Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La raccolta della collezione Bassi Rathgeb si compone di un’ottantina di pezzi tra disegni e stampe, suddivisi pressoché equamente, che coprono un vasto arco cronologico dal Cinquecento alla metà del Novecento.
Tra i disegni di maggiore pregio si segnala uno Studio per il piccolo Cupido dormiente, in passato attribuito a Guido Reni sulla base di una firma apocrifa, ma restituito da studi recenti a Bernardino Campi. Di Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista, è il foglio con Cinque levrieri, firmato in basso a destra. Alla produzione “macabra” di Paolo Vincenzo Bonomini si riconducono invece i due Capricci di scheletri, messi in relazione, seppure come studi autonomi, al ciclo per il triduo dei morti nella chiesa di Santa Grata a Bergamo. La pratica del disegno di architettura tra Sette e Ottocento è testimoniata da Giacomo Quarenghi, interprete del neoclassicismo, al servizio della corte imperiale russa per quasi quarant’anni. La collezione conserva un Progetto di Kaffeehaus e un Progetto in sezione del Teatro dell’Ermitage di San Pietroburgo. Il Romanticismo è rappresentato dal suo massimo esponente, Francesco Hayez, con una Scena da “Il Bravo”, cupo romanzo storico di James Fenimore Cooper edito nel 1831, ambientato in una Venezia dominata dall’Inquisizione. Dei paesaggisti dell’Ottocento tanto cari a Roberto Bassi Rathgeb, Giovanni Migliara e Giuseppe Canella, si conservano alcuni disegni con vedute, così come sono presenti opere grafiche di fine secolo e dei primi decenni del Novecento di Cesare Tallone e Rinaldo Agazzi. Il XX secolo si chiude, tra gli altri, con due acquerelli veneziani, la Ca’ d’Oro e il Ponte delle Guglie, di Juti Ravenna.
Fa parte della collezione un nucleo considerevole di incisioni dell’olandese Adriaen van Ostade, famoso per le scene di genere ambientate in osterie, botteghe e contesti rustici. Le tredici acqueforti, con i tipici soggetti popolari amati dall’artista, mettono in luce l’ilarità dell’umile quotidianità, anche caricaturando i personaggi. Molte sono le stampe di traduzione, quindi incise a partire da un dipinto o da un disegno autonomo spesso di altro artista, un fenomeno largamente diffuso nel Settecento come conferma l’acquaforte con La visita, incisa da Charles Joseph Flipart dal dipinto di Pietro Longhi. Tra le stampe più antiche, si segnala infine Il bagno delle ninfe, che reca il monogramma di Andrea Andreani e la data 1605, derivato però da una xilografia in chiaroscuro intagliata da Ugo da Carpi su un disegno originale del Parmigianino, oggi agli Uffizi.
Tutte le opere su carta fanno parte della pregevole collezione Bassi Rathgeb, donata al Comune di Abano Terme tra il 1972 e il 1980.
Informazioni sullo stato della conservazione
Le opere su carta si presentano in diversi stati di conservazione: in generale sono presenti sporco di deposito superficiale, strappi, lacune. In alcune vi sono attacchi biodeteriogeni, macchie di diversa origine, foxing, ossidazione, presenza di nastri adesivi.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'oggetto è parte del patrimonio culturale del Museo Villa Bassi Rathgeb. L'istituto è aperto prevalentemente, a partire da settembre 2024, con l'orario mercoledì - domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.