I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

I beni oggetto di intervento, dalla carta dei vincoli del Regolamento Urbanistico, sono risultati sottoposti alle disposizioni di tutela previste dal D. Lgs. n. 42/2004. Prima dei lavori, il bene di cui trattasi presentava una pavimentazione omogenea continua, caratterizzata da una superifice praticabile (pedonale e carrabile) realizzata con la tecnica di posa tradizionale dell'acciottolato (o ciottolato), tipicamente e largamente utilizzata in passato anche in Toscana (e in particolar modo in Lucchesia per la diffusa presenza di ciottoli di fiume - di orgine alluvionale - dalla forma levigata e arrotondata) per la costruzione di selciati stradali fin da epoca antica. Dall'indagine storica la costruzione parrebbe risalire ai primi anni del XX secolo (come confermerebbero gli atti di referto di inaugurazione degli ultimi lavori di restauro e ampliamento del nucleo originale della Chiesa attorno al 1930) e come tale risulta essere realizzata con tecnica di posa a secco su letto di sabbia e ghiaia, mediante annegamento delle pillole lapidee per almeno 2/3 della dimensione prevalente, con orditura "a coltello"

Informazioni sullo stato della conservazione

Il bene presenta varie forme prevalenti di degrado, diffuse e ricorrenti lungo tutta l'area di interesse, rispetto alle quali sono auspicabili modalità di esecuzione pressoché comuni, articolabili in unità minime di intervento (U.M.I.) consecutive; il tutto per garantire una migliore esecuzione delle lavorazioni previste e risultati di restauro pienamente compatibili con la configurazione originaria della pavimentazione. Si elencano le seguenti principali forme di dissesto e degrado riguardanti il manto di pavimentazione stradale: a) tracce di precedenti interventi di restauro (e/o consolidamento) parziale eseguiti con tecnica difforme dall'originaria metodologia di posa della pavimentazione, con riempimento del giunto (o "fuga") tra le pillole lapidee mediante calcestruzzo o malta cementizia; b) cedimento puntuale o localizzato del fondo stradale, con freccia sensibile (finanche 15-16 cm); c) carenza o mancanza di "ciottoli", rilevabile su porzioni variamente ampie di pavimentazione; d) avvallamento pressoché uniforme del piano di posa localizzato lungo le superifici soggette a ripetuto transito veicolare, con conseguente perdita della configurazione trasversale della sezione con tipico profilo "a sella d'asino"; e) presenza di vegetazione erbacea spontanea, cresciuta tra le trame di fuga dell'acciottolato. A queste si aggiungono tipologie di degrado ulteriori riguardanti sovrastrutture di completamento e apparecchi di impianto, quali forme di ossidazione e localizzata corrosione dei sotegni metallici dei corpi illuminanti.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Trattasi di strada comunale, sempre accessibile e percorribile da parte della cittadinanza

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 241.999,55 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Oggetto del progetto è la strada che collega il piazzale della chiesa di San Giusto con la rotatoria viaria sita all'incrocio tra Via Roma, Via Romana Ovest e Via del Centenario. L'intervento in particolare prevede il restauro della pavimentazione originaria (lavori che riguardano la parte di manute4nzione e protezione del bene culturale). Si precisa che altre tipologie di lavori (come ad esempio l'impianto di illuminazione o l'arredo urbanao) vengono realizzati utilizzando fondi propri dell'Amministrazione Comunale.

 

 

Per la realizzazione dell'intervento, è stata stipulata una convenzione fra il Comune di Porcari e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, con la quale la Fondazione si impegna a erogare un contributo massimo di € 260.000,00. Il contributo viene erogato, previa richiesta del Comune, a Stati di avanzamento ed in proporzione al contibuto assegnato.

 


NOTE Intervento archiviato