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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il Palazzo comunale è un edificio medievale con portico trecentesco, più volte restaurato. L’odierno aspetto del palazzo comunale è il risultato di numerosi interventi culminati nel rifacimento portato a termine nel 1876. Al Perugino Domenico Mollaioli si deve l'attuale aspetto del prospetto superiore, e cioè i quattro grandi finestroni a sesto tondo, affiancati da colonne e intercalati da lesene in pietra bianca e rosa, il cornicione, l’attico e la scalinata che immette nel portale della torre settecentesca (1713) e i due leoni in marmo (datato 1866). Sull’architrave dell’elegante portale, ai piedi della torre, si legge: “Civium unitas rem publicam facit”. Nel 1703 gran parte del palazzo venne gravemente distrutto da un disastroso sisma e furono apportate delle significative trasformazioni.Sala Sertoriana: detta anche Sala dei Quaranta conservatori della pace, un consesso istituito nel 1532 dal cardinal Ippolito de’ Medici. Un tempo sulle pareti erano presenti finti arazzi del XVIII secolo.Arazzi: finti arazzi del XVIII secolo raffiguranti allegoricamente, secondo la moda del tempo, le Quattro parti del mondo.Furono distaccati dopo il sisma del 1979. Uno solo, quello raffigurante l’Europa, è stato restaurato e ripristinato nella Sala Sertoriana. Sala del Consiglio Maggiore: occupa l’intera fronte del palazzo e ospitava l’assemblea in cui si dibattevano le questioni di interesse pubblico e si votavano le delibere (dette ‘riformanze’). Le pareti di quest’aula, collegata con porte settecentesche alle altre stanze interne, furono interamente dipinte con le figure e gli episodi della storia patria. Rimangono solo i sei stalli lignei cinquecenteschi del priore e dei consoli, organo di governo rinnovato ogni due mesi. Rimane anche la ‘bigoncia’ dove i consiglieri salivano a turno per esporre le proprie opinioni in merito alle proposte contenute all’ordine del giorno. Vi si conserva ancora un orologio collegato a quello della torre (1705), tre stemmi quattrocenteschi del comune con altre memorie lapidee del ‘700, due alari in bronzo del XVI secolo con satiri. Cappella dei Priori o di San Benedetto: Con la sua struttura Settecentesca la piccola Cappella dei Priori è attigua alla Sala Sertoriana, al primo piano del palazzo, dominata dal cupolino ellissoidale, sorretto dai quattro pilastri agli angoli della sala, sormontati dalle vele degli archi. La parete principale è occupata dall’altare in stucco, dalla cui sommità sporgono due statue di angeli anch’essi in stucco.  Tabella delle merci: Generi merceologici e tariffe sono elencati in una rara tabella del secolo XVII dipinta all’interno del palazzo comunale che sotto il portico, ospitò anche la gabella di piazza.

Informazioni sullo stato della conservazione

IL PALAZZO COMUNALE E LA TORRE CIVICA SONO INAGIBILI A SEGUITO DEL SISMA "CENTRO ITALIA" DEL 24 AGOSTO 2016 E SUCCESSIVI EVENTI, IN QUESTA FASE SI RENDONO NECESSARI DEGLI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA URGENTI, PROPEDEUTICI AI LAVORI DI RESTAURO E DI ADEGUAMENTIO SISMICO, PER SCONGIURARE IL PERICOLO DI CROLLO.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

IL PALAZZO COMUNALE E LA TORRE CIVICA SONO INAGIBILI A SEGUITO DEL SISMA "CENTRO ITALIA" DEL 24 AGOSTO 2016 E SUCCESSIVI EVENTI, PERTANTO NON SONO FRUIBILI.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 1.068.630,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento principale si suddivide in due parti, strettamente correlate tra loro (consolidamento strutturale e restauro). gli interventi previsti si possono riassumere come segue: Consolidamento della muratura basamentale della Torre Civica attraverso una duplice tecnica di iniezioni localizzate di miscela di malta a base di calce idraulica e inserimento di diatoni artificiali.

