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Attività principali dell'istituzione

Nel 1971 nasce la Compagnia del Collettivo.
Nel 1977 viene inaugurata la sede del Teatro Due.
Nel 1980 viene sottoscritta la Convenzione con il Comune di Parma che affida agli artisti la gestione e l’amministrazione dell’edificio Teatro Due di proprietà pubblica (primo esempio in Italia di collaborazione tra Pubblico e Privato nel campo del teatro).
Nel 1983 avviene il riconoscimento dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo come Teatro Stabile di Produzione, “Teatro con finalità pubblica e responsabilità privata”.
Nel 1985 il Comune di Parma approva l’investimento per la ristrutturazione degli spazi del Teatro e nel 1986 affida al Teatro Stabile la realizzazione della Stagione di Prosa della Città.
Nel 2001 nasce - con riconoscimento dello Stato - la Fondazione Teatro Due.
Dal 2007 Fondazione Teatro Due è membro dell’ETC - European Theatrical Convention.
Dal 2015 Fondazione Teatro Due è Teatro di Rilevante Interesse Culturale.
Dal 2016 Fondazione Teatro Due è Ente di Formazione riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna.

Produzioni, coproduzioni italiane ed europee, residenze, formazione dell’attore e dello spettatore, ricerca e sperimentazione di nuove tecniche e nuovi stili, incontri, conferenze, seminari di studio, con registi, attori, scrittori, studiosi, scienziati ed intellettuali di diverse discipline, ma anche attenzione per il ricambio generazionale, sostegno alla drammaturgia italiana ed europea, valorizzazione del teatro classico, creazione di opere interdisciplinari, teatro musicale e danza: questi i nuclei centrali dell’intensa attività che fanno di Fondazione Teatro Due un punto di riferimento nel panorama nazionale ed internazionale.

L’Ensemble Stabile Attori Teatro Due costituisce l’unico gruppo di attori italiani che lavora continuativamente in un Teatro Stabile da molti anni. È composto da 12 elementi di base e si espande in relazione alle necessità artistiche. Le diverse generazioni presenti consentono di integrare saperi e tecniche e di accogliere anche solisti “outsider”. La lunga esperienza nella costruzione di un repertorio classico e contemporaneo (per l’Ensemble sono stati commissionati testi ad autori italiani e internazionali) con prove e recite nel periodo di attività avvicina attori e artisti che lavorino secondo questo stesso metodo. La produzione si incentra su differenti esperienze e creazioni che privilegiano il rapporto tra drammaturgia e lavoro d’attore. Ogni anno l’Ensemble è impegnato in circa 300 rappresentazioni nell’arco di 11 mesi di attività per una media di 20 spettacoli tra nuove produzioni e riprese, nei 9 spazi di rappresentazione del Complesso di Teatro Due e nell’Arena Shakespeare.

Realtà teatrale articolata e atipica nel panorama italiano per la sua collocazione geografica, ma anche per la forma giuridica e il suo percorso storico artistico, Fondazione Teatro Due è una struttura che si pone come momento di incontro produttivo tra differenti sistemi artistici, metodologici, di mercato e di pubblico.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 210.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Teatro Due si pone come terreno propizio a far nascere quello che manca in modo originale, a creare le condizioni perché il “nuovo teatro” nasca all’interno di una tradizione -quella italiana- che poggia su una straordinaria e visionaria “arte dell’attore”, troppo spesso oggi dimenticata pericolosamente, in nome di estetiche concettuali e pauperistiche e di una provvisorietà di condizione scambiata per autonomia e libertà di espressione. Saranno quasi un centinaio gli attori e le attrici che lavoreranno nelle produzioni del Teatro Due di Parma nell’arco del 2024, rendendo possibile un lavoro di repertorio caratterizzante di una stabilità di funzione pubblica che si pone, tra gli altri, l’obiettivo e la responsabilità felice di contribuire a formare cittadini e cittadine del futuro.

