Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il palazzo di San Gregorio
La denominazione del palazzo trae origine dall’ospedale di San Gregorio, uno dei più antichi di Pistoia, fondato nel 1223 ad opera del Comune di Pistoia. Nel 1553 vi furono trasferite le monache di S. Lucia e la sede dell’ospedale fu spostata nei pressi della Porta Lucchese, dove venne destinato all’accoglienza dei bambini abbandonati.
Tra il 1749 e il 1756 fu ampliato e rinnovato su progetto dell’architetto Romualdo Cilli e nel 1784 fu riunito con l’ospedale del Ceppo a formare gli “Spedali Riuniti di Pistoia”, la funzione di ricovero dei piccoli abbandonati fu trasferita presso l’ospedale del Ceppo, e San Gregorio fu soppresso. L’intero edificio fu acquistato nel 1796 dalla famiglia Puccini che lo trasformò in residenza cittadina denominandolo Palazzo di San Gregorio.
Nel 1847 Niccolò, ultimo esponente della famiglia, lasciò in eredità tutto il patrimonio di famiglia al Conservatorio degli Orfani con la condizione che fosse spostato dalla vecchia sede in una nuova da realizzarsi nel palazzo di San Gregorio.
Il palazzo venne quindi completamente ristrutturato su progetto degli ingegneri Gamberai e Marini e adattato ad ospitare gli orfani ai quali doveva essere fornita una preparazione professionale nelle Officine dell’orfanotrofio stesso. Gli orfani vi furono trasferiti il primo maggio 1861 e le Officine iniziarono le loro attività nel settembre 1865. Ben presto però i locali furono ampliati con l’annessione della vicina caserma Ferruccio, ex convento degli Umiliati. L’intero edificio nel 1907 passò, come tutto il patrimonio delle eredità Puccini e Conversini, agli Istituti Raggruppati.
L’oratorio del Conservatorio degli orfani
L’oratorio fu realizzato dal Gamberai ed è situato nella parte orientale del piano nobile. La realizzazione di un luogo di culto all’interno del Conservatorio era stato previsto dal Puccini nel suo testamento. È’ formato da quattro parti diverse: l’antichiesa, la cappella e la tribuna, che formano un unico spazio, e la sacrestia, separata dagli altri.
La sacrestia è sormontata da un palco destinato a cantoria raggiungibile con una scaletta interna in legno e conserva un affresco del XIV secolo raffigurante la Madonna dell’Umiltà, o del latte, e Santi inserito in una cornice a stucco e probabilmente è uno stacco eseguito nel XVIII Secolo.
La tribuna ospita il gruppo scultoreo “Gli orfani sulla rupe” eseguito da Luigi Pampaloni fra il 1838 e il 1842 e il monumento funebre che raccoglie le spoglie di Niccolò Puccini e della madre
La cappella è decorata con colonne e cornici in gesso e con due lunette affrescate dal pittore Giovanni Marchettini. Il pavimento è in marmo bianco apuano e bardiglio ed è stato realizzato sul disegno di Luigi Bartolini, allievo di Angiolo Gamberai mentre l’altare è opera di maestranze toscane del XIX secolo. Alle pareti sono esposte copie di opere del XVI e XVIII Secolo e copie del XIX e XX Secolo di quadri di Guido Reni e Annibale Carracci.
Informazioni sullo stato della conservazione
Nell'anno 2010, il Palazzo è stato interessato dal completo rifacimento del manto di copertura.
Nell'anno 2015, l'immobile è stato dotato di ascensore.
Nell'anno 2018 sono stati realizzati interventi di manutenzione dei locali adibiti a servizi igienici e di rifacimento e nuova installazione dell'impianto termico.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Palazzo ospita attualmente una scuola secondaria di primo grado aperta quindi in orario scolastico mentre visite guidate alla cappella possono essere effettuate tramite appuntamento. La corte interna è adibita e disponibile, soprattutto nel periodo estivo, per iniziative artistico-culturali quali concerti e rappresentazioni.