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Attività principali dell'istituzione

Capofila del nuovo polo culturale del territorio di Castiglione della Pescaia, il Museo, a partire dal 2002 a oggi, ha articolato e diversificato la sua attività progettuale, declinando differentemente la sua dimensione espositiva, tesa a valorizzare tutte le forme dell’Arte e che trova il suo fulcro nella mostra a tema archeologico.

Solitamente della durata da 6 a 8 mesi, la mostra rappresenta il principale attrattiva per il pubblico e ha sortito, attraverso la realizzazione del Progetto Interregionale Simposio Etrusco (2010-2017), la partecipazione al Fuori Expo Regione Toscana del 2015.

Il progetto che ha condotto nel 2018 all’allestimento di uno spazio dedicato al Premio Nobel Eugenio Montale, all’interno del museo, va così ad affiancarsi alle molteplici manifestazioni annuali connesse alle proposte progettuali attivate dalla Regione Toscana (Amico Museo, Notte Europea dei Musei, Notti dei Musei in Toscana: dal 2002 ad oggi, Giornata egli Etruschi: 2016-2018).

La particolare attenzione riservata ai pubblici “speciali”, in particolare ai ciechi, finalizzata alla realizzazione di percorsi di accessibilità universale, ha dato vita dal 2005 al 2018 all’attuazione di progetti quali l’allestimento di un percorso di pedane e mappe audio-tattili (2005-2007), alla Mostra “Vietato non toccare” (2007-2008), alla realizzazione del Progetto progetto Museo4U (2017), con totem multisensoriali riaservati anche ai pubblici dei sordi e dei disabili fisici e cognitivi ed all’attivazione di Laboratori Multisensoriali al buio, per ciechi e vedenti bendati, guidati dalla vice-Presidente dell’UIC di Grosseto con Valentina Murru (2018-2019).

Nell’ambito didatticosi collocano anche il progetto di creazione di un’area didattica esterna con ricostruzione di una capanna villanoviana (2007) e i progetti di  alternanza scuola–lavoro con licei del territorio.

Nel quadro della promozione, comunicazione e divulgazione, si inseriscono il progetto Izi TRAVEL, con l’inserimento su piattaforma gratuita di contenuti bilingue con funzione di audioguida su supporti multimediali per il museo e le aree archeologiche (2013-2015) e il Progetto “Valore Museo".

Infine l’ultimo triennio ha portato alla stipula di convenzioni nazionali e internazionali volte alla prosecuzione delle indagini archeologiche nella città antica (Comune-Università di Perugia: 2017-2018); all’individuazione degli attracchi portuali antichi (Comune – Istituto Archeologico Germanico 2016-2018); alla stesura di una nuova Carta Archeologica del territorio comunale (Comune-Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio); all’analisi dei materiali organici e inorganici dalla Domus dei Dolia (Comune e Laboratorio Universitario Hercules di Evora- Portogallo: 2016-2018); e, da ultimo, tuttora in fieri, all’attuazione del Progetto Interreg MED Italia-Corsica, finalizzato all’allestimento della nuova Mostra-Evento (prevista per maggio 2019).

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 15.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

 Il progetto si inserisce nel filone relativo alla musealizzazione del sito archeologico di Vetulonia (Castiglione della Pescaia-GR) e all’innovazione e implementazione “virtuale” del patrimonio archeologico del MuVet-Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi”, nel senso di un ulteriore potenziamento tecnologico e divulgativo del Museo e di supporto alle attività di valorizzazione dello stesso.

Il museo è articolato in 7 sale su due piani, accessibili anche al pubblico dei disabili motori e dei non vedenti, che raccolgono l’eredità di quella che è stata una delle più potenti e ricche città della civiltà etrusca, l’antica Vatl, di cui custodisce la memoria,  perseguendo l'obiettivo da un lato di proseguire la ricerca archeologica e dall’altro di valorizzare e comunicare lo straordinario patrimonio materiale e immateriale del sito.

In relazione agli spazi museali e al percorso di visita del Museo, il progetto si avvarrà dell’utilizzo di tecnologie avanzate per l’elaborazione di modelli tridimensionali  di reperti e strutture, realizzabili grazie al partenariato con l’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura, che costituiranno la base per la realizzazione di proiezioni olografiche dei manufatti, che troveranno spazio nelle sale del museo attraverso l’acquisto e l’impiego di due vetrine olografiche. Tali modelli  forniranno la materia prima per la riproduzione di oggetti 3D stampati tramite l’ausilio di stampanti apposite, che andranno ad arricchire il percorso tattile del Museo.

Le vetrine offriranno inoltre l’occasione di inserire nel percorso del MuVet  le riproduzioni olografiche o in stampa 3D di reperti attualmente conservati presso altri Musei e/o collezioni private in Italia o all’estero.  Il ritorno “virtuale” di questi reperti nel loro contesto originario consentirà al Museo di  ricomporre il patrimonio locale e di offrire, attraverso tutti quegli oggetti “così lontani e così vicini”  fondamentali per la ricostruzione della vicenda storico-artistica e culturale della Vetulonia etrusca, un racconto completo della vicenda archeologica di Vatluna, così da offrire al visitatore un’esperienza completa, diretta e multisensoriale del racconto storico. L’uso della tecnologia 3D e olografica, riproducendo il modello del reperto realizzato in tutte le sue parti, consentirà una fruibilità del bene culturale per tutti i segmenti di pubblico, superando qualsiasi barriera di tipo culturale, fisico e linguistico, oltre che implementare la vitalità narrativa del Museo.

