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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il monumento è costituito da un ex convento francescano ora residenza protetta con annesso edificio di culto.La chiesa, seicentesca, esempio assai precoce di tipologia planimetrica ad aula unica, conserva cinque altari ed un coro ligneo di squisita fattura. L'altar maggiore, in marmo e stucco, è opera di Gio Andrea Casella,81772) ed è arricchito da una statua marmorea e policroma dell'Immacolata, opera di Giuseppe de Ferrari.(post 1734). Ai lati del presbiterio, in due nicchie, sono collocate due statue in materia di S. Antonio da Padova e S.:Francesco. Nell'aula, rettangolare,sono state ricavate quattro cappelle, con altari riccamente decorati a stucco. Il primo (da sinistra a destra) della famiglia Cascione, è dedicato a San Michele , con pala d'altare del 1633. Di  fronte c'è la cappella della famiglia Amei, con ancona post 1633  rappesentante l'estasi di S.Antonio. L'altare della famiglia Marvaldi conserva una tela di San Pietro  d' Alcantara, del 1696. La cappella della famiglia Mela, infine, è dedicata all'adorazione della Croce, dipinto di scuola napoletana del 1696.

tra i dipinti infine si ricordano due tele raffiguranti rispettivamante la nascita e lo sposalizio della Vergione oltre a due quadri raffiguranti Santi  Francescani.

degno di nota infine un dipinto su legno collocato sul retro di una delle porte laterali e rappresentante Maria Feegine.

Informazioni sullo stato della conservazione

sia i quadri che gli stucchi  ncessitano di urgenti lavori di consolidamento e resturo che saranno condotti da restauratori  professionali sotto la direzione della Soprintendenza.

Il coro ligneo, invece, richiederà anche un approfondito trattamento di disindestazone.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

sempre fruibile a richiesta; aperta di norma tutti i sabati dalle 16 alle 18

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 8.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

il supporto è costituito da un tessuto ad armatura tela, probabilmente in fibra di lino e costituito da due pezze di cui è ben visibile la cucitura disposta verticalmente. La tela è vincolata ad un telaio ligneo si suppone ad angoli fissi e spigoli vivi. L’errato tensionamento del supporto al telaio, le variazioni termo-igrometriche e l’incuria a cui è andata soggetta l’opera nel tempo hanno causato il cedimento di numerosi punti di vincolo e la formazione di ondulazioni e

deformazioni del supporto. Il telaio ligneo potrebbe essere interessato dall’azione degli insetti xilofagi. Non si esclude la presenza di una tela da rifodero o di rinforzi tessili del supporto riconducibili a precedenti interventi conservativi.

Si notano lacerazioni e tagli della tela.

Pellicola pittorica: l’equilibrio estetico e la cromia originale sono alterate da sostanze incoerenti di varia natura. La superficie pittorica risulta offuscata da sporco e polveri stratificatesi nel tempo, dalla vernice scurita ed ossidata e da ritocchi pittorici alterati. L’esame della superficie ha evidenziato alcune lacune del colore e della preparazione. Gli spigoli vivi del telaio si sono ripercossi sulla pittura segnandola.

Cornice: alterata da sporco superficiale appare abrasa e lacunosa in alcune parti. Sicuramente interessata dall’azione degli insetti xilofagi.

’intervento di restauro L’intervento condotto secondo il principio del “minimo intervento” è volto al recupero dell’integrità materica, cromatica e formale del dipinto, all’interruzione dei processi degenerativi in atto, al ripristino o all’introduzione di tutte le condizioni necessarie per una migliore ed ottimale conservazione del manufatto. Saranno impiegati materiali idonei alla buona conservazione del manufatto, chimicamente inerti e compatibili, facilmente reversibili o tali da non pregiudicare eventuali e/o successivi trattamenti conservativi.