Attività principali dell'istituzione
L'Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, che gestisce il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, è stata fondata nel 1965 da Antonio Pasqualino insieme a un gruppo di studiosi ed intellettuali. Da oltre cinquant'anni è impegnata nella salvaguardia delle tradizioni popolari e particolarmente nella salvaguardia e promozione del teatro dell'opera dei pupi. Il lavoro di ricerca iniziato da Antonio Pasqualino e Marianne Vibaek ha dato vita al primo nucleo della collezione del Museo (1975). L'Associazione è attualmente diretta da Rosario Perricone, antropologo e studioso delle tradizioni popolari. L'Associazione conserva circa 5.000 pezzi, tra marionette, pupi, burattini, ombre, attrezzature sceniche e cartelloni provenienti da tutto il mondo esposti nei locali del Museo. Al Museo è annessa la biblioteca Giuseppe Leggio che raccoglie più di 10.000 volumi sul teatro di figura e le tradizioni popolari. A conferma del suo valore culturale, al Museo è stato assegnato nel 2001 il prestigioso premio antropologico Costantino Nigra per la sezione musei. Inoltre, il 27 ottobre 2017, il Museo ha ricevuto il prestigioso premio ICOM Italia-Museo dell'anno 2017. L'Associazione possiede una Fototeca e un'Audio-videoteca. L'Associazione svolge anche una ricca e articolata attività di promozione del teatro animato e del teatro dell'opera dei pupi anche attraverso l'organizzazione di mostre in Italia e all'estero. Particolare attenzione è rivolta all'attività di produzione e didattica all'attività di divulgazione, supportata da una ricca serie di pubblicazioni. L'Associazione ha inoltre proposto, supportato e ottenuto presso l'Unesco il riconoscimento di Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell'umanità per l'opera dei pupi siciliani. E' stata accreditata quale organizzazione non governativa consulente del Comitato Intergovernativo del Patrimonio Intangibile Unesco (numero di iscrizione NGO-90316), in virtù delle comprovate competenze nel campo della ricerca e lo studio del patrimonio immateriale. Inoltre il 21 dicembre 2015, l'Associazione è stata iscritta all'Anagrafe nazionale delle Ricerche, del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca con il codice identificativo 61993JYI.