Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
L'edificazione dell'Arsenale, approvata il 23 agosto 1736 da Carlo Emanuele III, prese avvio due anni dopo sotto la direzione del Capitano di Artiglieria Antonio Felice De Vincenti.
Realizzato in un isolato periferico, a ridosso del fronte bastionato meridionale e non lontano dalla Cittadella, il complesso fu impostato secondo un impianto quadrilatero. Il Palazzo inglobò, inizialmente, la fonderia realizzala a partire dal 1659 su progetto di Carlo Morello in sostituzione di quella esistente in piazza Castello e risentì dell'influenza di due progetti di Filippo Juvarra (del 1728 e del 1230 circa) che, recuperando l'ingresso realizzato da Amedeo di Castellamonte verso il 1677, già prevedevano per il complesso uno sviluppo a corte chiusa e un impianto distributivo giocato sulle diagonali.
I lunghi bracci di fabbrica, a chiusura della corte, erano destinati alle officine, laboratori, uffizi, magazzini delle materie prime e dei prodotti, alloggi di abitazione: intorno a questo nucleo centrale vi erano altre costruzioni o capannoni destinati agli altiforni, alle fonderie ed a lavorazioni speciali.
Avviati nel 1732, i lavori si interruppero bruscamente nel 1736, per riprendere nel 1738. De Vincenti rispettò il secondo progetto juvarriano; tuttavia, la scelta di realizzare il complesso "a prova", implicò la ricostruzione di tutti gli edifici sino ad allora realizzati.
A partire dagli anni '50 del 1700 iniziò l'attività di fusione dei cannoni e furono allestiti i laboratori di chimica e metallurgia. Il cantiere entrò nel vivo nel 1769 dopo numerose sospensioni e riprese, e si concluse nel 1783 con la sua inaugurazione ufficiale. Il Palazzo ospitava l'Arsenale militare e le Regie Scuole Teoriche e Pratiche di Artiglieria e Fortificazione, assolvendo così alla duplice funzione di fabbrica d'armi e di scuola di formazione degli Ufficiali d'Artiglieria e Genio. Il Palazzo fu anche sede del Museo di Artiglieria (le cui collezioni furono trasportate nel Mastio della Cittadella nel 1893), e del "Laboratorio di precisione", istituito nel 1861 per verificare l'accuratezza dei calibri e sperimentare nuove armi.
L'ingresso monumentale fu modificato nel 1890 su progetto del capitano del Genio Emilio Marrullier.
Informazioni sullo stato della conservazione
La pavimentazione dell'ampio Cortile è costituita da un manto bituminoso.
La rete di raccolta delle acque piovane, posta sul perimetro del cortile in corrispondenza delle caditoie, è previsto venga integralmente rifatta, utilizzando nuove tubazioni interrate di diametro maggiorato. Le porzioni di marciapiede realizzate in "vetrocemento", nella seconda metà del '900, per dare luce al piano interrato, presentano un avanzato stato di corrosione dei ferri di armatura, pertanto è previsto vengano demolite. L’attuale sistema di illuminazione a pavimento, con tecnologia alogena risulta ormai mal funzionante e con consumi eccessivi per gli standard attuali.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Attualmente il Palazzo è visitabile solo su richiesta.
A conclusione dell'intervento, il pubblico potrà fruire dell'affaccio al Cortile e, su prenotazione, visitare le Sale auliche del Palazzo.