Attività principali dell'istituzione
Esposizione permanente della vasca lignea, risalente all'età del bronzo, rinvenuta a Noceto e dei reperti in essa contenuti. La vasca di Noceto rappresenta un documento unico non solo perchè la sua struttura è senza confronti in Europa per dimensioni e complessità, ma anche perché costituisce un tipo di testimonianza rituale finora non attestato. Il museo è pensato come una trasposizione vera e propria nello scavo: pareti ricreate color ocra ricreano l’ambiente dello scavo, e la vasca, assoluta protagonista, esattamente come nel procedimento stratigrafico, verrà svelata solo alla fine del percorso museale, mentre prima saranno esposti tutti gli oggetti ritrovati in essa, creando nel visitatore un climax di aspettativa fornito sia dalle informazioni che acquisirà durante il percorso, in grado di trasportarci nell’atmosfera dell’età del Bronzo. Una sala circolare che precede l’esposizione , detta perspicuamente “Sala Emotiva”, la proiezione di un video illustra tramite un racconto per immagini e una storyboard immediata la vita nei villaggi padani dell’età del Bronzo, le“terramare”. Dopo la “Sala Emotiva” inizia l’esposizione vera e propria, concepita come un percorso sia informativo che emozionale: i reperti ritrovati sono esposti in strutture espositive concepite ad hoc, si tratta di 8 teche complanari all’arco del corridoio, di varie dimensioni e di 5 ambienti espositivi, intesi come spazi vetrati di ampie dimensioni costituiti da un poliedro centrale di colore nero ricoperto di sabbia nera, volti a ricreare a livello intuitivo, il ritrovamento progressivo delle deposizioni a vari livelli del terreno. Nella prima teca, con intento di contestualizzare il momento storico e l’ambiente del ritrovamento, troviamo esposti reperti dell’età del Bronzo provenienti dal territorio di Noceto, e in particolare dal villaggio che si trovava in prossimità della vasca; successivamente vengono esposti i ritrovamenti della vasca votiva. Non mancano ovviamente le teche espositive a carattere più propriamente didascalico, come l’illustrazione dei riempimenti della vasca tramite uno strappo di colonna stratigrafica, un’asse di quercia su cui si leggono gli anelli di accrescimento degli alberi, per illustrarne la dendrocronologia. A metà del percorso di visita troviamo la “Sala Didattica”, dove sarà proiettato un breve documentario dedicato alla storia del ritrovamento, allo scavo archeologico, al restauro e al work in progress del rimontaggio della vasca in loco. Proseguendo si arriva alla vasca, ricostruita fedelmente proprio come è stata rinvenuta. Dopo la sala della vasca votiva, l’ultimo ambiente espositivo è uno spazio dedicato alla vasca inferiore, più antica, costruita sotto alla prima, dove ne viene proposto un plastico e ne vengono mostrati i ritrovamenti relativi, mentre a conclusione della visita un breve video fornirà al visitatore proposte e suggestioni interpretative del significato rituale della vasca.