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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il progetto presentato si riferisce al recupero architettonico e funzionale di un edificio rustico e delle sue aree di pertinenza, localizzato all’interno dell’ottocentesco Parco Nevicati, in Comune di Collecchio. Il Parco è aperto al pubblico e ospita, in Villa Soragna, la Biblioteca comunale e il Centro Culturale. L’intervento proposto riutilizza l’edificio esistente a servizio della Biblioteca (nuove sale studio) integrandolo con atelier e sale polivalenti dedicati alla didattica ambientale e agli scambi interculturali e spazi di aggregazione per il tempo libero direttamente connessi all’uso del parco.L’edificio colonico denominato Casa del Custode è presente, come nucleo originario, nella cartografia storica del Parco a partire dal Catasto Napoleonico 1812-1830. L’IGM del 1881 riporta ancora un assetto del parco con ingresso da sud, che da strada Le Valli raggiunge frontalmente la Villa e il collegamento che unisce l’edificio principale e il piccolo rustico. La zona del Parco in cui sorge è caratterizzata, nella documentazione storica reperita, dalla presenza di una vigna e di un campo coltivato. Il piccolo edificio rustico, ampliatesi nel tempo fino alla configurazione attuale, costituisce, insieme alla barchessa e al forno, le strutture edilizie a servizio della conduzione di quest’area. In quei tempi, la Casa del Custode del Parco ospitava, con buona probabilità, l’abitazione del fattore oltre agli spazi di rimessaggio necessari alla cura del fondo. Abbandonato il carattere produttivo del Parco, trasformatesi in parco pubblico nel 1972, l’alloggio divenne abitazione del Custode del Parco, luogo di rimessaggio e stanze a servizi dell’area verde, per poi essere completamente dismesso e subire il processo di pesante degrado in cui versa oggi.La proposta progettuale per il recupero della Casa del Custode in PARCO NEVICATI si inserisce in un progetto complessivo di recupero e rifunzionalizzazione del Parco storico e dei suoi edifici che il Comune di Collecchio ha intrapreso da lungo periodo realizzando: il restauro di Villa Soragna (inizio XIX sec.), recuperata come Biblioteca comunale e Centro Culturale (1998); la ristrutturazione del corpo di fabbrica annesso alla villa (XIX sec.) destinato, a piano terra, a punto di bar/ristoro del parco e, al piano superiore, agli uffici per il CED (servizio informatico Unione Pedemontana Parmense) e per l’associazione Fahrenheit; il recupero dell’intero parco storico (XIX sec.), accompagnato dal censimento, dalla messa in sicurezza e dalla valorizzazione del patrimonio arboreo e dal ripristino dello stagno; la dotazione dell’area verde di arredi e di un’apposita segnaletica didattica sia per la componente vegetale, sia per gli animali presenti; il recupero della barchessa (XIX sec.) e la realizzazione di nuove strutture atte ad ospitare gli animali da cortile che, da anni, caratterizzano Parco Nevicati rendendolo una meta di interesse turistico e didattico a scala provinciale.

Informazioni sullo stato della conservazione

Attualmente l’edificio è pressoché inagibile a causa del pesante degrado strutturale dovuto principalmente alle infiltrazioni d’acqua dalle coperture che hanno compromesso la stabilità di alcuni solai. I soli ambienti fruibili sono utilizzati per il rimessaggio degli attrezzi per la manutenzione dell’area verde.

La lettura condotta sullo stato di fatto ha reso leggibile il processo costruttivo dell’edificio, risultato di costruzioni successive, a partire dal nucleo a pianta quadrata centrale a cui è stata poi aggregata la parte verso ovest e, più recentemente, il corpo di fabbrica ad est. In tempi recenti (seconda metà del ‘900) registriamo inoltre il rifacimento degli intonaci e delle finiture interne e la realizzazione, con tutta probabilità databili nello stesso periodo, del corpo scala interno, del piccolo balcone ad est, della suddivisione del profondo portico a nord e di strutture, ormai anch’esse fatiscenti, addossate al lato est dell’edificio, fino a qualche tempo fa utilizzate come canile.

A nord, negli anni’80 del secolo scorso, al corpo di fabbrica è stata addossata una nuova struttura in muratura, una cabina Enel, che rimarrà esclusa degli interventi di restauro proposti, fatto salvo per l’intonacatura delle pareti esterne, necessaria per migliorarne l’inserimento nell’area.

L’interesse architettonico che riveste la Casa del custode è riscontrabile nella conservazione della sua tipologia di edificio rurale tradizionale, con grande portico e nella matericità del suo aspetto esterno, caratterizzato dalla spessa muratura in pietra e mattoni, finita con un intonaco a calce, anche se molto ammalorato, con numerose mancanze e distacchi. Le bucature sono tradizionali nelle dimensioni e regolari nei prospetti; alcune, nel tempo, sono state tamponate. La volontà di conservare quest’aspetto “domestico”, che rende l’edificio perfettamente integrato nell’ambito del Parco in cui è inserito: la barchessa con il vecchio forno, il recinto degli animali, la voliera, lo stagno… , ha indirizzato le scelte architettoniche, quelle strutturali e impiantistiche e l’individuazione dei materiali di finitura.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La proposta progettuale prevede il riuso architettonico dell’edificio collegandolo funzionalmente alla presenza della Biblioteca comunale e del Centro Culturale ospitati in Villa Soragna e collocando, nell’ex Casa del Custode, sale di studio e di lettura per i ragazzi delle scuole superiori e gli universitari, implementando così gli spazi e i servizi della biblioteca. I nuovi locali a disposizione saranno utilizzati anche come spazi per incontri e atelier, così da rispondere agli obiettivi espressi dall’Amministrazione comunale (punto b) ed alle esigenze di connessione e di interazione con le strutture culturali presenti nel territorio,

