Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Le quattro tele costituiscono gli elementi posti a decorazione e ornamento delle portelle che chiudono l’armadiatura lignea che contiene la macchina dell’organo.
In origine lo strumento, verosimilmente di dimensioni più ridotte, era collocato nella cappella maggiore della chiesa (odierno presbiterio) in cornu Evangelii. Era stato acquistato dai Padri dell'Ordine dei Servi di Maria nella seconda metà del XVI secolo anche grazie al contributo elargito dal Comune di Forlimpopoli per dotare la chiesa di un nuovo strumento. In seguito alla sistemazione dell'edificio chiesastico avviata all'inizio del XVIII secolo, nel 1721 l'organo fu trasferito in controfacciata e allogato nella cantoria lignea con balconata decorata con strumenti musicali entro quadrature. Note documentarie relative alla committenza servita al pittore forlivese Livio Modigliani (notizie 1571-1602), sono ad oggi molto scarse, per non dire del tutto inesistenti. Solo l'apposizione della firma autografa e dell’anno dell'esecuzione da parte dell'artista (inseriti entro un cartiglio ben leggibile in basso a destra nella portella destra dell'organo: LIVIUS DE MOTEGL/ANIS PITOR FORLIV/IENSIS FACIEBAT/1576) consentono di inserire con certezza le tele forlimpopolesi nel corpus non cospicuo delle opere riconosciute al pittore forlivese. Anzi, esse costituiscono una rilevante testimonianza del percorso formativo e dell'attività artistica svolta dal Modigliani e rappresentano, altresì, un documento imprescindibile per la conoscenza del più ampio panorama della pittura forlivese della seconda metà del Cinquecento. Nelle portelle interne sono raffigurate, a sinistra la Madonna dei Servi con, ai suoi piedi, due figure di Padri Serviti inginocchiati, le mani giunte in atto di preghiera e devozione; a destra Santa Caterina d'Alessandria che tiene nella mano sinistra un ramo di palma, simbolo del martirio, mentre con la destra regge la ruota uncinata, strumento del supplizio inflittole. Le due tele all’esterno compongono la scena dell’Annunciazione: a sinistra l’angelo sembra scendere in volo e poggiare lievemente il piede destro al suolo; a destra, la Madonna inginocchiata davanti a un leggio, volge il busto all’indietro con un gesto, dato dalla mano destra aperta e dalla mano sinistra stretta al petto, che vuole significare sorpresa e, al contempo, accettazione dell’annuncio dell’angelo.
Informazioni sullo stato della conservazione
Lo stato conservativo delle tele di Modigliani non è buono: esse risultano fortemente inscurite per l’alterazione delle vernici e delle colle protettive; sono state molto ritoccate, in particolare sui bordi e risultano attaccate, sulla struttura lignea obsoleta, con dei chiodi poi coperti col colore. La mancanza di tensionamento delle tele ha provocato delle deformazioni ad onde che mettono in serio pericolo lo stato conservativo del colore. Su tutta la superficie pittorica si può vedere una diffusa presenza di muffe che incominciano a compromettere la conservazione dell’opera.
Le decorazioni a finto bugnato sono attaccate anch’esse con chiodi direttamente sul fronte e sono state completamente ridipinte dello stesso colore della struttura in legno per imitare il più possibile il bugnato. I due sportelli sono attaccati alla struttura dell’organo con quattro cerniere a bandella ognuna diversa dall’altra per epoca e fattura. La struttura lignea di sostegno alle tele è molto leggera e in varie parti dissestata.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
La chiesa dei Servi, di proprietà del Comune di Forlimpopoli, è attualmente in uso a Casa Artusi tramite convenzione ed è sede di eventi culturali.
E' visitabile su richiesta ed è fruibile grazie a visite guidate calendarizzate a cura di Casa Artusi e dell'Ufficio di Promozione Turistica del Comune di Forlimpopoli.