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Attività principali dell'istituzione

 

Dalla sua nascita, avvenuta nel 1964, il Festival ha avuto come scopo primario la diffusione della cultura musicale in Italia. Nel volgere degli anni si consolidò il prestigio della manifestazione a livello internazionale grazie alla partecipazione di orchestre e di artisti di prim’ordine.

In 56 anni sono stati attivati diversi livelli di proposta: la prima indirizzata ad un pubblico eterogeneo che ha affollato i due teatri di tradizione, il Donizetti di Bergamo e il Grande a Brescia; la seconda con una promozione che oggi definiremmo “globale” con più di 1500 concerti che l’Orchestra del Festival ha eseguito sui palcoscenici dei teatri in tutto il mondo; la terza basata su progetti locali che in oltre trent’anni, sempre in via continuativa, hanno coinvolto le scuole, ivi comprese le Università e i Conservatori, e la popolazione scolastica delle due province in ogni ordine e grado. Il presupposto di partenza è che la musica classica sia una colonna portante della nostra cultura, indispensabile per la formazione e lo sviluppo intellettuale di ogni individuo. Partendo da questa realtà evidente il Festival Pianistico, con il patrocinio, e in alcuni casi il coinvolgimento diretto delle Istituzioni territoriali di Brescia e Bergamo ha sempre coinvolto i ragazzi, gli insegnanti, le scuole e le più significative realtà culturali cittadine a far sì che tutte le occasioni e le potenzialità espresse dal territorio promuovano e diffondano sempre di più la conoscenza della musica classica, per creare ulteriori occasioni di crescita e scambio culturale per le nuove generazioni. 

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IMPORTO 750.000,00 €

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Vienna Skyline

Omaggio ad Anton Bruckner

Dal 26 aprile al 15 giugno 2024 nei grandi teatri di tradizione di Brescia e Bergamo oltre ad altre location d'eccezione nelle due città e in provincia

I compositori presenti nel cartellone del Festival 2024 rispecchiano pienamente un panorama artistico tanto ricco. Non potevano certo mancare i tre “classici” per antonomasia, Haydn, Mozart e Beethoven, affidati a artisti di fama internazionale tra cui Emmanuel Ax, i Wiener Kammerorchester con Federico Colli e i Virtuosi Italiani affiancati dall’ Ensemble Vocale Continuum. A seguire, un autentico viennese come Franz Schubert, di cui si ascolteranno non solo importanti composizioni pianistiche ma anche le celebri Sinfonie nn. 8 e 9, nell’eccezionale interpretazione di Jordi Savall e Le Concert des Nations, improntata a una personalissima ricerca storica sul suono. Nel 2024 ricorre il bicentenario della nascita di Anton Bruckner ed ecco che il concerto inaugurale prevede l’esecuzione della monumentale Quarta Sinfonia “Romantica” affidata all’orchestra degli Stuttgarter Philharmoniker diretti da Dan Ettinger. Non si può omaggiare il filo-wagneriano Bruckner senza considerare il suo grande oppositore artistico, Johannes Brahms, punto di riferimento della vita musicale viennese nel tardo Ottocento, in bilico tra il culto delle forme tradizionali e una loro rivitalizzazione orientata al futuro. Tra i concerti comprendenti musiche del maestro amburghese spicca quello di András Schiff con la Chamber Orchestra of Europe. A Brescia ritorna la Filarmonica della Scala con Vasilij Petrenko, direttore musicale della Royal Philharmonic Orchestra, per la prima volta al Festival.

Infine, i rivoluzionari della “Seconda Scuola di Vienna”: Arnold Schoenberg, futuro teorizzatore della dodecafonia, e il geniale allievo Alban Berg, autori che con le loro musiche sconvolgenti interpretano il drammatico dissolvimento di un’epoca che si sta definitivamente chiudendo. Ma il viaggio musicale del Festival 2024 non termina con il crollo dell’Impero Austro-Ungarico, bensì prosegue nella seconda metà del Novecento con l’eccentrico pianista e compositore Friedrich Gulda, anch’egli viennese, un musicista che cercò di evadere dal rituale del concerto classico con sorprendenti incursioni nel jazz. Toccherà ai solisti Alessandro Taverna e al già citato Emmanuel Ax avvicinare il pubblico alle diverse sfaccettature del repertorio pianistico viennese del XX secolo.


