Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
SOCRATE BEVE LA CICUTA 121 X 260, 1787-90
Raffigura l’episodio del Fedone di Platone: Socrate beve il veleno e al suo fianco sono Critone e Apollodoro.
INSEGNARE AGLI IGNORANTI 120 X 124, 1795
Raffigura una delle opere di misericordia corporale; modellata insieme a Dar da mangiare agli affamati, ma non eseguita in marmo. Si può supporre che le due opere siano state richieste dal senatore di Roma, principe Abbondio Rezzonico.
STELE DI LUIGIA GIULI
Quando nel 1811 Luigia Giuli, dilettante pittrice e governante del Canova per 27 anni morì, Canova le dedicò una stele funeraria. Al centro della stele vediamo il ritratto della Giuli, e ai lati due angeli piangenti.
ANGELO STUART 79 X 165, 1818
Il modellino rappresenta l’ultima variante apportata al cenotafio di San Pietro.
ANGELO STUART 79 X 165, 1818
Il modellino rappresenta l’ultima variante apportata al cenotafio di San Pietro.
COMPIANTO DEL MARCHESE FRANCESCO BERIO 131 X 268, 1822
Modello del rilievo previsto sulla fronte del monumento funebre in onore di Francesco Berio, marchese di Salza, grande ammiratore di Canova, morto nel dicembre 1820. L’opera doveva essere costituita da un grande sarcofago con iscrizione, sopra una base ornata da ghirlande e con il rilievo raffigurante il compianto del defunto. Canova ne realizzò nel 1822 il modello in mezzo rilievo.
STELE PER IL CONTE ALESSANDRO DE SOUZA HOLSTEIN 207 X 120
Calco in gesso dal marmo. Alessandro de Souza fu ambasciatore portoghese presso la Santa Sede. Morì nel 1803.
STELE FUNERARIA PER ANGELO EMO 285 X 165, 1793
La stele vede raffigurato un genio alato che emerge notevolmente dal fondale così che dà l’impressione di scendere in volo: tiene in mano una corona che sta per deporre sulla testa dell’eroe, il cui busto posa sopra una colonna. A destra vi è la figura piegata della Fama. La sostengono le batterie marittime che lambiscono la colonna (a ricordo delle macchine navali di guerra, inventate dallo stesso ammiraglio).
STELE FUNERARIA DELLA CONTESSA ELISABETTA MELLERIO 230 X 125, 1812
I marmi di entrambe le stele sono a Palazzo Mirti, Palermo.
STELE FUNERARIA DI GIOVANNI BATTISTA MELLERIO 220 X 120, 1812
Opera semplice in cui la Pietà manifesta un dolore interiore e composto.
Informazioni sullo stato della conservazione
I beni, per rendere possibile il restauro della sede espositiva nella quale erano esposti, sono stati staccati dalle pareti dove erano originariamente collocati. Da un'analisi attenta sono stati rilevati depositi superficiali incoerenti e sostenza sovrammesse di varia natura, sollevamenti della superficie, fessurazioni e fratturazioni, scaglie.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Dal giovedì al sabato, dalle 9:30 alle 18:00
Domenica e festivi dalle 09:30 alle 19:00 Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
Aperture straordinarie
Giorni festivi (Pasquetta, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 15 agosto, 1 novembre, 26 dicembre).
Chiusure
Lunedì feriale, Natale, 1° gennaio, Pasqua