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Attività principali dell'istituzione

Il Museo internazionale e biblioteca della musica fa parte del Comune di Bologna - Settore Musei Civici Bologna - Area Musica.
Risultato di un progetto culturale realizzato dal Comune di Bologna con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stato inaugurato l'11 maggio 2004 nell’affascinante contesto architettonico di Palazzo Sanguinetti.
Il Palazzo, donato alla città da Eleonora Sanguinetti nel 1986, è stato sottoposto ad un attento restauro per riportare all’originario splendore i ricchissimi affreschi interni che, realizzati tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, ne fanno uno degli esempi più alti del periodo napoleonico e neoclassico a Bologna.
Le collezioni di documenti antichi, strumenti musicali e dipinti che compongono il percorso espositivo, la biblioteca musicale, l’area eventi, i laboratori per la didattica, lo spazio mostre interagiscono con le stanze decorate, proponendo il Museo come un luogo vivace, polifunzionale e interattivo. La mission è quella di valorizzare, tutelare e far conoscere al grande pubblico le straordinarie collezioni di beni musicali che la città di Bologna possiede e che documentano oltre quattro secoli di storia della musica europea, proponendosi come luogo di conservazione e tutela, ma anche come centro di attività culturali in cui l’eredità del
passato è un valore su cui costruire il presente e il futuro della vita musicale cittadina e dove la musica è scoperta, informazione, formazione e incontro.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Attività di valorizzazione e promozione della mostra Rio Ari O Luca Carboni 40 anni tra musica e arte, che celebra il cantautore bolognese e la sua intensa attività avviata nel 1984 con l’album d’esordio canoro e autorale uscito sotto il titolo di ...Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film. Curata da Luca Beatrice, giornalista e critico d’arte contemporanea, l'esposizione celebra la sinergia tra musica e arte visiva, mostrando un percorso creativo inedito e parallelo, ma intrecciato completamente a quello musicale, dato che molti album di Carboni si sono accompagnati ad una produzione fatta di disegni, schizzi e dipinti che raccontano il processo creativo dietro ogni brano, concerto o tour.