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IMPORTO 800.000,00 €

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Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo festeggia i suoi 60 anni nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 con un programma che si concentra sul superamento dei confini e dei pregiudizi rispetto la musica del Novecento. Il percorso tematico della seconda parte di Novecento Suite – tratto fondamentale dell’identità del Festival Pianistico – è basato su un repertorio attentamente selezionato di oltre 30 compositori. Il 60°Festival è dedicato all’Anti Avanguardia, intesa come la ricerca di quegli autori che nel XXI secolo hanno saputo parlare un linguaggio contemporaneo, spesso ostracizzati dalla critica militante, ma di cui il tempo (e soprattutto il pubblico) ne hanno decretato il successo. Alle inaugurazioni, con la Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio con solista Mikhail Pletnev, assiduo ospite del Festival, si aggiungono due Concerti speciali dedicati a Capitale della Cultura che porteranno nei due teatri la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly con solista Mao Fujita, giovane pianista giapponese al suo debutto al Festival, nel 2019 medaglia d'argento al Concorso Čajkovskij di Mosca. Nel cartellone del 60°Festival spiccano i ritorni di grandi artisti internazionali, dall’amatissimo Fazil Say, alle sorelle Labèque a Grigory Sokolov, Giuseppe Albanese, Giuseppe Andaloro, Federico Colli. Stelle in scesa del panorama internazionale, debuttano al 60°Festival, oltre al già citato Mao Fujita, Barry Douglas, Dmitry Ishkhanov e Eva Gevorgyan. A Brescia il 5 maggio e il 6 a Bergamo, debuttano al Festival i Kiev Virtuosi guidati dal violoncellista Dmitry Yablonsky con solista Boris Petrushanky.   

A Brescia si rinnova il tradizionale appuntamento del 28 maggio per il Concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia nella Chiesa di San Francesco.  Confermata a Brescia la rassegna all’aperto dei Concerti nel Chiostro nel Museo Diocesano con 5 pianisti dal 5 al 16 giugno.

Esaurito il cartellone principale al Donizetti, appuntamento giovedì 8 giugno nell’ex Chiesa di Sant’Agostino con i Solisti della Camerata Ducale con il violinista Guido Rimonda in ‘SMILE - Uno Stradivari al cinema’, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bergamo. L’iniziativa è inserita all’interno di un ampio progetto che vedrà coinvolti Festival, Università degli Studi di Bergamo, Fondazione Teatro Donizetti e il suo Corpo Palchisti con conferenze e concerti in diverse sedi dell’Ateneo e del Teatro Donizetti ivi compresa una mostra di disegni dell’architetto, pittore e scenografo Luciano Baldessari (1896-1982).

Debutta anche una nuova rassegna off, realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cav. Lav. Carlo Pesenti, che si terrà all’interno del nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea Gres Art.

Non mancheranno i concerti in provincia di Bergamo di Festival e Dintorni nei Comuni di Mozzo, Vertova, San Pellegrino Terme, Nembro, Almenno San Salvatore e Gorle. 

