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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Fra il 1304 e il 1308, con il concorso festante di tutta la popolazione dell’“quila, come riferisce ”Buccio di Ranallo, venne realizzata un’opera idraulica imponente e ingegnosa che da Santanza, presso il convento di S. Giuliano, condusse acqua freschissima alla città, con un percorso di circa 10 Km. Ne fu promotore il capitano di giustizia Guelfo da Lucca e ingegnere frate Giovanni, francescano. Da lungo tempo quest’opera idraulica, della quale faceva parte il cosidetto Torrione di via De Gasperi,
e ancora largamente conservata presso il convento di S. Giuliano, giace abbandonata, invasa dallavegetazione e in parte collassata, anche a causa del recente terremoto del 6 aprile 2009.
A questa interpretazione del manufatto superstite, che sostanzialmente lo identifica con una delle due ..piramidi.. realizzate per compensare con sfiatatoi l’eccessiva pressione dell’acqua in arrivo in città presso il Castello, si contrappone altra, accreditata presso molti studiosi del periodo classicoromano, che identifica le strutture in oggetto con quelle di una tomba ..a torre.. di età imperiale, frequenti anche nell’“bruzzo interno, prossime al tracciato di un’importante via di comunicazione della stessa epoca o più antica, che attesterebbe preesistenze di età romana nel sito nel quale, attorno alla metà del sec. XIII, fu impiantata la città dell'Aquila.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il Torrione, in origine, era costituito da un blocco di base a pianta ovale, sormontato da due elementi verticali, l’uno sovrapposto all’altro, entrambi a pianta romboidale. L’altezza totale del monumento, non considerando la parte ancora interrata e la cuspide, era di circa quindici metri. A seguito del sisma del 6 Aprile 2009 il Torrione ha subìto il crollo della zona più vulnerabile: quella del terzo livello, porzione più snella, alta circa tre metri. I laterizi crollati ancora oggi si trovano ai piedi del monumento stesso, non sono stati oggetto di alcuna catalogazione o conservazione e sono in parte mimetizzati dalla vegetazione cresciuta in questo decennio.La porzione crollata, priva di ogni protezione, ha reso più vulnerabile la muratura sottostante che continua a distaccarsi e la malta aerea, assorbendo umidità, tende a perdere coesione disgregandosi. Tra i conci si sono insediate visibili piante infestanti e l’apparato radicale sviluppato non fa altro che danneggiare ulteriormente la muratura.  L’area circostante il monumento, che ad oggi ospita dei parcheggi e funge in pratica da spartitraffico tra Viale Alcide De Gasperi e Via Cardinale Mazzarino, anziché valorizzare il bene archeologico che ospita, versa in uno stato di degrado e di abbandono ed è in parte occupata dal materiale risultante dal crollo del Torrione.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Torrione è visibile trovandosi in un'area pubblica.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 165.000,00 €

L'intervento è a totale carico di una Fondazione bancaria ai sensi della Risoluzione n. 87/E del 15/10/2015 dell'Agenzia dell'Entrate.

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DESCRIZIONE INTERVENTO

La proposta progettuale è stata articolata su tre livelli:

  1. Indagini archeologiche e sulla muratura;
  2. Manutenzione straordinaria del “Torrione”;
  3. Riqualificazione dell’area circostante.

Il primo livello prevede i seguenti interventi:

  • Rilievo digitalizzato delle strutture murarie in elevato;
  • Misurazioni ed analisi dei laterizi e delle malte originali, con l’obiettivo di datarne esattamente l’epoca, le fasi costruttive e gli interventi successivi;
  • Saggio di scavo stratigrafico, con lo scopo di verificare le origini, la cronologia e la funzione del nucleo strutturale originario.

Il secondo step riguarda la manutenzione straordinaria del Torrione e prevede:

  • La ripresa di murature mediante sostituzione parziale del materiale con il metodo “cuci e scuci”;
  • La revisione del paramento murario;
  • Il consolidamento dell’apparato murario mediante iniezioni a base di calce.

Ulteriori prescrizioni in corso d’opera potrebbero essere dettate dalla Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la città dell’Aquila e i Comuni del Cratere in caso di situazioni ritenute particolarmente complesse o rischiose per la conservazione del monumento oggetto dell’intervento.

Il terzo livello è un progetto più articolato che riguarda la riqualificazione dell’area circostante il Torrione, mediante un sistema di pavimentazione integrato con l’impianto di illuminazione volto alla valorizzazione del bene archeologico. Inoltre saranno installate delle nuove panchine e verrà realizzata una fontana, anche per richiamare un’antica funzione del “Torrione”, quella di elemento strutturale per la prosecuzione dell’antico acquedotto di Santanza verso la parte alta della città.

Il progetto è coerente con le indicazioni fornite del Disability Manager e l’area sarà completamente accessibile mediante rampe di raccordo con la zona carrabile, dotata di due posti auto, a ridosso delle strisce pedonali, riservati ai disabili. Verrà, inoltre, installato un pannello divulgativo della storia e della consistenza del manufatto, con ricostruzione 3D delle fasi costruttive, contenente anche una sezione in braille.