Orari di apertura biblioteca presso Villa Soragna:

da Martedì a Venerdì 9.30-13 e 14.30-18.30
Sabato 10-13 e 15-18

 

 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 160.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Aggiornamento al 31/12/2021:

I lavori di cui all’oggetto sono giunti al Secondo Stato di avanzamento Lavori (2° S.A.L.). Le opere fino ad oggi eseguite hanno riguardato  azioni preliminari quali demolizioni secondo progetto e demolizioni delle parti incongrue esistenti, il consolidamento strutturale delle murature attraverso interventi di cuci scuci e attraverso l’inserimento di elementi metallici (quali catene, travi, reti, connettori ecc.), il rifacimento dei solai lignei, il rifacimento della copertura in legno, il rifacimento della copertura del portico esistente a nord dell’edificio, la predisposizione degli impianti idro termo sanitario, la rilevazione fumi e la predisposizione della rete di connessione dell’edificio, la  realizzazione quasi completa delle contro pareti in cartongesso previste lungo il  perimetro interno della struttura, la realizzazione di un primo sottofondo alleggerito e la realizzazione quasi completa dell’intonaco interno.

Le lavorazioni ancora da realizzare riguardano il completamento dei solai consistente nella posa di un secondo sottofondo e nella posa della pavimentazione di finitura, il completamento dei bagni con l’inserimento dei sanitari, la realizzazione completa dell’impianto elettrico, comprensivo di corpi illuminanti, il completamento dell’impianto di riscaldamento, l’installazione dell’ascensore, finiture in genere e  le lavorazioni esterne  previste per le aree di pertinenza. Il Ponteggio esterno risulta ad oggi completamento smontato.

Gli obiettivi perseguiti dal progetto presentato riguardano:

- REALIZZAZIONE DI SPAZI A SUPPORTO DEL CENTRO CULTURALE /BIBLIOTECA COMUNALE DI PARCO NEVICATI (aule studio)

- REALIZZAZIONE DI ATELIER/LABORATORI PER LA DIDATTICA AMBIENTALE E LA CONOSCENZA INTERCULTURALE (connessione con i Parchi del Ducato e le iniziative presenti in Parco Nevicati)

- RECUPERO ARCHITETTONICO E FUNZIONALE DI UN IMMOBILE DI PROPRIETA’ COMUNALE IN AREA RETE NATURA 2000 E SOGGETTA A VINCOLO D.LGS. 42/2004 e s.m.i.

- RECUPERO DI UN EDIFICIO EX RURALE COME LUOGO D’ACCOGLIENZA E DI SERVIZIO PER I TURISTI E I VISITATORI DEL PARCO (Centro accoglienza e Centro visita).

Il progetto architettonico, per rispondere alle destinazioni d’uso proposte, riutilizza gli ambienti interni senza alterarne le dimensioni geometriche, intervenendo con la demolizione delle sole pareti divisorie interne, recuperando l’intera spazialità dei locali, e del corpo scala esistente in latero cemento, per consentire una migliore distribuzione dell’ingresso, l’installazione dell’ascensore e per ottimizzare l’uso degli spazi sottotetto. 

Per questo il progetto immagina spazi molto dinamici, utilizzabili durante tutto l’arco della giornata, resi flessibili dalla configurazione degli impianti proposta e dalle caratteristiche degli arredi progettati per facilitare al massimo i cambi d’uso dei locali.

Nell’ipotesi di riuso si conservano anche degli spazi per le attrezzature di gestione e di manutenzione del Parco e si realizza, attraverso la nuova pergola prevista sul lato est dell’edificio in sostituzione delle superfetazioni esistenti, accanto ad un nuovo punto di sosta del parco rivolto lo stagno, un ulteriore spazio di servizio, schermato da un grigliato in legno coperto dai rampicanti, utile per il deposito dei materiali da smaltire e di altre attrezzature e/o macchinari.

L’inserimento dell’ascensore consente una fruizione della struttura rivolta a tutte le tipologie d’utenza e priva di barriere architettoniche.

I solai esistenti, in parte già completamente sostituiti con solai in laterocemento e, quelli rimasti con orditura lignea, molto compromessi per il grave degrado degli elementi strutturali, verranno sostituiti con solai strutture portanti in legno/acciaio e assito. Anche l’orditura dell’ambiente sottotetto risulta completamente compromessa per le numerose infiltrazioni d’acqua e per il degrado delle strutture lignee. La scelta progettuale è stata di intervenire strutturalmente con un’orditura principale in legno e acciaio, così da ridurre l’ingombro delle strutture per recuperare all’uso il sottotetto. Nel locale posto al primo piano, lato est dell’edificio, si prevede di eliminare il controsoffitto ligneo, in parte già crollato, lasciando a vista la copertura con orditura lignea, completamente rinnovata.