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Attività principali dell'istituzione

La compagnia Motus è stata fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Francesconi Nicolò. I due artisti, uniti in un sodalizio artistico e personale, operano con continuità alla produzione di un teatro che vive e ragiona del tempo presente, ospitato sui palcoscenici di tutto il mondo.

Fin dalle prime produzioni, come Occhio Belva e Catrame, la compagnia ha proposto un teatro radicale e provocatorio. Con O.F. ovvero Orlando Furioso, Orpheus Glance e Visio Gloriosa, Motus ha acquisito notorietà, ottenendo premi come il Premio Ubu e il Premio Lo Straniero. Il progetto Rooms (2001) ha segnato una svolta nella ricerca sulla spazialità scenica, mentre Splendid’s (2001), tratto da Genet, ha consolidato il riconoscimento della compagnia sulla scena europea.

Nel '03-'04 Motus ha realizzato due spettacoli ispirati a Pasolini, Come un cane senza padrone e L’Ospite, con il Théâtre National de Bretagne. Il libro Io vivo nelle cose (Ubulibri, 2005) documenta il percorso creativo della compagnia. Dal 2007 l’indagine si è spostata sull’adolescenza con X(ics) Racconti crudeli della giovinezza, seguito dal progetto Syrma Antigónes e dagli spettacoli Alexis. Una tragedia greca, Too Late!, Iovadovia e Let the Sunshine In.

Nel 2011 nasce AnimalePolitico Project, con lavori come The Plot is the Revolution, Nella Tempesta e Caliban Cannibal, che vedono la collaborazione con Judith Malina del Living Theatre. Nel 2014 Motus avvia una collaborazione con La Manufacture di Losanna e debutta nella regia lirica con King Arthur di Purcell. MDLSX (2015), con Silvia Calderoni, ha ottenuto un tour internazionale straordinario e numerosi riconoscimenti.

Nel 2016 Motus ha celebrato i 25 anni di attività con il progetto HELLO STRANGER promosso dal Comune di Bologna, la produzione di Raffiche e la pubblicazione del libro Hello Stranger. Il 2018 segna la creazione di Panorama, in coproduzione con La MaMa di New York. Nel 2019 ha proseguito la ricerca sul rapporto tra teatro e cinema con Chroma Keys. Nel 2021 ha debuttato con Tutto Brucia, riscrittura delle Troiane di Euripide, premiata dall’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, e con lo spin-off You Were Nothing but Wind.

Il 2022 ha visto il debutto di Of the Nightingale I Envy the Fate, mentre il 2023 è stato l’anno di Frankenstein (a love story), spettacolo interdisciplinare che affronta le inquietudini contemporanee attraverso la figura della Creatura.

Parallelamente alla produzione teatrale, Motus ha sviluppato una forte attività curatoriale, tra cui il progetto Supernova, nato nel 2022 in collaborazione con il Comune di Rimini e Santarcangelo dei Teatri. Il festival si è rapidamente affermato come uno dei contesti più innovativi per le arti performative, coinvolgendo artisti italiani e internazionali e offrendo un programma che attraversa teatro, danza, arti visive e performance site-specific. Dopo due edizioni di successo, Supernova proseguirà nel 2025 con nuove linee di ricerca e sperimentazione.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 98.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Dal 30 aprile al 4 maggio, supernova, il progetto per le arti performative curato da Motus in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri e Comune di Rimini, tornerà con una “occupazione gentile” del Teatro Galli e di vari spazi del centro storico, tra cui l’Ala Nuova del Museo della Città, il Teatro degli Atti, l’Arena Francesca da Rimini e il grattacielo. Sarà visitabile anche Future in the past, la mostra sui 35 anni dell’Archivio Motus, realizzata con la Biblioteca Gambalunga.

Dalla prima edizione nel 2022, supernova ha reso il Teatro Galli uno spazio inclusivo, attirando nuovi pubblici con workshop gratuiti, performance e incontri. Giunta alla terza edizione, la rassegna continua a interrogarsi sulla scena artistica indipendente italiana, che tra difficoltà e incertezze, resiste e scintilla. Un’esperienza di condivisione che accende nuove alleanze e invita a riflettere sul presente attraverso le arti.

L’edizione 2025 espande la sua presenza nei quartieri periferici con l’uso degli spazi dell’ex-cinema Astoria e del parco della Cava, in un progetto artistico in sinergia con la città. Spettacoli, installazioni, workshop, incontri, live music, arti visive e cinema si intrecciano in un programma che supera i confini disciplinari e promuove nuove comunità di spettatori e spettatrici. Sin dalla prima edizione, il Teatro Galli si è trasformato in un luogo permeabile, aperto fin dal mattino, ospitando workshop gratuiti e performance in piazza. supernova ha catalizzato l’attenzione sulla scena indipendente italiana, che vive tempi incerti ma continua a resistere, invitandoci “ad annusare i fiori finché si può” (Smell the flowers while you can), citando l’artista David Wojnarowicz.

Fra le difficoltà del settore culturale, supernova tenta di tessere nuove alleanze che possano illuminare il presente e creare inneschi per le nuove generazioni e per chi “a teatro non ci va”.

Obiettivi
L’idea di “abitare con cura” ha guidato questa avventura curatoriale fin dall’inizio. Se nella prima edizione il Teatro Galli era il centro nevralgico, dalla seconda si è scelto di diffondere supernova in tutta la città, instaurando un dialogo con luoghi diversi e coinvolgendo comunità solitamente distanti dagli eventi culturali.

Per l’edizione 2025, si conferma il desiderio di aprire il festival alla cittadinanza con workshop gratuiti che avvicinino alla pratica artistica. Sono previste masterclass con nomi di rilievo della scena nazionale, un laboratorio di visione, analisi e scrittura per approfondire i lavori presentati e incontri di approfondimento sulle pratiche artistiche del programma.