Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Questa chiesetta, che ospita oggi due lapidi dedicate ai Caduti, vanta origini ultracentenarie.
Pare infatti sia stata costruita nel 1616 per conto del Vicario Vescovo di Rimini.
Durante il secondo conflitto mondiale fu pesantemente bombardata e successivamente ricostruita; la parte absidale è sicuramente rimasta originale. Il manufatto, in pietra grigia, situato all'incrocio di tre strade, confina con il Parco di Casa Pascoli.
I due fronti sulla strada presentano una partitura simile, ricca di elementi architettonici e decorativi. All'interno la chiesa è ad unica navata con l'abside coperta da volta a botte.
Al valore culturale del piccolo manufatto, si aggiunge il valore testimoniale e letterario legato alla produzione letteraria del Pascoli.
Giovanni Pascoli amò molto questo piccolo edificio, che consolò il dolore di sua madre. Così scrisse agli amici sammauresi nel maggio 1897:"...e l'ospite saluterà commosso il mio mondo ideale che ha per confini il Luso e il Rio Salto e per centro la chiesuola della Madonna dell'Acqua e il camposanto fosco di cipressi...".
Nella seduta del consiglio comunale del 21 settembre 2006 la chiesetta è stata acquistata dall'amministrazione comunale con provvedimento votato all'unanimità. Come ha ricordato il sindaco Miro Gori in sede di consiglio "due sono state le ragioni che ci hanno portato all’acquisizione: prima di tutto di carattere storico, in quanto la chiesina ospita le lapidi dedicate ai caduti delle due guerre mondiali, rappresentando in tal modo una sorta di monumento alla pace. Non a caso in occasione delle celebrazioni del 25 aprile e del 4 novembre, realizzate insieme alle associazioni Partigiane e dei Combattenti e Reduci, il corteo termina proprio presso la chiesolina, dove viene deposta una corona. Un fatto questo che non ha un semplice valore simbolico. In secondo luogo per lo stretto legame con la poesia Pascoliana."
Danneggiata durante la seconda guerra mondiale, è stata ricostruita su progetto di restauro del geometra riminese Giuseppe Maioli, che disegnò l'altare e il modello del calco per la campana.
Il pannello, oltre alle informazioni storiche, riporta il seguente brano di una lettera di Pascoli:
Ai miei concittadini di San Mauro di Romagna.
...e l'ospite saluterà commosso il mio mondo ideale, tutto fronde e tutto gorgheggi, che
ha per confini il Luso e il Rio Salto e per centri la chiesuola
della Madonna dell'Acqua e il camposanto fosco di cipressi...
Informazioni sullo stato della conservazione
Il manufatto, apparentemente in pietra grigia, verosimilmente è in cemento armato con finitura
superficiale bocciardata. La chiesa è situata all’incrocio di tre strade e confina con il Parco della Casa
Pascoli. Il fronte principale presenta un coronamento a timpano sottolineato da cornici e sormontato da una croce, mentre sul fianco, sopra il cornicione spicca una piccola campana entro un arco a tutto sesto sorretto da due colonne. Sui due fronti sono presenti le lapidi commemorative dei defunti. Il corpo principale presenta un manto di copertura in tegole, mentre la parte retrostante presenta una copertura in coppi e lattoneria in
rame. La facciata principale e quella laterale lato via G.Tognacci presentano lievi lesioni in corrispondenza della zoccolatura e degli spigoli di alcune delle paraste. Alcune paraste inoltre presentano segni di precedenti ripristini delle spigolature con apparente malta cementizia. Lievi segni di distaccamento sono presenti anche in corrispondenza dei bordi laterali della soglia di accesso di entrambi gli ingressi. Entrambi i fronti presentano qualche cavillatura sul paramento murario nonché stonalizzazioni dovute presumibilmente ad un accumulo di sporcizia. Entrambi i portoni in legno e i cancelli decorati sono integri e in buono stato di conservazione. La facciata laterale prospicente il giardino presenta una finitura superficiale ad intonaco tinteggiato color
crema in cui sono evidenti segni di distacco, umidità ed accumulo di sporcizia. La porzione absidale
in muratura portante, posta sulla parte retrostante, oltre a denunciare le medesime criticità dell
parete laterale, presenta un cedimento della fondazione, presumibilmente dovuto ad un eccesso di
infiltrazione di acqua dal terreno perimetrale con conseguente rigonfiamento e distacco del
paramento murario e relative lesioni. Un marciapiede perimetrale in cemento anch’esso lesionato
e parzialmente distaccato dalla parete muraria cinge parte della facciata laterale lato giardino.
All’interno la Chiesa è ad unica navata con l’abside coperta da volta a botte, divisa dalla navata da
un arco poggiante su pilastri. Una cornice sagomata raccorda i muri perimetrali alla volta del soffitto.
Sono presenti evidenti segni di umidità di risalita con rigonfiamento e distacco di intonaco lungo
tutte le pareti perimetrali. Inoltre sono presenti diversi punti di distacco della pittura muraria. Non
si evidenziano allo stato attuale ulteriori tracce di colorazioni differenti rispetto al verde marino
delle pareti e al colore ocra dell’arco e relativi pilastri. I pavimenti in mattonelle di botticino risultano
in discrete condizioni. Sui soffitti e nella parte sommitale delle pareti sono presenti più punti di
accumulo di umidità dovuto ad infiltrazioni dal manto di copertura. Nel punto di contatto tra la volta
a botte e l’arco della navata è presente una lesione dovuta al distacco del controsoffitto in
cannucciato ed intonaco tinteggiato.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Apertura in occasione di eventi e iniziative programmate.