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Attività principali dell'istituzione

Il Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria, fondato dal paletnologo Paolo Graziosi nel 1946, è un Ente privato retto da un Consiglio di Amministrazione composto da rappresentanti dei seguenti Enti: Comune di Firenze, Area Metropolitana di Firenze,Soprintendenza Archeologia della Toscana, Istituto Italiano di Studi Etruschi ed Italici, Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria, Università degli Studi di Firenze. In ambito nazionale costituisce, tra i musei specialistici del settore, un unicum in virtù della grande quantità di reperti che tiene in deposito, della specificità delle collezioni legate ai diversi ambienti geografici, soprattutto italiani, ma anche europei e extraeuropei, con particolare riguardo al continente Africano. Il Museo conduce regolarmente attività scientifiche di scavi archeologici, di catalogazione e studio dei materiali, di pubblicazioni specializzate. Vanta collaborazioni con Università italiane e straniere, con Soprintendenze archeologiche di diverse regioni, con Enti di ricerca pubblici e privati. L’attività  didattica è continua e si rivolge a scuole di ogni ordine e grado; le attività educative, con impegno crescente verso l’inclusione sociale e culturale, si rivolgono a famiglie, anziani, persone con demenze, persone con autismo, detenuti, migranti. Inoltre ospita e collabora da molti anni ai corsi di Archeologia Preistorica dell’Università di Firenze e Siena e a quello della Scuola di Specializzazione in Archeologia dell’Università degli Studi di Firenze. Ѐ sede di stages formativi nell’ambito della museologia e museografia per laureandi, laureati e specializzandi provenienti da Università italiane e straniere. Partecipa a programmi di formazione altamente specializzati cofinanziando assegni di ricerca universitari post-laurea. Opera in ambito comunale e provinciale all’aggiornamento degli insegnanti con corsi appositamente organizzati relativi all’archeologia preistorica. Partecipa alla divulgazione a più livelli dell’archeologia preistorica con convegni, conferenze e seminari. Organizza periodicamente mostre temporanee. E’ titolare di due collane di pubblicazioni: una  specialistica, “Millenni, Studi di Archeologia preistorica”, ed una di divulgazione: “Guide”. Possiede una biblioteca specializzata in archeologia preistorica con il fondo librario più cospicuo in ambito regionale e tra i più ricchi in ambito nazionale, aperta al pubblico. Il Museo persegue la politica di costituirsi sempre di più come istituzione di eccellenza nell’ambito delle scienze preistoriche, inserito in circuiti internazionali, interessato a partecipare all’alta formazione di concerto con Università, centro servizi a più livelli territoriali, sia a livello scientifico sia a livello formativo e divulgativo, senza tralasciare la qualifica di Museo di rilevanza regionale riconosciuta dalla Regione Toscana.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 65.000,00 €

DESCRIZIONE INTERVENTO

Il progetto si propone un riallestimento di una parte del percorso museale, finalizzato a rendere le collezioni pienamente valorizzate e percepibili da parte del visitatore, in linea con le più efficaci strategie inclusive adottate da musei europei. L’intervento si focalizza su alcune vetrine che saranno lasciate aperte in modo da consentire ai visitatori di toccare i reperti, opportunamente collocati su nuovi supporti che ne ottimizzino la leggibilità e al contempo ne garantiscano la sicurezza ancorandoli alla base della vetrina. E' Previsto anche il rinnovamento della relativa pannellistica, secondo un piano di comunicazione accessibile, con testi brevi, font semplici, didascalie anche in Braille e in rilievo per ipovedenti. Il rinnovamento graduale e progressivo del percorso si inserisce nella strategia, già avviata con sperimentazioni bene accolte dal pubblico, di mettere al centro l’esigenza dello spettatoreche diviene protagonista della visita. Si intende così capovolgere il paradigma che vede protagonista l’oggetto esposto, mettendo invece lo spettatore con le sue esigenze di conoscenza e partecipazione emozionale (“estetica”) al centro del fine espositivo. L’esperienza tattile, quando possibile su reperti originali, e in alternativa su repliche di ottima qualità, diviene la condizione necessaria per una partecipazione anche sensoriale e non solo cognitiva.

Il progetto è da ritenersi come un primo step del rinnovamento del percorso museale con interventi sulle seguenti sezioni espositive:

-Sezione espositiva relativa all’evoluzione umana. Si prevede anche di ampliare la collezione con l’acquisizione di repliche finalizzate all’espozione tattile;

-Vetrina delle “Veneri” paleolitiche. Il progetto prevede l’acquisizione di nuove repliche di statuette per l’arricchimento della gipsoteca che costituisce il maggiore patrimonio nel suo genere in Italia;

-Vetrina delle Palafitte, con particolare riguardo a Ledro, Trentino Alto Adige, che custodisce rari esempi del patrimonio produttivo palafitticolo. Nel riallestimento  è previsto anche l’inserimento di uno schermo con un video divulgativo.