Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il Convento di Santa Caterina è stato fondato nel 1359 dai Nobili Del Carretto quale loro chiesa gentilizia, la chiesa medioevale aveva pianta rettangolare su tre navate coperte da un tetto a capriate, scandite da arcate ogivali su colonne. Le navate si concludevano con un presbiterio e due capelle laterali coperte da volte. In una di queste, la Cappella Oliveri, si conserva ancora un ciclo di affreschi con “Storie di Maria e della Passione del Cristo”, realizzati alla fine del XIV secolo da due anonimi maestri con evidenti riferimenti alla pittura toscana del periodo. Il campanile appartiene al periodo medioevale, la cuspide è crollata a causa del terremoto del 1887 e successivamente è stata sostituita con l’attuale in cor-ten, ricreando l’originale profilo del Borgo. Alla fine del XV secolo furono costruiti dei nuovi ambienti conventuali, realizzando i due chiostri con colonnato e con i capitelli decorati in Pietra di Finale. In quel periodo la chiesa conventuale si dotò di importanti opere d’arte che dopo furono trasferite nella basilica di San Biagio sempre in Finalborgo, alcune opere d’arte andarono disperse quando nell’Ottocento fu soppressa l’attività conventuale. Nel 1864 il complesso di Santa Caterina fu destinato a penitenziario, funzione che mantenne sino al 1964, in quel periodo sono state danneggiate le parti artistiche, l’intero complesso fu pesantemente manomesso e persino la chiesa fu tramezzata e suddivisa in due grandi ambienti sovrapposti per destinarli a dormitori del carcere. Nella trasformazione la grande manica edilizia, costruita lungo le mura sul fianco medioevale della chiesa, perse la sua funzione e fu destinata alle attività lavorative del penitenziario. Il polo culturale di Santa Caterina si integra con il contiguo Palazzo Ricci, che è considerato un pregevole esempio di abitazione privata del Cinquecento, fu ristrutturato nel 1529 da Gio-Battista Ricci. Nel 1965, fu chiuso il carcere che, come già detto, per un secolo (1864 – 1964) aveva occupato gli spazi del complesso conventuale di Santa Caterina compromettendo il valore storico-monumentale, grazie all’intervento dell’Istituto Internazionale degli Studi Liguri fu evitata la cessione ai Privati da parte del Demanio, la proprietà fu acquisita dal Comune di Finale Ligure, che ha potuto destinarlo ad uso pubblico valorizzando ulteriormente il borgo medievale. Dopo un intervento iniziale di restauro nel periodo 1965 – 1969, seguirono una serie di restauri che hanno permesso il recupero dell’intero complesso, gli interventi si sono conclusi nel 2002. Nel 1973 l’Amministrazione Comunale con l’insediamento del Civico Museo Archeologico ha iniziato l’attività di polo culturale.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il Complesso Monumentale di Santa Caterina è sito nel territorio comunale di Finale Ligure (SV), lungo il versante occidentale delle mura medievali di Finalborgo e si sviluppa tra piazza Santa Caterina e via del Reclusorio, costituisce un sistema di beni vincolati unitamente alla chiesa ed al convento medievale dei domenicani L’Amministrazione dopo il restauro ed un periodo di intensa fruizione di circa un ventennio si è trovata nella situazione di dover programmare sia gli indirizzi per diversificare l’utilizzo che gli interventi di manutenzione edile ed impiantistica, in merito sulla carenza di manutenzione ha giocato la scarsità di risorse che ha potuto dedicare. IL Complesso Monumentale, date le attività degli ultimi venti anni, si presenta complessivamente sano, evidenzia l’esigenza di alcuni interventi mirati di manutenzione, in particolare alle coperture ed agli impianti per l’adeguamento alla normativa vigente, pertanto, superata questa prima fase di interventi urgenti, si avrà l’esigenza di programmare e finanziare la Manutenzione Ordinaria, che è più corretto chiamare Manutenzione Programmata e Preventiva. La Manutenzione Programmata e Preventiva è quell’insieme di attività preventive e periodiche, utili al controllo dell’organismo edilizio, necessita di una pianificazione a calendario sia per gli interventi edili che impiantistici, è volta a ridurre la probabilità che insorga un guasto o un danneggiamento e pertanto è possibile quantificarla e finanziarla. Nel caso del complesso immobiliare storico-monumentale di Santa Caterina, situazione simile a tanti altri siti storico-monumentali in Italia, si riscontra che nel tempo si è registrata una relativa difficoltà a predisporre ed a seguire un piano di manutenzione ordinaria, sicuramente per carenza di fondi economici. Da quanto detto è nata l’idea di partecipare al Bando PRIMA, indetto dalla Compagnia di San Paolo, la partecipazione alla gara, con la promessa di un finanziamento, ha comportato un’analisi puntuale dello stato dei singoli immobili che nel suo insieme presenta una bassa vulnerabilità strutturale ma un’evidente vulnerabilità edilizia ed impiantistica.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
L'orario di apertura è variabile in quanto sono presenti diverse attività al suo interno:
Il Museo Archeologico: dal Martedì alla Domenica 09:00 - 12:00; 14:30 - 17;
La Biblioteca: dal Lunedì al Venerdì 09:00 - 17:30
Bistrot Laboratorio Sociale: Lunedì Chiuso, Mar - Sab 08:30 - 20:00, Domenica 08:30 - 15:00