I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il sontuoso palazzo di Caprarola, voluto dal cardinale Alessandro Farnese e costruito da Jacopo Barozzi da Vignola a partire dal 1559, è stato concepito all’interno di un più generale progetto di riqualificazione urbana finalizzato alla sua esaltazione scenografica. Il grande edificio pentagonale, posto a corona dell’abitato, funge infatti da fondale per uno stradone rettilineo in salita, pensato come percorso cerimoniale e ottenuto dal Vignola sottoponendo il borgo preesistente a radicale ristrutturazione. A conclusione di questa “Via Dritta”, l’ascensione al palazzo si compie solo tramite un duplice sistema di scale e un grande piazzale trapezoidale.

La presente proposta di restauro ha come oggetto il primo sistema di raccordo con il paese, costituito dalla scala ovata che sale verso la piazza e dallo spazio da essa inquadrato, originariamente destinato ad ospitare una peschiera.

Realizzata tra il 1566 e il 1569, la peschiera fu precocemente rimossa “sì per l’incommodo, come per l’aere nociva che apportava al Palazzo”, lasciando in funzione soltanto due vasche laterali. Tempi e modi di questa rimozione non sono ancora chiari, ma è certo che l’intera area fu sottoposta a trasformazione nel 1586, nel corso di lavori compiuti “per andare in modo ampliato alla Rocca”.

Forse proprio a quella data risale l’intervento operato sul prospetto esterno della loggia rustica a tre arcate progettata e realizzata dal Vignola, le cui bugne furono smussate e scalpellinate richiamandosi al portale dello stallone grande e a quello esterno del vicino giardino occidentale. La loggia, ora tamponata, dà accesso a due grandi ambienti, uno dei quali immette nelle due cantine che si allungano sotto il piazzale, e a un lungo corridoio di collegamento con il livello del fossato.

L’attuale denominazione di “Cantinone” fa riferimento alla lunga continuità della destinazione d’uso di questi ambienti, sempre legati alla conservazione e alla produzione del vino, nonostante i diversi passaggi di proprietà. Passati dai Farnese alla Camera apostolica (1649) e quindi al Regno d’Italia (1870), che li cedette alla “Cantina Sociale di Caprarola”, furono acquistati dalla Soprintende

Informazioni sullo stato della conservazione

Lo spazio antistante il cosiddetto “Cantinone”, che originariamente ospitava una peschiera, e la scala ovata che lo inquadra, versano attualmente in uno stato di conservazione non ottimale e necessitano di interventi di restauro delle superfici.

Il restauro prevede infatti interventi conservativi dell’apparato architettonico, costituito da:

  • Dal prospetto di fondo (loggia rustica del Vignola);
  • Dalle superfici intonacate del muro ovale delle rampe;
  • Dalla pavimentazione in mattoni del piazzale;
  • Dalla pavimentazione in pietrame con cigli in peperino delle rampe ovali e della scalinata di accesso dal paese.

Il restauro degli elementi lapidei verrà attuato attraverso l'impiego di tecniche e materiali specifici in grado di pulire la superficie, rimuovendo depositi superficiali, consolidare i supporti decoesi e ricostruire, attraverso malte appositamente formulate, le parti mancanti.

Il recupero della pavimentazione in mattoni del piazzale ellittico avverrà preliminarmente attraverso la rimozione della vegetazione e successivamente con integrazione degli elementi mancanti, utilizzando materiale idoneo.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il complesso di Palazzo Farnese (palazzo e giardini) è visitabile tutti i giorni tranne il lunedì dalle ore 08:30 alle ore 19:30. L’ingresso è a pagamento (€ 10,00; € 8,00 in caso di parco chiuso).

La biglietteria è ubicata al Piano dei Prelati ed è raggiungibile salendo dal livello del grande piazzale trapezoidale.

Il fronte del “Cantinone” accoglie i visitatori provenienti dal basso secondo il percorso cerimoniale previsto in origine.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 200.000,00 €

 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Lo spazio antistante il cosiddetto “Cantinone”, che originariamente ospitava una peschiera, e la scala ovata che lo inquadra versano attualmente in uno stato di conservazione non ottimale e necessitano di interventi di restauro delle superfici.

Il restauro infatti prevede interventi conservativi dell’apparato architettonico costituito:

  • - dal prospetto di fondo (loggia rustica del Vignola);
  • - dalle superfici intonacate del muro ovale delle rampe;
  • - dalla pavimentazione in mattoni del piazzale;
  • - dalla pavimentazione in pietrame con cigli in peperino delle rampe ovali e della scalinata di accesso dal paese.

Il restauro degli elementi lapidei verrà attuato attraverso l'impiego di tecniche e materiali specifici in grado di pulire la superficie, rimuovendo depositi superficiali, consolidare i supporti decoesi e ricostruire, attraverso malte appositamente formulate, le parti mancanti, mentre il recupero della pavimentazione in mattoni del piazzale ellittico avverrà preliminarmente attraverso la rimozione della vegetazione e successivamente con integrazione degli elementi mancanti attraverso l’utilizzo di materiale idoneo.