Al fine di costruire un’alternativa alle pericolose semplificazioni del presente, per il 2024 Fondazione Teatro Due ha immaginato una proposta artistica e culturale complessiva articolata in 12 mesi di attività nei suoi 10 spazi di rappresentazione, mantenendo fermo il proposito di sviluppare il dialogo con realtà artistiche nazionali ed internazionali rafforzando l’interlocuzione con i teatri europei afferenti alla rete ETC - European Theatre Convention e con realtà extra-continentali; seguendo la tradizionale scansione in “stagioni teatrali” (autunno, inverno, primavera, estate), nel 2024 verrà organizzata l’ottava stagione estiva in Arena Shakespeare. La sfida artistica sarà di ri-affermare il progetto di compresenza all’interno della stessa Casa di diverse discipline artistiche e formative che, con le loro autonomie, specificità, tradizioni dialoghino interagendo in Europa con istituzioni già da lungo tempo così strutturate.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 200.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Uno spazio teatrale ideale è sicuramente quello dove si ritrovano tutte le età della vita, quelli che vengono da tanto tempo e a cui piace vedere evolvere il mondo e quelli che scoprono per la prima volta la drammaturgia, gli attori, la creazione. La creazione è indispensabile, domanda all’arte di rinnovarsi ed è nella creazione che risiede un atto di resistenza a tutte le forme di normalizzazione culturale. La “creazione” in teatro è un processo che mette in forma il pensiero e le passioni dei contemporanei, perché il teatro non è una torre d’avorio, ha i piedi nella realtà e la testa in cielo, è una fabbrica dell’immaginario, una casa in cui ritrovarsi. Abitare un teatro significa attivare una controffensiva allo spirito serioso, alla pesantezza, alla disperazione, alla volgarità, accendere lo stupore e condividere un desiderio, è scegliere il senso e il colore della nostra epoca con rigore e i percorsi del sogno e della rappresentazione, della fantasia; provare ad essere una risposta elegante, di un’insolenza allegra in contrasto al buio del mondo attraverso i percorsi del reale, collettivamente. Siamo forse lontani oggi dalle istanze di Camus quando diceva che creare significa creare pericolosamente, ma non c’è dubbio che chi fa teatro abbia il diritto-dovere di suscitare la vertigine che manca nel quotidiano e la pericolosità stia, più che mai oggi, nell’esercizio continuo di uno spirito critico, che apra prospettive di sguardo sull’universalità dei temi complessi che ci riguardano. I teatri diventano “simbolo” di una comunità quando si mantengono luogo di scambi appassionati, di utopie, scuola della curiosità dove circola il vento fresco dell’intelligenza, dove la forma non sia “stile” ma studio, elaborazione, gioiosa anche quando sofferta, che sappia far vedere le relazioni tra le cose là dove non sono evidenti. Il paradosso del teatro sta nell’essere contemporaneamente fonte di quiete collettiva, ma anche di profondo turbamento, di operare simultaneamente come elemento di ordine e come elemento di sovversione nella società a cui appartiene.

Per attuare questo difficile “paradosso” Fondazione Teatro Due, nata oltre cinquant’anni fa da un gruppo di attori indipendenti, realizza un’intensa attività di produzione basandosi su testi di drammaturgia classica e contemporanea, anche di nuova committenza, per il sostegno degli autori italiani (nel 2023, il progetto artistico prevede una trentina di titoli, fra nuove produzioni e spettacoli di repertorio, pratica, quest’ultima, mutuata dalla tradizione all’antica italiana riportata dentro la stabilità, unico esempio in Italia) e con un ensemble stabile di attori che si confronta con  percorsi artistici  e poetiche differenti. Agli artisti stabili si accompagnano collaborazioni artistiche fino al coinvolgimento, durante l’annualità, di oltre centocinquanta professionisti.2000