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IMPORTO 750.000,00 €

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Il Festival Pianistico si avvicina al traguardo del suo 60esimo compleanno, inaugurando la prima parte di un programma biennale che ha come protagonista il Novecento. La 59esima edizione, dal titolo Novecento Suite, andrà in scena dal 19 aprile al 18 giugno. In programma un viaggio musicale che avrà per protagonisti Ravel, Rachmaninov, Debussy, Gershwin senza dimenticare Bartók, Stravinskij e molti altri. Il concerto inaugurale, a Bergamo il 28 aprile e a Brescia il 29, attinge a piene mani dal tema novecentesco con un programma che prevede ben 3 concerti per pianoforte e orchestra. Due i pianisti, entrambi molto cari al Festival, che si alterneranno sul palco diretti da Pier Carlo Orizio con la Filarmonica del Festival. Alessandro Taverna sarà il solista del Concerto di Britten, mentre ad Alexander Romanovsky verrà affidata la Rapsodia su un tema di Paganini op.43 di Rachmaninov. Dulcis in fundo il Concerto per due pianoforti di Poulenc, che manca al Festival da 20 anni. Il 59°Festival sarà l’occasione per ricordare i 100 anni della nascita del maestro Agostino Orizio, fondatore del Festival, nato il 15 maggio 1922 in Franciacorta. Martha Argerich – ospite fin dal 1967 nella IV edizione del Festival – al Teatro Grande il 19 aprile ricorderà il maestro Agostino insieme ai giovani della Filarmonica diretti da Pier Carlo Orizio. Al Donizetti il 20 aprile si esibirà in recital Arcadi Volodos, pianista che fin dagli esordi fu particolarmente apprezzato dal Maestro. Attesissimo l’arrivo della grande Hélène Grimaud che si esibirà per la prima volta al Grande il 29 maggio e al Donizetti il 31 con un programma che prevede Silvestrov, Chopin, Satie, Debussy e Schumann. Tra le promesse del pianismo in ascesa il francese Lucas Debargue, con il suo Ravel sarà il 18 maggio a Bergamo e il giorno dopo a Brescia con in programma Scarlatti e Ravel. Grigory Sokolov porterà nelle due città un programma a base di Beethoven e Schumann. Nell’ultima parte del cartellone, a Brescia il 4 giugno e a Bergamo il giorno successivo, ritornerà l’Orchestra della Toscana che proporrà altri due pezzi fondamentali del primo Novecento: il Concerto in sol maggiore di Ravel con solista Federico Colli e la Sinfonia ‘Classica’ di Prokof’ev. Completano il programma i recital di François-Joël Thiollier. Già annunciati i debutti di altri tre giovani pianisti: Alexander Gadjiev, la cino-americana Ying Li, Josef Mossali. Tornano anche le rassegne collaterali: in entrambe le città i Concerti con i Giovani Talenti con i migliori allievi dei Conservatori e gli appuntamenti in provincia di Festival e dintorni;  e un ciclo di conferenze con l’Università degli Studi di Bergamo e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia dal titolo Il Novecento attraverso lo specchio musicale. Il ciclo di conferenze si inserisce a pieno titolo nelle iniziative proposte dalle istituzioni coinvolte per il progetto Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023.


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IMPORTO 950.000,00 €

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Il Festival Pianistico giunge alla sua 58esima edizione consecutiva, che sarà dedicata a Fryderyk Chopin. Il 2021 è quello che a tutti gli effetti si può definire l’anno dei ritorni: a partire dal periodo, dal 24 maggio all’11 luglio, fino agli ospiti internazionali e soprattutto alle sedi storiche della manifestazione. A Brescia la prima parte del cartellone sarà al Teatro Grande, a Bergamo il Festival fa il suo ritorno al Teatro Donizetti restituito al suo splendore dopo 3 anni di restauro. Un Festival che nel 2021 si concentra sul repertorio pianistico del compositore polacco, che è stato definito il “poeta del pianoforte”. Il titolo scelto per quest’edizione, Chopin. La voce dell’infinito, è tratto da una lettera di George Sand, pseudonimo della scrittrice anticonformista Aurora Dupin, che parlando dell’amato Chopin scrisse: “Qui, malato da morire, ha scritto una musica da paradiso e ad un solo strumento ha dato la voce dell'infinito”. Quest’anno il Festival propone una straordinaria rosa di interpreti di altissimo livello. Inaugura il 24 maggio al Teatro Grande e il 25 al Sociale di Bergamo la Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio con solista Jan Lisiecki. Seguiranno in un serratissimo calendario di quasi due mesi fra Bergamo e Brescia nei teatri cittadini e in diverse altre location : Beatrice Rana, in recital e in duo con Massimo Spada per un omaggio ad uno dei massimi compositori del secolo scorso, Igor Stravinskij, Mikhail Pletnev, Grigory Sokolov, Federico Colli, Alexander Romanovsky, la talentosa pianista russa Alexandra Dovgan, Pietro De Maria, l’Orchestra della Toscana, la LaFil – Filarmonica di Milano diretta da Marco Seco,  Gloria Campaner, Alessandro Baricco, Giuseppe Albanese, Massimo Mercelli, Mariangela Vacatello, Anna Kravtchenko, Theodosia Ntokou, Josef Mossali e Carlo Guaitoli. Un evento clou sarà la conferenza-concerto dal titolo “Affetti e miti nella poetica di Chopin” con Piero Rattalino fresco reduce dal successo della docuserie “Con le note sbagliate” trasmessa lo scorso marzo da Rai 5. Il grande storico della musica, sarà accompagnato da Ilia Kim al pianoforte. Non manca il tradizionale concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia il 28 maggio. La Filarmonica del Festival diretta da Roberto Misto si esibisce nella Chiesa di San Francesco con il coro I Piccoli Musici con solista. A Brescia viene riproposta dal 20 al 23 giugno la rassegna dei Concerti nel Chiostro all’interno del Museo Diocesano. Tre appuntamenti en plein air per una vera e propria maratona dedicata a Chopin. Si conferma la collaborazione con il Conservatorio Donizetti nella rassegna dei Concerti con i giovani talenti. La Sala Tremaglia del Teatro Donizetti ospiterà 3 concerti dedicati a Chopin. Nella provincia di Bergamo il Festival torna a proporre Festival e dintorni con 5 date dedicate a Chopin per portare grandi interpreti nei comuni di San Pellegrino Terme, Vertova, Nembro, Mozzo e Cene.


