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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Lo stadio “Giovanni Berta” (poi “Comunale”, poi “Artemio Franchi”) fu progettato dall'ingegner Pier Luigi Nervi nel 1930 e realizzato in due lotti successivi, tra il dicembre 1930 e il dicembre 1932. Oltre ad essere una delle più innovative architetture nel panorama nazionale del tempo ed una delle più significative applicazioni del cemento armato nell'architettura pubblica, esso rappresenta il primo e il principale episodio di una serie di attrezzature sportive a servizio del quartiere e della città che sorgeranno nelle immediate vicinanze e che andranno a costituire il polo sportivo fiorentino del Campo di Marte.

Lo stadio di Firenze costituisce un’opera notevole nel percorso di Nervi, con un ruolo di architettura capostipite per le successive sperimentazioni progettuali e di manifesto per l’affermazione di un metodo progettuale che Nervi continuerà a perseguire, nella costante ricerca di nuove forme connesse con nuove soluzioni strutturali. Lo stadio “G. Berta” testimonia un’incessante ricerca sul rapporto tra programma funzionale, applicazione del calcolo strutturale e invenzione della forma architettonica. La sintesi tra questi tre fattori ha prodotto un’architettura che, per le sue notevoli innovazioni tecniche e per le significative soluzioni estetiche, ha contribuito al rinnovamento della cultura del progetto, avvenuto dagli anni Venti del Novecento in Italia e nel mondo.

Nello stadio fiorentino Nervi traduce la sua eccezionale fiducia nelle "magnifiche qualità plastiche del cemento armato" realizzando strutture fino allora assolutamente inedite, che all'arditezza delle soluzioni costruttive e formali coniugano una eccezionale economicità di realizzazione, dovuta essenzialmente alla modularità del progetto e alla estrema razionalità organizzativa del cantiere. La tribuna d'onore è caratterizzata dall'intima connessione tra la struttura portante delle gradinate e i mensoloni di sostegno della pensilina di copertura, realizzata senza l'ingombro di pilastri intermedi; la struttura delle scale esterne si basa sull'intersezione di due travi elicoidali su una delle quali poggia a sbalzo la rampa delle scale larga 3 m incastrate alle estremità alle strutture delle gradinate stesse, che a loro volta sono concepite secondo criteri di massima convenienza.

Informazioni sullo stato della conservazione

Lo stato di conservazione dello Stadio A. Franchi è fortemente influenzato dall’età dell’immobile, dal materiale utilizzato (cemento armato) e dall’esposizione agli agenti atmosferici.

In particolare il calcestruzzo delle gradinate e delle strutture di sostegno (pilastri e travi) è sottoposto, nel tempo, ad un processo di degrado superficiale e di carbonatazione. Analogamente i ferri di armatura sono soggetti a fenomeni di corrosione, dovuti alle infiltrazioni di acqua meteorica a causa del degrado dell’impermeabilizzazione dell’estradosso delle gradinate e dell’intenso uso.

In occasione dei mondiali di calcio 1990 lo stadio è stato oggetto di un intervento di riordinamento, di ampliamento e di restauro delle strutture, con costi assai rilevanti.

Negli anni successivi, con gradualità, si è provveduto ad effettuare il risanamento dell’impermeabilizzazione dell’estradosso delle gradinate maggiormente degradate e dei giunti di dilatazione e la successiva manutenzione e coloritura del calcestruzzo dell’intradosso delle travi e dei pilastri.

Negli ultimi anni l’A.C. ha attivato un accordo di ricerca con il DICEA dell’Università di Firenze per la verifica di vulnerabilità sismica dello Stadio, attraverso un percorso di progressivo approfondimento del livello di conoscenza e di modellazione e verifica dei 24 blocchi strutturali indipendenti che costituiscono l’impianto.

Da un punto di vista statico, le verifiche ai soli carichi verticali (carico massimo degli spettatori in ogni settore) sono risultate positive per le azioni taglianti e solo in alcuni casi non soddisfatte per problematiche di pressoflessione. Sono in corso gli interventi di adeguamento.

Da un punto di vista sismico, per ciascun blocco strutturale, l’Università ha eseguito un calcolo al fine di individuare la capacità in termini di accelerazione al suolo (PGA); tale valore è stato confrontato con l’accelerazione prevista normativamente calcolando così l’indice di vulnerabilità. La struttura presenta alcune criticità nei confronti dell’azione sismica di progetto secondo NTC2018. Tali criticità erano ampiamente prevedibili preliminarmente trattandosi di una struttura in cemento armato realizzata negli anni Trenta, quando non erano contemplate analisi di tipo sismico. Il Comune di Firenze sta programmando i necessari interventi di miglioramento sismico in funzione dell’indice di vulnerabilità dei singoli blocchi strutturali.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Lo Stadio Artemio Franchi è attualmente gestito dalla società di calcio della città, ACF Fiorentina ed aperto in occasione delle manifestazioni calcistiche ed altri eventi che vi si svolgono.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 11.119.227,13 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L’A.C. intende proporre un intervento di conservazione integrata urbana dell’area di Campo di Marte, comprensiva della riqualificazione del restauro e risanamento conservativo dello Stadio Artemio Franchi, coniugando il restauro del monumento con l’adeguamento agli standard internazionali di sicurezza, salute e incolumità pubbliche.

L’ACF Fiorentina con una nota del novembre 2020 ha richiesto al Ministero di individuare i soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione, anche in forme e dimensioni diverse da quella originaria, e di indicarne modalità e forme di conservazione, anche distaccata, dall’impianto sportivo.

Il Ministero ha risposto con il provvedimento ai sensi del comma 1bis dell’art. 62 del DL 50/2017, fissando in maniera chiara i limiti entro i quali la progettazione potrà muoversi. Individuando gli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione ed indicando le modalità e le forme di conservazione ritenuti compatibili con l'esigenza di preservare il valore testimoniale dei suddetti elementi unitamente all'esigenza di garantire la funzionalità dell'impianto medesimo ai fini della sicurezza, della salute e della incolumità pubbliche, nonché dell'adeguamento agli standard internazionali.

L’A.C., in qualità di proprietaria del bene, ha deciso, con Deliberazione della Giunta Municipale n. 37 del 16.02.2021, di promuovere un concorso internazionale di progettazione per comparare più soluzioni e scegliere quella in grado di conciliare e sintetizzare al meglio i due importanti obiettivi.

Il recupero dello stadio diventa importante occasione per riqualificare la parte del Campo di Marte ad esso connessa ripensando il sistema degli impianti sportivi anche alla luce delle dismissioni che seguono la realizzazione del nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli.

L'A.C. ha iniziato il restauro dello stadio con propri fondi, impegnando 1.375.000,00 euro ed è risultata aggiudicataria di 95.000.000,00 euro nel Piano di Investimenti strategici su siti del patrimonio culturale, nell'ambito del PNRR, e di ulteriori 55.000.000,00 euro nei Piani Integrati M5C2-Investimento22,sempre nell'ambito del PNRR.

Il restauro e risanamento conservativo dello stadio Artemio Franchi prevede un investimento di 162.494.227,13 euro, già reperiti dall'A.C. nella quantità di 151.375.000,00 euro.

Pertanto si ricercano donazioni Art Bonus per un importo di 11.119.227,12 euro 


NOTE Intervento archiviato