I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il progetto interessa il palazzo comunale di Baceno, edificio risalente alla seconda metà del XIX secolo; L'immobile si presenta come un grande edificio isolato, di pianta rettangolare, sviluppato su tre piani fuori terra più uno seminterrato; alcuni corpi sul lato est e in corrispondenza dello spigolo sud-est sono stati aggiunti attorno alla seconda metà del Novecento. La copertura è in caratteristiche lastre di beola su orditura lignea, presenta forma a padiglione e risulta caratterizzato dalla disposizione simmetrica di alti ed estesi gruppi di comignoli scalari. L'aspetto e la struttura fortemente simmetrica dell'edificio, l'epoca di costruzione, si colloca al biennio 1858-59, su progetto dell'ingegnere vercellese del Genio Civile Giuseppe Callerio il quale aveva pure lavorato alla costruzione della strada carrozzabile di Valle Antigorio.

Esterni - I prospetti, elementi metallici compresi, hanno subito nel corso del tempo una successione di ritinteggiature. Attualmente i prospetti presentano una coloritura marrone ottenuta con la stesura di una finitura al quarzo polimerica di finitura 'rustica'; in tinta bianco panna sono trattate le fasce marcapiano e le incorniciature delle finestre, mentre inferriate, ringhiere e persiane sono un color panna accentuato.

In fase originaria i prospetti erano colore giallo ocra,  impreziosita da alcuni filetti di colore marrone, probabilmente una sorta di zoccolatura e di bugnatura, - in una successiva fase, una coloritura azzurra;- l'ultima fase corrisponde alla tinteggiatura attuale. Per quanto riguarda le fasce marcapiano si rilevano: - uno strato originario bianco; un successivo strato di colore ocra tenue analogo a quello della seconda fase delle pareti; una terza fase ha visto la stesura di nuovo di un colore bianco caldo; l'ultima fase corrispondente alla tinteggiatura attuale, una vernice pellicolante di colore nocciola. Relativamente alle persiane si individuano: - un originario colore verde-azzurro; una successiva stesura di colore grigio (le persiane della finestra all'estremo est del prospetto nord, pianterreno); una vernice di colore panna accentuato che è quella attualmente visibile.

Copertura - La struttura dell'orditura primaria della copertura presenta una particolare soluzione, che si discosta dal più frequente impiego, nell'architettura ossolana, della tipologia non spingente a capriata, qui impraticabile a causa delle notevoli dimensioni del fabbricato. Si tratta di una soluzione particolarmente articolata e complessa, che vede interagire anche la struttura muraria, tanto quella perimetrale quanto quella dei setti interni.

INTERVENTI IN PROGETTO Eliminazione dell'umidità nei locali seminterrati; Recupero e valorizzazione dei prospetti dell'edificio; Sistemazione definitiva della copertura; Realizzazione di impianto elettrico e di illuminazione della sala al piano terreno; Adeguamento del secondo piano a funzioni culturali, museali e congressuali in un'ottica di apertura del bene al pubblico.

Informazioni sullo stato della conservazione

PROBLEMATICHE E DEGRADO

Umidità di risalita nei locali seminterrati: La fenomenologia di degrado non è particolarmente preoccupante. Prospetti: Le maggiori manifestazioni di degrado si rilevano in corrispondenza della porzione superiore alla zoccolatura del pianoterreno/rialzato soprattutto in corrispondenza del lato sud, di quello nord, ed in parte sul prospetto ovest. Un'area particolarmente interessata da degrado è quella localizzata a nord della larga finestra a sviluppo orizzontale posta al secondo piano;Le inferriate esse presentano tracce di esfoliazione e di ossidazione; Le ringhiere dei due balconi sono interessate pure da esfoliazione ed ossidazione;

La Copertura è la porzione del fabbricato che desta maggiore preoccupazione per il suo stato di conservazione e per le conseguenze che un suo cattivo funzionamento può provocare all'intero edificio, come si è già manifestato riguardo al prospetto est e recentemente in occasione dei lavori di risistemazione interna del secondo piano. Va sottolineato che possono esservi ulteriori punti in cui il fenomeno si è manifestato ma di cui non è stato possibile rilevare traccia: occorrerà verificare, attraverso un attento esame dall'esterno la loro presenza una volta montato il ponteggio.

Sala al piano terreno La sala al pianoterreno a sinistra dell'ingresso, utilizzata per piccole mostre e per riunioni di associazioni, si configura come spazio rettangolare coperto da volta a padiglione intersecata da quattro unghie poste in corrispondenza delle finestre e della porta di accesso più prossima alla facciata. Pareti e soffitto sono stati ripetutamente oggetto di numerose ritinteggiature, ed in particolare le murature esterne hanno visto la ripresa di intonaci con malte cementizie non adatte. Attualmente la sala possiede impianto elettrico e di illuminazione in canalina esterna e costituito da quattro apparecchi asimmetrici a proiezione indiretta (verso l'alto) con sorgente alogena, posti al centro di ciascuna delle pareti ed alla quota di imposta della volta.

Secondo piano L'intero secondo piano, un tempo destinato a locali scolastici ed abitazione del maestro (di qui la presenza di un bel camino in una saletta posteriore), ora adibito a deposito tranne la grande sala centrale affacciata sul prospetto principale, saltuariamente adibita a sala consiliare, si presenta in buone condizioni per effetto di ripetute manutenzioni. Tutti gli ambienti conservano gli originari serramenti in legno di disegno ottocentesco, pavimento a listoni di legno e controsoffittatura a pannelli quadrati in materiale plastico su telaio metallico. I serramenti sono tutti in buone condizioni; risultano mancanti l'impianto di riscaldamento (sopravvivono solo due radiatori in ghisa di disegno classico ed un ventilconvettore dismesso) e quello di illuminazione, anche se è presente un impianto elettrico pressoché a livello terreno con prese di alimentazione a norma

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

L'edificio è aperto:

da Lunedì a Giovedì - 8:30 - 18:00

da Venerdì a Sabato - 8:30 - 12:00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 337.765,00 €

 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Il presente progetto interessa il palazzo comunale di Baceno, edificio risalente alla seconda metà del XIX secolo, e riguarda:

 

  1. Interventi di manutenzione straordinaria di carattere conservativo alla copertura;
  2. Interventi di risanamento e ritinteggiatura dei quattro prospetti, degli elementi metallici (ringhiere ed inferriate) e di pulitura degli elementi lapidei;
  3. Interventi di risanamento dall'umidità dei locali sotterranei adibiti a deposito dell'archivio corrente.
  4. Realizzazione di impianto elettrico e di illuminazione di sala al piano terreno adibita a sala mostre ed oggetto di un intervento di recupero e restauro dell'apparato decorativo originario. Tale sala è affiancanta dall'atrio d'ingresso, caratterizzato da una decorazione di gusto neogotico di grande interesse ed esempio unico in valle Antigorio.
  5. Adeguamento degli ambienti al secondo piano per la realizzazione di DOCUMENTABILE, centro documentale, bibliografico ed etnografico delle valli Antigorio e del Devero, consistente in realizzazione di impianto di riscaldamento e di illuminazione, di rilevamento fumi e di servizio igienico per disabili allo stesso piano.