Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Casa Desanti Bossi è un capolavoro dell’architettura neoclassica realizzato a Novara negli anni 1857-61 da Alessandro Antonelli. L'edificio venne commissionato nel 1857 ad Alessandro Antonelli da Luigi Desanti, nobiluomo corso, che aveva acquistato a Novara il fabbricato settecentesco appartenente alla marchesa Amalia Coconito di Montiglio, situato nell'antica contrada di Sant'Agata. Alessandro Antonelli dallo stesso anno iniziò i lavori di modifica e di ampliamento dell'edificio, completando la facciata nel 1859.
L’orientamento planimetrico della Casa non allineato con il viale alberato su cui si affaccia, ma ruotato per migliorare il soleggiamento della facciata Ovest, è la testimonianza di una sensibilità progettuale già improntata ad armonizzarsi con le condizioni ambientali e quindi in qualche modo già incline ad una eco-sostenibilità ante litteram.
Il fabbricato, con una superficie complessiva di 6.500 mq e circa 200 stanze, è un esempio straordinario di tecnica costruttiva grazie alla struttura basata su fulcri portanti che sostengono soffitti a volta molto ribassati. In tal modo viene anticipata con l’antica tecnica della muratura una versatilità costruttiva che nei paesi più industrializzati d’Europa si cominciava a realizzare in quegli anni solo con il ferro e il cemento armato. Con raffinate soluzioni estetiche gli spazi della Casa presentano un ricco apparato decorativo, oggi segnato dal tempo e reso unico da straordinari effetti delabrè.
La casa è stata abitata dai suoi proprietari, prima i Desanti e poi i Bossi, per due generazioni, con molti inquilini alcuni dei quali di rilevante notorietà e importanza culturale. Si può ricordare l’artista della luce Antonio Calderara e l’aeropittrice futurista ‘Barbara’ (Olga Biglieri), oppure progettisti di fama e professionisti affermati quali l’architetto Luigi Vietti e l’ingegner Arialdo Daverio, ma anche giornalisti, poeti e scrittori importanti come Ignazio Scurto e Sebastiano Vassalli, solo per ricordare i più noti.
Alla morte di Ettore Bossi (1951), erede ultimo della casata, l’opera architettonica viene ereditata dall’Istituto Civico Dominioni, rimanendo comunque residenza.
Nel 1980 la preposta Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici del Piemonte provvede a sottoporre al vincolo monumentale e storico-artistico l’antonelliana struttura.
Dieci anni dopo la proprietà dell’edificio passa definitivamente al Comune di Novara.
Casa Bossi costituisce a livello nazionale una delle più interessanti e originali operazioni di rigenerazione da parte di un gruppo di cittadini attivi: il COMITATO D’AMORE PER CASA BOSSI.
La specificità di Casa Bossi, il suo essere “monumento assoluto”, il fatto di rappresentare il modello perfetto dello stile (il neoclassicismo) e dell’epoca (l'”ottocento”) che più di ogni altro hanno forgiato il carattere di Novara, sono stati tra gli elementi che nel 2010 hanno favorito la mobilitazione civica del Comitato d’Amore per Casa Bossi.
Informazioni sullo stato della conservazione
La struttura dell'edificio dal punto di vista statico e di agibilità è stabile e sicura, come dichiarato dal responsabile della sicurezza individuato dal Comune di Novara.
La Casa è al momento sprovvista di riscaldamento e gli interventi necessari riguardano principalmente serramenti, intonaci, in parte i pavimenti e la predisposizione dell'impianto di riscaldamento appunto, per assicurarne la conservazione e favorirne la fruibilità anche durante il periodo invernale.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Dal 2010 il Comitato d'Amore per Casa Bossi si occupa di tutelare e far rivivere l'edificio, sensibilizzando la popolazione e proponendo iniziative culturali, formative e artistiche, in collaborazione con le altre realtà attive sul terriorio. La fruizione e l'apertura sono garantite in occasione di eventi e mostre e durante le visite guidate, che i volontari del Comitato si impegnano a realizzare in modo continuativo, di norma il sabato mattina a settimane alterne. Per informazioni si può consultare il sito www.casabossinovara.com
Su richiesta è possibile comunque organizzare visite guidate, scrivendo a info@casabossinovara.com o a casabossinovara@gmail.com