Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Le pavimentazioni a disegno geometrico oggetto della proposta di restauro fanno parte di un complesso struttivo rilevante ai fini della comprensione della topografia antica di Intermania (o Interamna) Pratetut(t)iorum, Città di Teramo, e rappresentano, raccontano, livelli culturali davvero straordinari per una Comunità di Provincia, quella Pretuzia, conquistata dai Romani agli inizi del III sec. a. C. L’abitato continuerà a vivere fino a quando, probabilmente appena dopo la Guerra Sociale, sarà strutturata la Città secondo le regole ippodamee e diverrà Municipio di Roma. E’ proprio in questo momento, tra II e I a. C., che vanno inquadrate cronologicamente le tre pavimentazioni realizzate con battuto di cocciopesto (opus signinum) con raffinati disegni geometrici di cultura, gusto e moda di quella propaganda tardo repubblicana, diffusa in ogni angolo delle Province conquistate. I motivi decorativi dei signini, realizzati dallo stesso pictor musivarius, sono disegnati con linee e cerchi ottenuti con l’inserzione di tessere bianche di calcare, ad imitazione dei tappeti di tradizione orientale, riproposti in ambiti classico-ellenistici. Il motivo geometrico di base è quello delle losanghe racchiuse in un’ampia cornice a meandro continuo. Due pavimenti, tra i tre proposti, sono valorizzati dal motivo centrale a losanga inscritto in un grande cerchio a tutto campo, a doppia bordatura, racchiuso da una cornice con meandro di svastiche correnti, alternate e modulate da quadrati di raccordo. La sostanziale differenza tra i due disegni e rappresentata dal motivo decorativo angolare che riequilibra, connota e impreziosisce l’intera composizione geometrica e l’ambiente: quattro caducei contrapposti nel pavimento di dimensioni più grandi, quattro delfini nell’altro. Esempi simili di confronto li troviamo a Roma, Ostia, Pompei, Anzio, Siracusa, Solunto, S. Maria Capua Vetere, Los Ruices di Requena in Spagna, Cartagine.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il sito è localizzato nel sagrato del Santuario di Madonna delle Grazie, nel centro storico di Teramo. L’area fu indagata e scavata nei primi anni novanta del secolo scorso e nel 2000 fu inaugurato il piccolo parco archeologico della domus di Largo Madonna delle Grazie. L’area archeologica è recintata e resa fruibile al pubblico mediante percorsi attrezzati e passerelle-ponte che permettono di visitare da vicino tutti gli ambienti riportati alla luce. Gli ambienti pavimentati e decorati sono protetti con un’alta copertura in acciaio dai prospetti liberi, con finalità di ridurne l’impatto volumetrico e non pregiudicare scorci prospettici sul Santuario e verso la Città. La manutenzione ordinaria del sito è condotta dal Comune di Teramo con la supervisione della SABAP-ABR.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Aperture su appuntamento; straordinarie nei mesi estivi, con orari pubblicati periodicamente dal Polo Museale di Teramo.