Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
I beni oggetto di intervento, dalla carta dei vincoli del Regolamento Urbanistico, sono risultati sottoposti alle disposizioni di tutela previste dal D. Lgs. n. 42/2004. Prima dei lavori, il bene di cui trattasi presentava una pavimentazione omogenea continua, caratterizzata da una superifice praticabile (pedonale e carrabile) realizzata con la tecnica di posa tradizionale dell'acciottolato (o ciottolato), tipicamente e largamente utilizzata in passato anche in Toscana (e in particolar modo in Lucchesia per la diffusa presenza di ciottoli di fiume - di orgine alluvionale - dalla forma levigata e arrotondata) per la costruzione di selciati stradali fin da epoca antica. Dall'indagine storica la costruzione parrebbe risalire ai primi anni del XX secolo (come confermerebbero gli atti di referto di inaugurazione degli ultimi lavori di restauro e ampliamento del nucleo originale della Chiesa attorno al 1930) e come tale risulta essere realizzata con tecnica di posa a secco su letto di sabbia e ghiaia, mediante annegamento delle pillole lapidee per almeno 2/3 della dimensione prevalente, con orditura "a coltello"
Informazioni sullo stato della conservazione
Il bene presenta varie forme prevalenti di degrado, diffuse e ricorrenti lungo tutta l'area di interesse, rispetto alle quali sono auspicabili modalità di esecuzione pressoché comuni, articolabili in unità minime di intervento (U.M.I.) consecutive; il tutto per garantire una migliore esecuzione delle lavorazioni previste e risultati di restauro pienamente compatibili con la configurazione originaria della pavimentazione. Si elencano le seguenti principali forme di dissesto e degrado riguardanti il manto di pavimentazione stradale: a) tracce di precedenti interventi di restauro (e/o consolidamento) parziale eseguiti con tecnica difforme dall'originaria metodologia di posa della pavimentazione, con riempimento del giunto (o "fuga") tra le pillole lapidee mediante calcestruzzo o malta cementizia; b) cedimento puntuale o localizzato del fondo stradale, con freccia sensibile (finanche 15-16 cm); c) carenza o mancanza di "ciottoli", rilevabile su porzioni variamente ampie di pavimentazione; d) avvallamento pressoché uniforme del piano di posa localizzato lungo le superifici soggette a ripetuto transito veicolare, con conseguente perdita della configurazione trasversale della sezione con tipico profilo "a sella d'asino"; e) presenza di vegetazione erbacea spontanea, cresciuta tra le trame di fuga dell'acciottolato. A queste si aggiungono tipologie di degrado ulteriori riguardanti sovrastrutture di completamento e apparecchi di impianto, quali forme di ossidazione e localizzata corrosione dei sotegni metallici dei corpi illuminanti.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Trattasi di strada comunale, sempre accessibile e percorribile da parte della cittadinanza