembo dell’incarnazione, che si lascia commutare nel più aperto e ampio ingresso – giardino della casa della nuova creazione e della generazione del Figlio. Il letto stesso, con il suo evidente simbolismo nuziale, cha a volte c’è e non c’è allo stesso tempo.

Informazioni sullo stato della conservazione

L’opera appare ad un primo attento esame visivo e tattile in discreto stato di conservazione, la sola causa del cattivo stato di conservazione è nella vernice utilizzata nel precedente intervento di restauro che né ha alterato la leggibilità della qualità pittorica1. Il dipinto restaurato tra gli anni 60/70 del ‘900 fu sottoposto ad una pulitura e foderatura totale, purtroppo al momento non si dispone di documentazione adeguata per accertare gli interventi eseguiti nel precedente intervento. La superficie infatti, nella fase di reintegrazione e verniciatura fu sottoposta ad una stesura di resina mastice o damar che col tempo ha subìto un viraggio con conseguente distorsione della percezione visiva dei pigmenti originali; la stesura appare disomogenea mediamente spessa. 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

lun-ven 8.30-12.00/16.30-20 
domenica 8.30-13.00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 5.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Si realizzerà una dettagliata campagna fotografica. Si eseguiranno foto dell’intero a luce visibile, delle macro fotografie per lo stato conservativo e delle riprese con lampada ultravioletto per verificare le zone di ridipintura. Poi delle foto in trans illuminazione e radenza per constatare la tensione della tela sul telaio ed appurare le lacune presenti; seguirà una mappatura dello stato di conservazione del fronte/retro manualmente su carta lucido con le varie voci di riferimento. Dopo aver messo in sicurezza la pellicola pittorica pericolante, si procederà ai saggi di solubilità della vernice ossidata con miscele di solventi organici a diverse polarità e se necessario la possibilità di impacchi o solvent gel, documentandone la scala di interazione. Quindi individuata la soluzione solvente appropriata si estenderà la pulitura al resto dell’opera seguendo le direttive della D.L.

L’intervento di rimozione dei depositi incoerenti, è parallela alle operazioni di consolidamento preventivo, utile per fissare le scaglie di colore pericolante, la rimozione dei depositi avverrà con pennellesse di setola morbida, spazzola morbida ed aspirapolveri.

Terminate la fase di pulitura si provvederà al consolidamento sia del recto che del verso mediante impregnazione delle superfici con resina acrilica termoplastica, stesa a caldo mediante nebulizzazione per rendere il supporto tela più flessibile e meno soggetto agli strappi a causa della rigidità dei vecchi adesivi di rifodero. Inoltre la resina renderà elastico il filato riaggregando gli strati preparatori e pittorici. La porzione in basso verrà smontata lungo il margine perimetrale e la sacca di deposito incoerente e coerente pulita tramite aspirazione del calcinaccio con micro aspirapolveri e pennellesse.

Una volta risanato il supporto il dipinto verrà teso sul telaio opportunamente rifunzionalizzato, riproponendo la chiodatura con sellerine d’acciaio lungo i bordi.

Si procederà alla verniciatura in corso d’opera con vernice da ritocco a pennello in un’unica stesura con movimenti circolari in modo da conferire trasparenza ed omogeneità alla superficie trattata. In seguito, si riempiranno le pochissime lacune con gesso di bologna e colla di coniglio, lavorandole seguendo le scodellature originali e successivamente verranno reintegrate a tono a velatura con colori ad acquerello e le piccole abrasioni occluse con pigmenti a vernice. Infine, si vernicerà uniformemente l’intera superficie con soluzione di resina alifatica.

La cornice dorata, verrà pulita con solventi organici per rimuovere completamente lo strato di porporina, verrà eseguita sia il consolidamento che il trattamento antitarlo delle parti in legno, verranno rimossi i cherubini non pertinenti e le parti aggiunte, riproponendo la doratura con foglia similoro a decalco.