Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
A Firenze Il primo ponte fu costruito intorno alla metà del I secolo a.C., pochi anni dopo la fondazione della città; ubicato un po’ più a monte dell’attuale Ponte Vecchio, in asse con il cardo massimo (via Roma – via Calimala), ed aveva struttura di legno su pile di pietra. Nel II secolo d.C. tale ponte fu sostituito, per rispondere alle esigenze del traffico pesante convogliato sul nuovo tracciato della via Cassia, con un altro in muratura, un po’ più a valle. Nel IX secolo si costruisce un nuovo ponte, in sostituzione di quello adrianeo, che durò fino al 1178, infatti crollò dopo una violenta piena. A questo punto il Comune deliberò di spostare verso occidente la via Por Santa Maria e la corrispondente testata settentrionale del ponte, il quale fu ricostruito perpendicolare al fiume, come l’attuale Ponte Vecchio. Il nuovo ponte aveva cinque arcate ed una larghezza pari a circa la metà dell’attuale. Già nel Duecento c’erano negozi sul ponte a Rubaconte e sul ponte Vecchio. Nel 1206 il Comune aveva creato l’Opus Pontis per la cura del ponte Vecchio e la riscossione degli affitti dei negozi. Nel 1294 si pavimenta di mattoni il ponte Vecchio.Quest’ultimo, fu ricostruito nel 1345, da Taddeo Gaddi, secondo il Vasari1, nella stessa posizione, ma molto più largo e robusto con la struttura a tre arcate che si è sostanzialmente mantenuta fino ad oggi. Nel Cinquecento i granduchi medicei, perseguono il potenziamento della parte centrale della città; spostando i margini urbani di via Larga, dove nel 1444 era stato eretto il palazzo della famiglia, nel palazzo già della Signoria, e poi in palazzo Pitti, concepirono la loro dimora come un sistema funzionale spaziale organizzato dialetticamente in due poli sulle due rive dell’Arno collegati grazie agli Uffizi e al corridoio vasariano sopra il ponte che è all’origine della città. Sul piano spaziale-formale gli interventi del Vasari e dei suoi collaboratori, la sequenza dinamica dei percorsi in profondità degli Uffizi, nati per riunire le tredici magistrature, l’affacciamento degli stessi sul fiume e sulle colline, il percorso parallelo al fiume e poi l’attraversamento sopra il Ponte Vecchio, la sosta all’interno di S. Felicita, l’aggiramento della torre dei Malefici, il percorso lungo il fianco di Boboli, l’innesto nel Palazzo Pitti e attraverso di esso la successiva sequenza del giardino di Boboli, costituiscono un tema urbano continuo eccezionale, ricchissimo di qualificazioni variate e senza precedenti, unico.
Informazioni sullo stato della conservazione
Ponte Vecchio è costituito da tre arcate circolari ribassate in muratura di pietra forte di varie dimensioni, con luci rispettivamente pari a 26.25 m, 28.85 m e 26.35 m (da sinistra verso destra idraulica) e larghezza dell’impalcato pari a circa 18.60 m. Le pile in alveo hanno sezione rettangolare piena, di dimensioni pari a 6.30x18.60, munite di rostri triangolari alle estremità. Le spalle, addossate ai lungarni, presentano ringrossi costituiti da blocchi di conglomerato in ciottoli e malta di calce (di profondità pari a 3.85 m e 3.00 m rispettivamente in riva destra e sinistra) con paramento in pietra lavorata. All’inizio del 1700 l’aspetto del ponte era ormai prossimo a quello attuale. Di rilievo è l’anno 1754 nel quale vennero realizzate le tubazioni del Condotto Reale. Questa rete di distribuzione attraversava il Fiume proprio su Ponte Vecchio e in quella occasione venne scavata una trincea (o forse due) per la giacitura della tubazione o delle tubazioni. Venne dunque effettuata una sorta di taglio longitudinale al ponte, nella parte centrale, scavando direttamente nelle arcate portanti in prossimità delle chiavi d’arco.
Per rendere il lavoro di documentazione più pratico e di immediata lettura, si elencano gli elementi di degrado, che vengono riportate nelle Tavole Grafiche, mediante mappatura definita seguendo i dettami del documento Normal UNI 11182 del 2006.
Alterazioni cromatiche;
colature;
colonizzazione biologica, biodeteriogeni (alghe e licheni);
presenza di vegetazione (piante superiori);
depositi superfeciali incoerenti e coerenti;
disgregazione;
rigonfiamenti, scagliatura;
esfoliazione della materia e degli strati di finitura;
fratture e fessurazioni;
mancanze.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il Ponte Vecchio è ubicato in centro storico, ed attraversa l’Arno nella direttrice via Por Santa Maria, via Guicciardini. Il bene è fruibile senza limitazioni d'orario