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 180.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Ogni generazione di Artisti ha il diritto/dovere di cambiare il corso del destino, ma soprattutto d’inventare la propria narrazione. Per la gioventù che vede la messa in pericolo delle proprie speranze, la resurrezione dei vecchi demoni, la fragilità degli edifici, trovare la vera narrazione non è solo una questione poetica, è una questione vitale. In ogni lotta c’è l’opposizione della violenza materiale e della potenza angelica del racconto. Non dispiaccia a qualcuno: non sono le ideologie a creare il mondo, sono le storie. Resta da sapere se avremo ancora il porto del silenzio, il tempo contemplativo e l’armonia dell’impegno per raccontare queste storie, per rinnovare questi miti fertili, per convocare la narrazione storica. Il tempo della guerra è quello in cui crediamo che solo la violenza scriva la Storia, dove non abbiamo più la forza di mettere a nudo le maledizioni materiali. Ma anche la guerra inizia da una perversione del racconto, il discorso nazionalista, la colonizzazione della memoria, la falsificazione dell’eredità sono storie malate che soltanto storie giuste possono controbilanciare. La Storia è forse morta, come pensa qualcuno?

E sono morte con lei le speranze di uguaglianza sociale, di progresso umanista, di accrescimento verso il Senso? Allora noi ripeteremo le nostre storie, le proveremo in senso teatrale, non in maniera incantatoria o balbettante, ma per approfondire la narrazione che ci riunisce, l’essere Popolo.

Non c’è Democrazia, non c’è Libertà, non c’è Uguaglianza senza educazione e cultura.

Quando non crediamo più al Teatro, noi tradiamo non soltanto l’idea più alta che potremmo farci di cultura, ma anche la definizione più potente di democrazia. Insomma, confondiamo il teatro con l’intrattenimento e il popolo con il giudice. Ecco che il Teatro deve fornire a tutti, anche ai bambini, gli strumenti per inventare e raccontare le loro storie e far sì che non vedano una biblioteca come un muro che li separa dagli altri, ma come un giardino dove si impara ad amare.

Fondazione Teatro Due intende “gettare il proprio corpo nella lotta”, per citare le parole di Pier Paolo Pasolini: una lotta che ha già in sé una ricompensa immediata nell’impegno, che sappia fondare delle comunità di spirito, che renda palpabile la speranza, che faccia chiarezza sul concetto di comunitario e di identitario e sappia dare una formulazione più grande al destino di una generazione. In altre parole, la Costruzione di un Discorso che dia Salvezza.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO Non definito (Sostegno generico)

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il 2021 sarà un anno speciale. Vogliamo pensarlo come un anno di rilancio per il settore culturale, gravemente colpito dall’impossibilità di svolgere il proprio ruolo a causa dell’emergenza sanitaria da COVID-19. È necessario un forte sostegno per l’attività, in modo da rendere possibile una risposta efficace contro fenomeni deleteri per l’ecosistema sociale dei centri urbani (un esempio, il fenomeno delle shrinking cities). Il ruolo del Teatro, per le precipue caratteristiche del suo essere, può giocare un effetto propulsivo in termini di ricaduta culturale (in quanto arte delle arti, il Teatro è fenomeno attrattivo di varie espressioni e linguaggi, quindi specifiche professionalità che afferiscono all’arte figurativa, alla musica, alla poesia, alla danza, in un sincretismo culturale che arricchisce gli operatori e i fruitori), sociale (fenomeno rituale per eccellenza, il Teatro vive della compresenza fisica e spirituale dei suoi attori e dei suoi spettatori, con una responsabilità enorme in un momento storico in cui, per la stessa sopravvivenza dei cittadini, il distanziamento fisico è diventata una norma sanitaria) ed economica (ormai acclarata e decretata da più studi, fra cui segnaliamo, a titolo d’esempio, la ricerca “Investire in cultura” promossa da Impresa Cultura Italia-Confcommercio, che rileva come 1 € speso nella gestione di un evento culturale genera effetti economici positivi per oltre 2,5 €).

