Attività principali dell'istituzione
La Domus Mazziniana è l’erede della Casa Rosselli-Nathan dove il 10 marzo 1872 morì Giuseppe Mazzini. La Casa- proclamata nel 1910 Monumento Nazionale – fu completamente rasa al suolo il 31 agosto 1943. Dalle sue macerie – e raccogliendone l’eredità morale – dopo la guerra è nata la Domus Mazziniana, istituita con Legge 1230/1952. Le finalità della Domus Mazziniana sono lo studio e l’approfondimento del pensiero di Giuseppe Mazzini, la diffusione delle sue opere, la raccolta e conservazione di documenti relativi alla sua vita e al suo insegnamento. La Domus Mazziniana è stata inserita nel 2002 nella rete degli Istituti Storici di interesse nazionale e nel 2009 il comitato dei garanti per le celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia l’ha individuata tra il “luoghi della memoria” legati a “momenti fondamentali della storia nazionale”. Nel 2011 la Domus Mazziniana è stata oggetto di una complessiva ristrutturazione, con il riallestimento del percorso museale, inaugurato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
L’Archivio conserva documentazione riguardante alcuni dei principali protagonisti del Risorgimento e del movimento mazziniano nei decenni post-unitari come Giuseppe Dolfi, Vincenzo Brusco Onnis, Arcangelo Ghisleri, Oliviero Zuccarini e Giulio Andrea Belloni.
La Biblioteca è composta da circa 40mila volumi riguardanti il periodo risorgimentale e l’Italia liberale. I libri vanno dalla prima metà del XIX secolo all’attuale storiografia sul Risorgimento. A ciò si aggiunge anche una preziosa emeroteca con oltre 3mila testte di periodici, oltre alla collezione completa del giornale La Giovane Italia.
Il Museo ha come obiettivo quello di narrare la figura di Mazzini nella sua complessità, con intento didattico e divulgativo. Questa doppia natura, artistica, letteraria e politico-cospiratoria, che scaturisce da una visione autenticamente romantica dell’arte - credere davvero a quanto si immagina - è il tema centrale di ogni tentativo di spiegazione della figura di Mazzini. Una visione questa, che rende essenziale la dimensione multidisciplinare (letteratura, musica, poesia, pittura insieme alla politica e alle cospirazioni). Mazzini – e ogni personaggio risorgimentale – ne viene investito direttamente. La Domus Mazziniana presenta i fatti, gli eventi. Ma anche l’immaginario diventa materia oggetto della ricostruzione storica.