Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Palazzo Cocchi Serristori, situato in Piazza Santa Croce sul fronte opposto alla Basilica, nacque su preesistenti case trecentesche di proprietà della famiglia Peruzzi.
Nella seconda metà del Quattrocento fu acquistato dalla famiglia Cocchi e successivamente divenne di proprietà dei Pucci, dei Serristori, dei Caselli e infine degli Agostini Venerosi della Seta.
Nel 1893 il Comune di Firenze prese in affitto l’immobile per destinarlo alla scuola elementare “Niccolò Tommaseo , poi nel 1913 lo acquistò. Dal 1986 è sede del Consiglio di Quartiere 1.
Il palazzo compare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale ed è tutelato dal vincolo architettonico dal 1913.
Nel 1778 il palazzo fu oggetto di una radicale ristrutturazione voluta da Maria Maddalena Cocchi che decise “di ristrutturare radicalmente l’interno del palazzo, incentrando la distribuzione dei vani intorno allo scalone monumentale.” L’incarico è affidato all’Ingegner Gaetano Bercigli. Lo scalone, costruito negli anni 1792 – 1794, “ricevette dopo il 1794 (attorno al 1796, ma forse anche più tardi, ai primi dell’Ottocento), un’ampia decorazione pittorica ad affresco culminate nella (…) falsa volta a padiglione di copertura dell’ambiente (un’ossatura in centine lignee sorreggente un incannucciato intonacato) dove rifulge nella luce solare la figura di Apollo tra le Muse.” (Trotta)
Informazioni sullo stato della conservazione
I dipinti, in particolare quelli posti a soffitto del piano terreno e sulla parete del piano primo, versano in un preoccupante stato di degrado. Le superfici appaiono coperte da strati di depositi di fumi e polveri, presentano localmente cretti e piccoli distacchi e in alcuni punti risultano macchiate e disomogenee.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Lu-Sa 10:30-19:30; Do 15:30-19:30.