Il 2021 è l’anno di Parma Capitale Italiana della Cultura, eccezionalmente confermata per il secondo anno quale faro artistico della Nazione. Compatibilmente con la situazione emergenziale ancora in corso, l’obiettivo deve essere ottemperare al compito di modello per l’Italia che tale riconoscimento ci impone.

Il 2021 Teatro Due compirà i suoi primi 50 anni di attività. Un turning point che ci invita non tanto a celebrare il passato come feticcio della memoria, quanto piuttosto a riflettere sulle inevitabili metamorfosi che un Teatro, opera d’arte vivente, deve attraversare, insieme alla Città e al Paese. Non intendiamo subirle, preferiamo affrontarle e incanalarle. In qualità di Istituzione Culturale di riferimento per la Città e per il territorio nazionale e internazionale, riteniamo necessario e doveroso sviluppare una progettualità - lungo gli assi fondamentali della Produzione, dell’Ospitalità e della Formazione - degna delle radici storiche di Fondazione Teatro Due e caratterizzata dal riavvio di rapporti internazionali e dalla multidisciplinarietà della proposta.


NOTE Intervento archiviato


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO Non definito (Sostegno generico)

DESCRIZIONE INTERVENTO

Considerando i teatri parte dell’architettura culturale del Paese al pari di università, musei, scuole, Fondazione Teatro Due ha coerentemente declinato la sua funzione di istituzione riferendosi non solo alla ovvia libertà d’espressione degli artisti, ma alla conservazione e alla trasmissione dell’immenso patrimonio della tradizione teatrale italiana ed europea, anche attraverso nuovi approcci, prospettive, visioni, opere contemporanee, evitando le generalizzazioni e le semplificazioni. Viviamo in un Paese complesso, l’Italia, una macchina del tempo, un intreccio unico al mondo, un’eccezione di ricchezza e varietà, nella quale si possono attraversare più di tremila anni in un solo movimento, dove è indispensabile la trasmissione della memoria per potersi orientare.
In questo ambito è inscritto il lavoro della Fondazione Teatro Due, perché anche il teatro è una macchina del tempo che permette di attraversare epoche, sensibilità, visioni del mondo.
In occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, il cui tema è proprio La cultura batte il Tempo, questa missione vivrà un’opportunità unica di ulteriore sviluppo promuovendo il dialogo fra diverse discipline che sappiano arricchire la proposta rivolta a operatori e spettatori nazionali e internazionali, oltre, ovviamente, al pubblico della Città.

L’attività di Produzione di Fondazione Teatro Due si inserisce idealmente come motore di progetti che partendo dall’anno in corso possano essere sviluppati in relazione al mutamento di una città che da sempre si è distinta come spazio di elaborazione di modelli culturali. Salvaguardando con grande impegno, dunque, un’attività che sappia mantenere una fruizione del pubblico per 11 mesi l’anno, il progetto 2020 è scandito dalle stagioni teatrali - Autunno, Inverno, Primavera, Estate - con produzioni e ospitalità nazionali e internazionali. Il progetto di Produzione, unitamente a quello di Ospitalità, è caratterizzato dalla diversificazione dei generi a comporre una costellazione di proposte che sappia intercettare desideri e necessità culturali di un pubblico ampio, diversificato e in continua trasformazione.

I titoli di Ospitalità selezionati tra differenti discipline (teatro della parola, danza, teatro musicale, teatro di figura, teatro di burattini, teatro-cronaca, teatro di ricerca italiano e internazionale) integrano l’attività produttiva, svolgendo un’indispensabile azione parallela.

Il teatro è una lingua che contribuisce alla costruzione del patrimonio identitario della collettività. La convinzione che fra i doveri di un’istituzione culturale debbano esserci la valorizzazione e la diffusione delle competenze che contribuiscono alla creazione artistica determina da sempre l’impegno profuso nel settore della Formazione, che si snoda su due ambiti: la formazione artistica e quella degli spettatori.


NOTE Intervento archiviato