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IMPORTO 150.000,00 €

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VITE PARALLELE

Beethoven e Schubert, il vittorioso e lo sconfitto

6 pianisti, 6 incontri dal vivo e virtuali per raggiungere tutti.

La vita quotidiana si è fermata durante questi ultimi mesi a Brescia e a Bergamo, colpite in maniera particolare dalla Covid-19. Anche la vita culturale ha subito un arresto prepotente che ha obbligato la sospensione del Festival.

Per il recupero di questa 57° edizione, il Festival progetta un ciclo di lezioni-concerto dal titolo “Vite parallele” con l’intento di restituire alla collettività la cultura che è mancata in questo periodo, all’irrinunciabile spettacolo dal vivo il Festival affiancherà infatti il palcoscenico digitale dello streaming. Attraverso un format originale, la produzione musicale del Festival verrà messa a disposizione gratuitamente di tutti coloro che non avranno potuto partecipare ai concerti.Ricalcando le biografie di uomini celebri dello scrittore latino Plutarco, il M° Piero Rattalino indagherà le figure umane e artistiche di Beethoven e di Schubert, ancora oggi non ugualmente considerate. Con un linguaggio semplice e accattivante, il musicologo limiterà al minimo le analisi delle strutture e delle tecniche compositive a favore delle motivazioni poetiche dell'arte, creando un intrigante storytelling dalla forte impronta divulgativa.Questa iniziativa permetterà dunque non solo agli appassionati di rivivere le atmosfere dei concerti del Festival, ma anche di educare un nuovo pubblico al linguaggio della musica classica, svelando la sua bellezza attraverso una narrazione alla portata di tutti.I concerti non si limiteranno alla sola esecuzione del programma: il M° Piero Rattalino presenterà i brani dal punto di vista storico e musicologico. Questa modalità, light e divulgativa, di una durata complessiva tra i 60 e i 90 minuti, permetterà di portare a casa di appassionati e neofiti un prodotto culturale dallo standard elevato al pari di quello dei concerti dal vivo del Festival.Questa scelta risponde a due intenti fondamentali: 1)offrire ai propri abbonati un’offerta musicale di alto livello che possa sostituire il Festival perso in primavera;2)ampliare la platea della manifestazione a livello nazionale e internazionale grazie alla promozione sui canali digitali.La combinazione di televisione e web permetterà di raggiungere il pubblico abituale del Festival mantenendo salda la territorialità della manifestazione e allo stesso tempo di accrescere la conoscenza del brand Festival a livello nazionale e internazionale, abbracciando lo spirito glocal che il Festival vuole far proprio. Grazie alla collaborazione con Italiafestival è in corso di sviluppo un’iniziativa che amplierà ulteriormente la platea di visione a livello internazionale.Questa sperimentazione potrà essere replicata anche nei prossimi anni, affiancando al palcoscenico tradizionale quello digitale, inteso come strumento per ampliare la platea della manifestazione e per avvicinare una nuova generazione al mondo della musica classica.