La versatilità delle stesse tecnologie consentirà di adattare  le modalità di fruizione del bene culturale ai diversi target di visitatori. Questo aspetto attuativo del progetto permetterà un notevole arricchimento dell’offerta rivolta ai pubblici speciali dal Museo, che da sempre, con particolare cura ed attenzione, lavora nella direzione dell’accoglienza e dell’accessibilità universali.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 9.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

 

Analisi contesto: il museo ha un canale instagram completamente da organizzare e rendere attivo, su cui vuole investire per aumentare la visibilità. Il museo intende incrementare e fidelizzare il pubblico delle scuole superiori, potenziando la progettazione didattica per l’alternanza scuola-lavoro.

 

Coinvolgere ragazzi adolescenti è sempre più difficile, perchè musei e giovani viaggiano su canali e con linguaggi di comunicazione differenti. Sarà proprio Instagram a fare da collante tra i due obiettivi principali di questo progetto.

La prima fase del progetto è di analisi e struttura di una strategia: grazie all’appoggio di consulenze professionali esterne verranno fatte analisi del canale, di benchmarking con altri account simili, studio di fattibilità e sostenibilità di un piano strategico ed editoriale da gestire in autonomia.

La seconda fase prevede il coinvolgimento degli studenti dell’alternanza scuola-lavoro: verrà fatta una formazione ad hoc per gli studenti e per il personale interno del museo, dopo la formazione seguirà fase di brainstorming e focus, dal quale ogni studente sceglierà il tema da trattare sul canale Instagram del museo, infine ogni studente gestirà nella sua totalità il canale per un periodo concordato, dandosi poi il cambio con gli altri compagni.

 

Destinatari: studenti delle scuole superiori del territorio

 

Obiettivi generali

  • Attivare una strategia di comunicazione per il canale instagram del Museo
  • Coinvolgere gli studenti delle scuole superiori in progettazione culturale attraverso il programma di alternanza scuola-lavoro

 

Obiettivi specifici

  • Fare un’indagine completa sulle potenzialità del canale instagram
  • Identificare strategie di comunicazione da realizzare con e per i giovani
  • Sensibilizzare gli studenti a temi quali: comunicazione visuale, comunicazione di contenuti di alta identità culturale, responsabilità di progetto e gestione di progetto

 

Azioni

  • Analisi canale Instagram del museo
  • Indagine di benchmarking con canali affini
  • indagine su hashtag, mention, e posizionamento del brand
  • individuazione e realizzazione di strategia di comunicazione
  • Program

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 10.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

"Come vorrei essere per una volta uno di loro! Vedere con i loro occhi, ascoltare con le loro orecchie, e decifrare come vivono il tempo, e subiscono la morte. Come sentono l'amore e percepiscono il mondo. Essere uno di loro, per diventare un più luminoso messaggero di luce in questa epoca buia." Così lontano, così vicino 1987 Wim Wenders

Il progetto, in linea e prosecuzione con un percorso già avviato nel 2021, è teso al completamento dello stesso, e più latamente al potenziamento tecnologico e divulgativo del Museo e al supporto delle attività di valorizzazione e accessibilità universale dello stesso. Visto il successo dei risultati ottenuti, presentati a livello nazionale nei due eventi principali dedicati in Italia all’archeologia e al turismo culturale (Borsa Mediterranea del Turismo di Paestum e TourismA-Salone di Archeologia e Turismo), il progetto si concentrerà sugli aspetti insediativi collegati al quartiere etrusco-romano di Poggiarello Renzetti e alle tombe aristocratiche di età orientalizzante. Fattivamente si intende potenziare ulteriormente l’utilizzo di tecnologie avanzate, come l’olografia, per l’elaborazione di modelli tridimensionali destinati alla divulgazione scientifica, consentendo la valorizzazione del patrimonio archeologico, costituito sia dai reperti della collezione permanente del Museo, che dai resti monumentali e strutturali ancora in situ nelle Aree archeologiche, che da reperti provenienti da Vetulonia ma conservati in altre strutture museali. I modelli elaborati costituiranno la base per la realizzazione di proiezioni olografiche dei manufatti, che troveranno spazio nelle sale del museo attraverso l’impiego di vetrine olografiche che permetteranno il ritorno seppur “virtuale” di questi manufatti nel loro contesto originario. Ciò consentirà al Museo la ricomposizione del patrimonio archeologico locale e di offrire attraverso tutti quegli oggetti topograficamente “vicini e lontani” il racconto completo e pienamente comprensibile della Vetulonia etrusca.

Al fine di consentire una fruibilità e accessibilità del bene culturale per tutti i segmenti di pubblico, superando qualsiasi barriera di tipo culturale, fisico e linguistico, saranno inoltre realizzati video con traduzione in lingua LIS, relativi all’Area archeologica urbana e in particolare alla Domus dei Dolia, la residenza aristocratica meglio nota della città antica. Questo aspetto attuativo del progetto permetterà un significativo arricchimento dell’offerta rivolta ai pubblici speciali dal Museo, che da sempre, con particolare cura ed attenzione, lavora nella direzione dell’accoglienza e dell’accessibilità universali.