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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Uno dei più pregevoli manufatti esposti nelle sale del Museo archeologico nazionale “Gianfilippo Carettoni” di Cassino è un raro esempio di letto funerario in osso, scoperto nel 2005 all’interno della tomba 6 della necropoli occidentale di Aquinum, costituita da settantaquattro tombe. L’ultima sepoltura in ordine cronologico all’interno del sepolcro è quella di una donna deposta su questo letto, lungo cm. 190 e largo cm. 80 circa. Gli elementi della struttura sono realizzati per lo più in osso di bovino ed equino, intagliato, lucidato per renderlo simile all’avorio e rivestito in lamina d’oro. Conserva tutti gli elementi delle  due sponde e dei quattro fulcra, oltre alle quattro gambe integre. Queste sono in legno con anima in ferro e decorate da elementi in osso modulari.

Le gambe del letto presentano una decorazione articolata, al centro della quale è un cilindro con la rappresentazione di una figura femminile alata che sorregge con la mano destra il chitone, con la sinistra una cornucopia. Sul retro del cilindro sono rappresentate erme femminili o infantili.

I quattro appoggi di testata a spalliera (fulcra) sono decorati con un medaglione raffigurante una testa virile, cui segue una centauressa accovacciata che suona il cembalo e infine un cigno che tiene col becco un fagotto, iconografia, quest’ultima, insolita.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il manufatto mostra complessivamente discrete condizioni di conservazione, grazie al restauro eseguito un quindicennio addietro, tuttavia è oggi necessario un nuovo intervento di restauro per gli elementi in lega ferro-carbonio che versano in condizioni conservative non ottimali. Analogamente, è assai opportuno procedere alla verifica della “stabilità” dei prodotti impiegati nel corso dell’intervento già eseguito, mediante l’effettuazione di indagini scientifiche non distruttive adoperando contestualmente strumentazioni più evolute oggi disponibili, da utilizzarsi anche per il monitoraggio dello stato di conservazione degli elementi in osso.

L’intervento di restauro consentirà, altresì, l’esecuzione di una documentazione fotografica dettagliata in alta definizione degli elementi decorativi per la realizzazione di un modello 3D dell’intera opera, spendibile per lo studio e la collaborazione tra studiosi nazionali ed internazionali, nonché per ogni eventuale uso che possa migliorare e implementare l’accessibilità.

La teca all’interno della quale lo straordinario manufatto è conservato, inoltre, non è attualmente dotata di un sistema di climatizzazione atto a garantire livelli di umidità ottimali per i componenti organici e metallici del manufatto, pertanto è necessario completare l’intervento mediante un adeguamento tecnico per il miglioramento delle condizioni conservative del bene.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il bene è inserito nel percorso espositivo museale, all’interno di una teca. Visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle ore 19.30.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 17.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto prevede un intervento articolato di conservazione, restauro e valorizzazione del letto funerario in osso e lamine d’oro, oggetto ricco e complesso, unico nel panorama archeologico romano.

In fase preliminare sono previste coperture assicurative specifiche (polizza chiodo a chiodo), l’imballaggio professionale in doppia cassa e il trasporto andata/ritorno verso un laboratorio di restauro qualificato, nonché oneri per la sicurezza.

La documentazione sarà completa e comprendente riprese fotografiche in alta definizione, macrofotografie, fotogrammetria e relazione tecnica. Saranno redatti aggiornamenti delle schede conservative e una relazione finale. Per la valorizzazione dell’opera sarà realizzata una stampa 3D in scala e materiale tiflologico, con l’obiettivo di migliorare la fruizione anche per il pubblico con disabilità visive.

Il progetto include indagini scientifiche mediante microscopia digitale e diagnostica multispettrale (fluorescenza UV), fondamentali per guidare gli interventi conservativi. Le operazioni di restauro comprenderanno la pulitura meccanica e chimica delle superfici, trattamenti di disidratazione, conversione, integrazione strutturale e cromatica, oltre al controllo dello stato di conservazione e alla manutenzione finale.

Infine, è prevista l’implementazione di un sistema espositivo stabile e sicuro, con supporti su misura e climatizzazione passiva, per garantire una corretta conservazione nel tempo.

Il progetto rappresenta un’azione concreta e sostenibile per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.