Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La quadreria dell’Abbazia di Casamari, soltanto parzialmente esposta al pubblico per motivi conservativi, custodisce dipinti di grande interesse. L’arco cronologico delle opere è compreso tra il XV e il XIX secolo, oltre a due affreschi staccati provenienti dalla chiesa di Santa Maria del Reggimento, primo insediamento della comunità monastica di Casamari e risalente all’XI secolo. La tela oggetto dell’art bonus rappresenta una non meglio identificata allegoria di carattere profano: al centro della scena campeggia una figura femminile ritratta quasi per intero, abbigliata all’antica con raffinate e avvolgenti vesti dagli ampi panneggi che le ricoprono parzialmente anche il capo. La donna è intenta a scrivere su un grande supporto sorretto da un putto, apparentemente ispirata da un angelo tubicino verso il quale volge lo sguardo. La figura posta nell’angolo di destra e ritratta di profilo, protende le braccia verso il centro della scena, in atto di sistemare il panneggio attorno alla cintola dell’allegoria. La difficile identificazione del tema, le espressioni enigmatiche dei personaggi e l’assenza di profondità, sono elementi che conferiscono all’opera un’atmosfera sospesa ed ermetica, accrescendone il fascino. L’insieme dell’esecuzione fa pensare ad un’opera incompiuta; la scena si interrompe sui lati tagliando il supporto scrittorio e la figura di profilo. Anche la tecnica utilizzata dal pittore, ad esempio nella stesura del colore del fondo e nelle masse indefinite nell’angolo in alto a sinistra, fanno supporre che si tratti di uno studio preparatorio destinato ad un’impresa decorativa di ampie dimensioni, di cui la tela di Casamari potrebbe rappresentare un dettaglio.
L’elevata qualità dell’opera suggerisce la mano di un artista estremamente raffinato, di ambito neoclassico. La datazione dell’opera può infatti ragionevolmente collocarsi tra l’ultimo decennio del XVIII secolo ed il primo decennio del XIX secolo.
Specifiche:
- Dimensioni (cm): senza cornice 133 x 149 x 4; con cornice 152 x 168 x 8;
- Materia e tecnica: olio su tela, con cornice modanata semplice, dorata
- Cronologia: fine sec. XVIII/ inizio sec. XIX
Informazioni sullo stato della conservazione
L’ambiente non climatizzato del deposito ha creato su numerose tele presenti, nel corso del tempo, situazioni di degrado diffuse, causate prevalentemente dalla presenza di attacchi di tipo biologico e microbiologico. L’attacco di insetti interessa i materiali lignei dei telai e delle cornici, compromettendone la stabilità strutturale nel tempo. Inoltre, la presenza di legni già attaccati favorisce l’innescarsi di ulteriori colonizzazioni biologiche e microbiologiche ed in generale di altre tipologie di degrado quali lacune, distacchi, fessurazioni. L’attacco fungino provoca innanzitutto alterazioni estremamente interferenti dal punto di vista visivo sulle superfici pittoriche, con patine di vari colori, prevalentemente chiare, e opacità più o meno diffuse. Inoltre questo tipo di degrado, inizialmente superficiale, nel tempo impoverisce e danneggia i materiali costitutivi e sovrammessi, provocando a lungo termine perdite materiche irreversibili, e rappresentando anche in questo caso substrato preferenziale di ulteriori forme di degrado. Infine contaminazioni di tipo biologico e microbiologico possono potenzialmente diffondersi anche sulle opere limitrofe, causando nel tempo un progressivo ed esponenziale peggioramento delle condizioni conservative della collezione, con un effetto a cascata che porterebbe inevitabilmente nel tempo a perdite irrimediabili. La tela in oggetto presenta depositi superficiali incoerenti e coerenti sia sul recto che sul verso, oltre a evidenti segnali che è in atto un attacco biologico sul recto e sul verso, consistenti in gravi e diffuse efflorescenze fungine di colore chiaro. Si rilevano inoltre alterazioni diffuse a carico degli strati superficiali protettivi e di reintegrazioni relativi a precedenti interventi conservativi, consistenti in alterazioni cromatiche di vario genere. Sono inoltre presenti aree di cretto, scaglie di colore parzialmente sollevate per le quali si necessita urgente verifica e fissaggio.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L’Abbazia di Casamari è aperta tutti i giorni nei seguenti orari:
- 9.00 – 12.00;
- 15.00 – 18.00.
Il Museo è accessibile al pubblico ogni sabato e domenica, negli stessi orari di apertura dell’Abbazia.
Su richiesta in loco, è possibile accedervi anche nei restanti giorni.