I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi degli artt. 10, 12 e 13 del D.L.gs. 22 gennaio 2004, n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La capiente coppa da vino (kylix) attica di tipo Siana a figure nere testimonia il complesso intreccio di rapporti culturali ed economici fra il mondo greco e gli Etruschi.

Sul fondo interno tre delfini guizzano in sicnronia, quasi danzando al ritmo del doppio flauto che il più grande sta suonando. Secondo la maggior parte degli studiosi la scena allude al mito di Dioniso e dei “Pirati Tirreni”, ovvero uno dei modi in cui i Greci identificavano gli Etruschi, i quali ebbero per molto tempo uno stretto controllo sulle rotte commerciali nel mare Tirreno (ovvero il "mare etrusco").

Questo mito è ampiamente narrato nel settimo degli Inni Omerici: il dio Dioniso era stato rapito da incauti pirati mentre passeggiava su una spiaggia e si era vendicato trasformando in delfini i suoi aggressori.
Sulla coppa la metamorfosi dei Pirati è quasi completa. Gli attributi dei delfini, ovvero il doppio flauto del più grande e la testa falliforme del più piccolo, richiamano il mondo dionisiaco, caratterizzato dalla musica e dalla celebrazione della forza generatrice della natura.

La coppa venne dipinta intorno al 570-550 a.C. ed esportata in Etruria per i discendenti dei “Pirati”.​

Informazioni sullo stato della conservazione

Il manufatto è ricomposto da frammenti. La superficie è caratterizzata da abrasioni per circa il 20% con relativa perdita di parte della vernice nera e graffi sparsi. Nella parte interna della coppa si intravedono le impronte di radici che hanno causato l’asportazione della patina della vernice nera.
Sono presenti scagliature lungo le linee di frattura e sull’orlo della coppa. Evidenti sono le lacune sull’orlo della coppa e nella scena centrale in corrispondenza della figura del pesce. Sulla parete esterna della coppa, è visibile una macchia nera, forse di pennarello. Gli incollaggi non risultano più idonei. Presenti difetti di produzione: qualche calcinello sparso e craquelé sulla vernice nera, visibile in più punti, soprattutto sulle anse.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Orari di apertura: dal martedì alla domenica. Orario: 9.00 - 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00).

Chiuso il lunedì, il 1 gennaio e il 25 dicembre. Quando il lunedì, giorno di chiusura, coincide con una festività (es. lunedì dell'Angelo) il Museo rimane aperto.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Lavori in corso

IMPORTO 2.720,00 €

 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento di restauro prevede:

a) Esame e documentazione dello stato di conservazione iniziale del reperto mediante fotografie e schede descrittive;

b) pulitura delle superfici a secco con pennellesse e aspiratore;

c) smontaggio dei frammenti con solvente idoneo, acetone, alcool o acqua calda, a seconda del tipo di collante impiegato in passato, mediante l'uso di compresse di cotone idrofilo;

d) Pulitura dei singoli frammenti e rimozione dei depositi superficiali con idoneo solvente a tampone, a seconda della natura del deposito;

e) Rimozione dei residui di colla o gesso delle vecchie integrazioni lungo le linee di frattura, meccanicamente a bisturi e/o con l'uso di tamponcini con solvente (acqua, alcool, acetone).

f) Protezione superficiale dei frammenti, se necessario, con resina acrilica Paraloid B72 in acetone al 1% a pennello in modo da non alterare la tonalità delle superfici originarie che non dovranno presentare un aspetto artificiosamente lucido.

g) Incollaggio dei frammenti con adesivo trasparente reversibile (tipo UHU extra). L'intervento sarà preceduto dal consolidamento localizzato nei punti di frattura utilizzando resina acrilica Paraloid B72 al 3-5% in acetone, applicata a pennello.

h) Integrazione delle lacune con miscela di gesso dentistico e pigmenti.

g) Documentazione finale. 

Tutti gli interventi dovranno essere documentati da immagini fotografiche eseguite prima, durante (in casi di particolare interesse) e a fine intervento di restauro.  

DESTINAZIONE EROGAZIONI RESIDUE

290 euro ricevute in più rispetto al costo del restauro previsto saranno impegnate per la progettazione e la realizzazione di un supporto al fine di migliorare la stabilità meccanica del bene.