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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La “Ferrovia Alto Pistoiese”, o semplicemente F.A.P., fu la linea ferroviaria elettrica Pracchia – San Marcello - Mammiano, a scartamento ridotto (950 mm), attiva dal 1926 al 1965. Con un percorso di circa 17 km, collegava la stazione di Pracchia con gli stabilimenti della S.M.I. (Società Metallurgiche Italiane) situate nelle località Campo Tizzorro e Limestre, oltre che con i ridente centri di villeggiatura di Maresca, Gavinana e San Marcello. La linea ferroviaria si inseriva nel paesaggio senza arrecare vistose manomissioni alla bellezza dei luoghi, e passando attraverso le località di Pracchia, Pontepetri, Campotizzorro, Maresca, Oppio, Gavinana, Limestre, San Marcello e Mammiano, attraversava suggestivi luoghi della montagna pistoiese. La FAP costituiva un efficace collegamento pubblico per il trasporto di persone e merci sia verso gli impianti industriali, sia verso i maggiori centri della montagna, in un periodo nel quale si ebbe una fase di crescente sviluppo del turismo montano.

Lungo i circa 17 km di sviluppo della ferroviaria erano dislocate una serie di stazioni e fermate, in ordine: stazione di Pracchia, fermata di Pozzo Verde, fermata di Pontepetri, fermata di Campo Tizzorro, stazione di Maresca, fermata dell’Oppio, stazione di Gavinana, fermata di Limestre (oggetto dell’intervento), stazione di Conversione Limestre, stazione di San Marcello Pistoiese e stazione di Mammiano.

Attualmente, ben poco rimane del tracciato della Ferrovia Alto Pistoiese, a parte un gran numero di testimonianze, ricordi degli abitanti, fotografie e i fabbricati destinati a stazione e fermate. Di questi, la maggior parte è stata venduta a privati ed è sede di pubblici esercizi, banca, Copit e altre destinazioni; sono rimaste di proprietà dell’Amministrazione comunale la stazione di Pontepetri, sede del punto informativo dell’Ecomuseo della montagna Pistoiese, e la piccola stazione di Limestre, oggetto appunto di un progetto di restauro e riconversione in sede museale interamente dedicata alla F.A.P.

Tornando alle stazioni e alle fermate dislocate lungo la Ferrovia Pracchia-San Marcello – Mammiano, tutti questi edifici sono caratterizzati, dal punto di vista architettonico, dalla semplicità e dal rigore delle forme e dei materiali. Eccezion fatta, per alcune delle stazioni più grandi (San Marcello, Gavinana, Maresca), che presentano un’articolazione planimetrica più elaborata, una superficie più grande ed elementi architettonici di facciata più elaborati rispetto alle stazioni minori. Dalla semplicità e la severità di questi fabbricati, ne deriva uno stile composto, sobrio, armonico; lo specchio di quella società della metà del novecento, durante la quale questi sono stati realizzati.

Informazioni sullo stato della conservazione

L'immobile è stato oggetto di di recupero come da progetto dello Studio Tecnico Associato Pagnini Ingegneria & Architettura, terminato in data 18.05.2015 da risulta dal relativo  Certificato di Regolare esecuzione del 16.12.2015.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Gestione in house tramite proprio personale previo contatto con la Biblioteca Comunale, che organizzerà l’apertura del museo “a chiamata”, provvedendo ad accompagnare l’utenza presso l’ex stazione ed ha fornire le eventuali informazioni richieste.

A tale scopo si fornisce il numero telefonico da contattare:

0573 621290

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 150.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto generale prevede il restauro conservativo della stazione e del fabbricato isolato dei bagni, oltre alle sistemazioni esterne.

L’obiettivo è quello di ricreare una piccola stazione, il più possibile simile a com’era in passato, all’epoca della FAP, quindi gli interventi saranno mirati, a ristrutturare i fabbricati e risistemare gli spazi esterni, in modo conservativo, con l’aiuto delle fotografie d’epoca, cercando di stravolgere il meno possibile gli immobili e le aree circostanti.

A seguito degli interventi il fabbricato sarà destinato a piccolo museo della FAP.

Nel futuro si auspica la possibilità di ricreare una vera e propria piccola stazione, tramite la ricostruzione di alcuni brevi tratti di binari ferroviari e l’installazione di un’elettromotrice e dei carri merci monumentati, che potrebbero costituire un’attrattiva turistica e un ulteriore sviluppo del museo della FAP.

La permeabilità dei suoli sarà mantenuta pressochè inalterata, intorno ai fabbricati verrà creata un’area in terra battuta e un grande prato, la vasca verrà ripristinata e verrà ricostruita la fontana. In seguito potrà essere disposto arredo urbano a completamento delle opere e potrà essere allestita un’area attrezzata per pic-nic e manifestazioni.

Il progetto, prevede la sistemazione degli ambienti da un punto di vista igienico sanitario sistemando il fabbricato più piccolo, come unico servizio igienico accessibile anche da parte i disabili; non si dovranno effettuare nessuna modifica sostanziale alle strutture portanti verticali in muratura, alle fondazioni e al vespaio del piano terra; mentre dovranno essere ristrutturati e ricostruiti, laddove crollate le coperture lignee. Dal punto di vista impiantistico verrà realizzato l’impianto elettrico e un impianto termico di riscaldamento e raffreddamento, da definire in fase definito – esecutiva. 


NOTE Intervento archiviato