Il consolidamento della fascia intermedia del Torre compresa tra i due marcapiani che contengono l'orologio esterno sarà eseguita attraverso una operazione di cuci e scuci dei cantonali, recuperando i conci dei paramenti. Tale operazione dovrà essere preceduta dallo smontaggio della volta del piano di calpestio della cella campanaria (già puntellata - Fase A]. Le porzioni di muratura comprese tra i diversi cantonali saranno oggetto di un intervento di iniezioni diffuse di miscela di malta a base di calce idraulica. Realizzazione del nuovo orizzontamento caratterizzato da un solaio ligneo in legno lamellare il nuovo solaio permetterà di eliminare le spinte fuori piano, già da un punto di vista statico, ma allo stesso tempo di garantire un'adeguata rigidezza di piano collegando in maniera efficace le murature perimetrali.

La ricostruzione della cella campanaria sarà preceduto dal posizionamento di un telaio 3D in acciaio che avrà la duplice funzione di limitare gli spostamenti dei maschi della cella campanaria e di fornire un nuovo sistema di sostegno delle campane originarie che verranno restaurate. La ricostruzione dei piedritti sarà eseguita andando a riutilizzare i conci smontati e catalogati durante la Fase A. L'apparecchiatura della muratura sarà eseguita realizzando una stilatura armata dei giunti in modo conferire a livello di ogni singolo piedritto un adeguato effetto di confinamento.

La volta della cella campanaria sarà realizzata tramite una muratura in mattoni e malta di calce ed estradossalmente saranno realizzati frenelli e un placcaggio tramite tessuto FRP . La copertura sarà posizionata direttamente sulla volta. L'intervento di restauro è intrinsecamente interconnesso con l'intervento di consolidamento strutturale. Pulitura generale dei paramenti esterni lapidei, restauro orologio esterno, restauro scalone d'ingresso.

 Le campane, recuperate, dopo l'evento sismico durante le prime operazioni di messa in sicurezza, sono attualmente costudite presso il Deposito Beni Culturali di Santo Chiodo a Spoleto. Le operazioni, pertanto, previste si possono riassumere:

1) restauro delle campane (da effettuarsi direttamente presso il Deposito di Santo Chiodo) tramite personale specializzato in campane (controllo della sonorità);

2) trasporto dal Deposito di Santo Chiodo all'area di cantiere della Torre Civica;

3) Ricollocazione delle campane.

 


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Procedure di Gara

IMPORTO 235.904,47 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

 

L'intervento  è volto  alla messa  in sicurezza  della  Torre  Civica  attraverso  il puntellamento  interno,  a  partire  dal  piano  strada  fino  alla  volta  che  rappresenta  il  piano  di  calpestio  della  cella campanaria.  Tale intervento  sarà eseguito  anche nei locali adiacenti  del Palazzo Comunale,  adiacenti  alla Torre, in modo da rinforzare gli impalcati che dovranno sorreggere parte del ponteggio di servizio esterno. Il puntellamento sarà realizzato  tramite  un  sistema  tubo-giunto  in  acciaio  creando  in  corrispondenza  di  ogni impalcato una centina realizzata con tavoloni lignei di spessore variabile tra 20 e 40 mm.  Successivamente   alla  realizzazione  del  puntellamento  interno,  si  procederà  alla realizzazione del ponteggio esterno fino alla sommità della Torre con un sistema di elementi a tubo-giunto in acciaio  e la creazione  di un sistema  di copertura  provvisoria  tramite  teli in pvc  termosaldati  di collegamento tra la copertura esistente (non smontata) e il primo impalcato disponibile del ponteggio di servizio esterno. L'intervento prevedrà, infatti, lo smontaggio di una porzione di copertura del Palazzo Comunale, in modo da creare il varco per il ponteggio rispetto due lati.

L'ultima fase sarà relativa allo smontaggio controllato della cella campanaria. Tale operazione dovrà essere proceduta da una scrupolosa identificazione, catalogazione e allocazione di tutti i conci lapidei squadrati dei paramenti esterni, al fine di facilitare il loro utilizzo della fase successiva di ricostruzione . I conci dovranno essere successivamente  puliti e allocati nelle vicinanze del Palazzo in modo da facilitare la fase del loro successivo rimpiego.