Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Un vero e proprio teatro a Norcia nasce solo nella seconda metà del XVIII secolo per volontà dell’allora Prefetto della Montagna Angelo de’ Principi Altieri che, senza utilizzare denaro pubblico, spinse i possidenti di città e campagna ad impegnarsi economicamente per la realizzazione della struttura “per comune decoro nonché per onesto divertimento” del popolo. Il teatro, ancora di dimensioni contenute, venne costruito all’interno del Palazzo Comunale al primo piano, attiguo alla sala dei Quaranta e sopra la grasceria. Cento anni dopo, durante l’amministrazione del marchese Benedetto Cipriani, e a seguito dei disastrosi eventi sismici del 22 agosto 1859, il teatro venne ricostruito ex novo.L’architetto perugino Domenico Mollajoli fu incaricato della realizzazione del teatro, costruito non solo con fondi comunali ma anche grazie a cinquanta azionisti privati, tanto quanti erano i palchi. L’inaugurazione ufficiale del nuovo corpo di fabbrica, che ampliava la precedente struttura aggettando sulla piazza, avvenne il 28 agosto 1876 con “Un ballo in maschera” di G. Verdi: il sipario, dipinto dal veneziano Zasso, rappresentava il generale romano Quinti Sertorio da Norcia impegnato in una cruenta battaglia. Il teatro si componeva di una sala a ferro di cavallo sulla quale si affacciavano tre ordini di palchi e una loggia.Nel 1952 un violento incendio distrusse il teatro ottocentesco lasciandone intatta solo la facciata. Nel 1975 iniziò la ricostruzione ad opera dell’architetto Poggiolini, mantenne la facciata ottocentesca del Mollajoli ma optando, nell’interno, per spazi moderni e funzionali, con platea, galleria e ampio palcoscenico con una capienza di circa cinquecento posti. I lavori terminarono nel 1996.L’edificio originale, realizzato intorno metà dell’ottocento, presentava una struttura in muratura in pietrame e malta di scarsa qualità, una forma rettangolare ed un’altezza di circa 10 m da terra. L’originale copertura in capriate in legno è stata oggetto di intervento intorno agli anni ’60 ed è stata sostituita con una struttura in cemento armato ad archi con catene in acciaio ed un cordolo perimetrale di considerevoli dimensioni (50 x 100 cm) corrente sulla testa delle murature. Come emerge dalle relazioni tecniche del 1981 redatte dall’arch. Poggiolini, intervento realizzato ha avuto una buona efficacia alla luce dei danni subiti dall’edificio all’indomani dei terremoti degli anni ’60 e ’70 ed infine del 1979. All’interno, l’ambiente principale è stato articolato in piano interrato, piano terra (platea), galleria e sala di proiezione. La zona est inoltre presenta una porzione suddivisa su tre livelli contente i diversi camerini.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il Teatro Civico è stato danneggiato dalla crisi sismica che ha colpito il centro Italia tra agosto 2016 e gennaio 2017
riportando però un livello di danno basso: dalla scheda AeDES è classificato B (edificio temporaneamente inagibile ed agibile con provvedimenti). Il principale danno iscontrato è stato un parziale crollo della vela in muratura esterna su lato Via Novelli temporaneamente stabilizzato da un intervento del corpo dei Vigili del Fuoco
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Ad oggi il teatro è chiuso al pubblico a causa dei danni subiti durante il sisma 2016.