Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La Confraternita di Santa Croce esisteva a Cuneo già prima del 1269. Nella prima del 1400 la Confraternita si spostò da porta Borgo San Dalmazzo alla suddetta porta San Francesco. Nel 1708 la volta della chiesa venne gravemente danneggiata da un’abbondante nevicata. Vista la difficoltà di ripararla, il consiglio della Cruciata decise di rivolgersi all’architetto torinese Antonio Bertola per il progetto di un nuovo edificio sacro. I lavori iniziarono il 24 maggio 1709. Fin dal 1710 al Bertola si affiancarono nella progettazione il fratello Giulio e l’allievo Francesco Gallo. I lavori procedettero con grande velocità, tanto che nel 1712 si ricoprì la facciata e Gallo perfezionò il disegno della cupola, che a giudizio del Bertola avrebbe dovuto assumere un profilo più basso per limitare il più possibile che l’ombra ricadesse sul futuro ospedale. Nel 1714 si innalzò il campanile. Nel 1717 Pier Antonio Pozzi decorò le cappelle laterali e la tribuna. Nel 1736 si progettarono le balaustre delle cappelle laterali e nel 1764 si pose finalmente la grande icona centrale. La chiesa venne requisita dai Francesi e ridotta a magazzino nel febbraio del 1798. Venne riaperta al culto nel 1802 e dal 1817 iniziarono le riparazioni più urgenti sia in facciata sia all’interno, per risolvere le diffuse problematiche derivate dal prolungato uso improprio degli anni precedenti. Nel 1875-80, su progetto di Antonio Bono, si strinsero la cupole in un anello di cemento e ferro e si costruì un nuovo tetto. Nel 1899, dopo aver rinnovato il pavimento, si procedette a restaurare tutto l’interno. Nel 1975-1977 venne rifatto il manto di copertura e nel 1989-1991 si passò al restauro della facciata. Il coro è il cuore dell’ intero edificio, fatto per ospitare 70-80 confratelli. Ad esso i confratelli accedevano attraverso la sacrestia, passando per un apposito atrio posto nel cortile occidentale. In funzione del coro e del presbiterio sono i due locali adiacenti: la sacrestia, ad occidente, e la sala del consiglio ad oriente. Il vasto ovale antistante il presbiterio formava l’ aula per i fedeli, preceduta da un vasto atrio, dal quale si aprivano i passaggi alle scale per la soprastante tribuna. Sull’ asse minore dell’ aula ellittica si aprono due cappelle laterali. Nei vani dei due muri perimetrali dell’ aula vennero ricavati dei magazzini al pianterreno, e dei locali soprastanti su cui si aprono i coretti affacciati all’interno della chiesa. L’impostazione degli spazi secondo linee ovali è stata condotta in modo da rispondere anche ad un’ intento simbolico ed iconografico: infatti l’intersezione dell’asse maggiore dell’ aula con quello del coro forma una croce latina, quindi anche il disegno dell’ edificio traduce il titolo cui esso è dedicato.
Informazioni sullo stato della conservazione
Prima dell’intervento di RESTAURO CONSERVATIVO E RECUPERO FUNZIONALE_lotto 0 e lotto 1 (durato negli anni 2016 e 2017) l’edificio versava in condizioni di degrado dovute sia alle numerose a abbondanti infiltrazioni d’acqua dalle coperture che al distacco dalla volta dell’aula di porzioni di stucchi e di intonaci, motivo per cui era stata installata una rete a protezione dell’aula dalla caduta di elementi dall’alto. Il degrado interessava anche la pavimentazione, gli arredi lignei, i banchi e i quadri.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Prima della realizzazione dell’intervento di restauro conservativo e recupero funzionale: lotto 0 e del lotto 1, negli ultimi vent’anni circa l’edificio sacro veniva era stato usato saltuariamente, per poi essere chiuso e non più utilizzato a causa dello stato di degrado in cui versava, ed in particolare della volta da cui si staccavano frammenti di stucchi e intonaci, motivo per cui era stata installata una rete a protezione dell’aula.