Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
La fortezza pentagonale veneziana di Peschiera del Garda, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO “Opere di difesa veneziane tra il XVI e il XVII secolo: stato di terra e stato di mare occidentale”, venne realizzata a partire dal 1550, seguendo se non in piccola parte, le preesistenze della cinta medievale Scaligera del ‘300 che a loro volta, erano state costruite sopra un insediamento Romano datato tra il I e III secolo d. C..
Artefice di questo progetto fu il Duca di Urbino Guidobaldo II della Rovere in qualità di comandante generale delle milizie venete che realizzò la pianta della nuova fortezza di Peschiera del Garda in forma di pentagono, secondo i dettami delle opere difensive “alla moderna” del tempo, per adeguarla alla difesa più appropriata dall’attacco dei cannoni.
La fortezza, collocata nella zona più a sud-est del Lago di Garda, si trova in un punto geograficamente strategico, infatti il Lago di Garda la mette in comunicazione dall’arco alpino sino alle origini del fiume Mincio, dal quale può essere consentita la navigabilità fino a raggiungere il mare Adriatico.
A partire dal secolo XV Peschiera del Garda ha fatto parte della Repubblica Serenissima di Venezia fino al 1796, quando cadde sotto il dominio Asburgico e successivamente sotto il controllo francese per poi passare di nuovo sotto il controllo Asburgico nel 1797, con il Trattato di Campoformio, che decretò la fine della Repubblica di Venezia, facendola entrare a far parte della Repubblica Cisalpina.
Tra il 1815 ed il 1866 divenne parte del famoso “quadrilatero” durante le guerre risorgimentali e infine incorporata al Regno d’Italia nel 1866.
A Peschiera del Garda si riunì il convegno interalleato, dopo la disfatta di Caporetto nel primo conflitto mondiale, l’8 novembre del 1917, che decretò la resistenza sulla linea del Piave e il rovesciamento delle sorti del conflitto a favore dell’Italia.
Oggi Peschiera del Garda è una Città d’arte e di turismo, collocandosi come meta turistica d’eccellenza nel panorama nazionale ed internazionale, con oltre 2.500.000 presenze di turisti all’anno.
Informazioni sullo stato della conservazione
La fortezza rinascimentale di Peschiera del Garda, si presenta oggi in un “discreto” stato conservazione.
Nei suoi oltre tre chilometri e mezzo di lunghezza mostra anche, parti più ammalorate ed altre “meglio” conservate.
La cinta muraria ha fortunatamente mantenuto la struttura originale nella sua interezza e quindi si propone ancora oggi, tra le fortezze veneziane del XVI secolo meglio conservate d’Italia.
E’ stata oggetto negli anni ’40 del secolo scorso, di notevoli interventi di consolidamento delle parti basamentali delle mura, mediante opere strutturali di sottofondazioni in cemento armato, al fine di mettere in sicurezza le cortine murarie, a seguito del parziale crollo del Bastione Feltrin avvenuto agli inizi degli anni ’30 del Novecento.
Questo importante intervento, fu possibile eseguire mediante la realizzazione di barriere che dettero modo di interrompere temporaneamente il flusso delle acque del Lago che cingono la fortezza, permettendo così lo svolgimento dei lavori in modo da mettere in sicurezza l’intera struttura della fortezza.
Durante la seconda guerra mondiale, a causa dei bombardamenti alleati, si sono verificati dei notevoli danni sulla parete est del Bastione Cantarane.
Tali danneggiamenti hanno riguardato la perdita di ampi tratti del paramento in laterizio causato dalla deflagrazione, in tre punti differenti, senza però causare danni strutturali importanti all’intero bastione.
Per quanto riguarda le cause derivanti dal degrado ambientale vegetativo, esistono zone in cui la vegetazione essendosi insinuata nella cinta muraria, ha causato piccoli spostamenti e fratture delle “cornici” marmoree decorative e perdita di alcune parti di rivestimento in laterizio del paramento murario.
A seguito degli studi e delle analisi chimico-fische sui laterizi, sulle pietre e sulle malte come meglio riportati nel progetto e al fine di verificare lo stato attuale “di salute” delle mura e le modalità di conservazione, è emerso che le principali cause di degrado materico possono essere:
- Degrado biologico della parte inferiore prossima all’acqua con erosione degli inerti e del legante, e formazione di alghe, muschi e licheni e patine nere.
- Degrado dei giunti e alcuni dissesti del piede murario.
- Degrado dovuto alla presenza di vegetazione quale erba e arbusti, in particolare nelle parti sommitali a contatto con le radici delle piante ad alto fusto che crescono nei vuoti lasciati dalla polverizzazione dei giunti.
- Degrado meccanico dei giunti leggeri e più profondi.
- Lacune degli elementi laterizi dovuti alla polverizzazione degli elementi costituenti o a collasso dovuto alla perdita del legante.
- Diffusa presenza di depositi incoerenti
• Zone con depositi coerenti, croste nere cristallizzazione di sali superficiali.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Le mura di Peschiera del Garda sono da sempre state fruibili con accesso gratuito, laddove possibile. Con il progetto di restauro, di recupero storico ed architettonico, si è voluto intervenire per garantire la totale conservazione e messa in sicurezza dei paramenti murari e strutturali nella loro totalità ed inoltre la riqualificazione non solo dell’accessibilità per tutti, ma anche la valorizzazione dei suggestivi e panoramici dei “camminamenti di ronda” lungo il percorso sopra le mura.
La fortezza veneziana di Peschiera del Garda è visitata annualmente, da turisti di tutto il mondo, viene garantita la possibilità di visita, 365 giorni l’anno, tramite audioguide, tradotte in nove lingue, cartellonistica dedicata lungo la cinta muraria, suggestivi tours in barca intorno alla fortezza e visite guidate di gruppo. L’accesso sarà sempre gratuito e gli orari di apertura garantiti sette giorni su sette