Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L'oggetto di intervento è un dipinto ad olio raffigurante L'Annunciazione risalente al XVII sec e realizzato da Giacomo del Po. È conservato nell’edicola del transetto ovestall’interno della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli a Napoli . È collocato in una cornice in stucco dorato a porporina molto deteriorata a circa 400 cm dal piano di calpestio dell’altare ovest. La collocazione dell’opera all’interno dell’edificio è su parete contigua ad ambiente aperto.
Il dipinto raffigura L'Annunciazione del Signore o della Beata Vergine Maria è nella religione cristiana, l'annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua madre Maria (per il Vangelo secondo Luca) e a suo padre Giuseppe (per il Vangelo secondo Matteo) dall'arcangelo Gabriele. In alcuni contesti regionali è detta "Conceptio Domini" o "Conceptio Christi" (ponendosi quindi in connessione con il Concepimento verginale, un altro importante dogma cattolico). A partire dal IV e V secolo, il senso epifanico dell’Annunciazione è spesso sottolineato dalla presenza di una tenda, come motivo non solo decorativo ma anche iconografico, di rivelazione. L’emblema si ripeterà nel corso dei secoli, ma la particolarità delle prime rappresentazioni è la mancanza di emotività dove i gesti hanno una forte valenza simbolica, come ad esempio, la posizione della mano di Maria portata al mento, in segno di riflessione, oppure ricorrente è il sedile della Vergine che assume le sembianze di un trono, sottolineando la regalità. L’emotività ed il timore di Maria diventano protagonisti timidamente nel medioevo poi con un certo vigore l’intero schema iconografico inizierà a ripetersi fino all’arte contemporanea. In altre parole si tratta di una circolarità virtuosa: la stanza, il luogo chiuso dell’Annunciazione simbolo del grembo dell’incarnazione, che si lascia commutare nel più aperto e ampio ingresso – giardino della casa della nuova creazione e della generazione del Figlio. Il letto stesso, con il suo evidente simbolismo nuziale, cha a volte c’è e non c’è allo stesso tempo.
Informazioni sullo stato della conservazione
L’opera appare ad un primo attento esame visivo e tattile in discreto stato di conservazione, la sola causa del cattivo stato di conservazione è nella vernice utilizzata nel precedente intervento di restauro che né ha alterato la leggibilità della qualità pittorica1. Il dipinto restaurato tra gli anni 60/70 del ‘900 fu sottoposto ad una pulitura e foderatura totale, purtroppo al momento non si dispone di documentazione adeguata per accertare gli interventi eseguiti nel precedente intervento. La superficie infatti, nella fase di reintegrazione e verniciatura fu sottoposta ad una stesura di resina mastice o damar che col tempo ha subìto un viraggio con conseguente distorsione della percezione visiva dei pigmenti originali; la stesura appare disomogenea mediamente spessa.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
lun-ven 8.30-12.00/16.30-20
domenica 8.30-13.00