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IMPORTO 950.000,00 €

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Un'edizione speciale, la 57ª, per il Festival Pianistico Internazionale 2020, una rassegna di grande valore simbolico ed emozionale che torna a far battere il cuore della grande musica a Brescia e a Bergamo. E anche proprio per questo il Festival a settembre metterà al centro del cartellone musicisti italiani. Giovani e non solo. Cambia la formula, molto più concentrata, 18 giorni di festival, dal 24 settembre al 12 ottobre, una rassegna che onora la vocazione e la sua storia d'eccellenza facendo di un programma rivisitato un nuovo punto di forza, a cominciare da una formula del tutto nuova con concerti sull'intero arco della giornata. “Vite parallele – Beethoven e Schubert” il titolo della 57esima edizione. Franz Schubert resta il protagonista a lui verrà affiancato Ludwig van Beethoven di cui nel 2020 si celebrano i 250 dalla nascita. Un’anteprima bresciana si è svolta  a Cazzago S.Martino a luglio. Lì nacque il Festival e lì fece i primi passi grazie alla tenacia e alla volontà di Agostino Orizio e al genio di Arturo Benedetti Michelangeli, che in quell’epoca risiedeva proprio nel comune di Cazzago. Il presente così incerto ci obbliga a ripensare al futuro proprio partendo da alcuni valori fondanti del passato, autentico ponte verso il futuro” ecco perché la 57esima edizione del Festival sarà dunque idealmente dedicata ad Arturo Benedetti Michelangeli in occasione dei 100 anni dalla nascita. Il cartellone bergamasco si apre con un'anteprima il prossimo 26 agosto, con il recital di Andrea Bacchetti. Inaugura invece “Vite parallele” venerdì 24 settembre a Bergamo con un doppio appuntamento e il giorno successivo a Brescia il duo pianistico Alexander Lonquich / Cristina Barbuti e la Filarmonica del Festival diretta da Lonquich con in programma Schubert e Mozart. Sul palco del Teatro bergamasco si susseguono Filippo Gorini (26 settembre), la Filarmonica diretta da Pier Carlo Orizio con solista Federico Colli (28 settembre), Roberto Cominati (1 ottobre), Giovanni Bellucci e Ilia Kim (4 ottobre rispettivamente alle ore 16 e 21), Alessandro Taverna (6 ottobre) e Boris Petrushansky (7 ottobre). Appuntamenti off teatro, quattro Concerti con i giovani talenti in Sala Piatti: il recital di Josef Edoardo Mossali il 30 settembre e tre appuntamenti in collaborazione con il Conservatorio Donizetti. Sabato 26 settembre sono ospiti la mattina Giuseppe Albanese e il pomeriggio Federico Colli. Alle ore 21 si replica il concerto inaugurale della sera precedente. Domenica 27 i recital di Maurizio Baglini (ore 11), Alexander Lonquich (ore 16) ed infine il concerto della Filarmonica diretta da Pier Carlo Orizio con solista Federico Colli (ore 21).La Filarmonica del Festival, con la partecipazione straordinaria della cantante Annalisa Stroppa, chiude la rassegna bresciana sabato 10 alle ore 21 e domenica 11 ottobre alle ore 18.30 nella Chiesa di Santa Maria del Carmine con la Quarta Sinfonia di Mahler.


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IMPORTO 1.470.000,00 €

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Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo ha fatto parlare di sé come uno dei più belli e prestigiosi in Europa imponendosi tra le manifestazioni più importanti al mondo dedicate al pianoforte, e non solo. Fin dagli esordi, quando per cinque anni vide esibirsi Arturo Benedetti Michelangeli,il Festival ha come protagonista indiscusso il pianoforte.Il Festival, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Presidente del Parlamento Europeo, e fondato nel 1964 dal M° Agostino Orizio, ogni anno il Festival, grazie alla direzione artistica del M° Pier Carlo Orizio, porta l'élite della grande musica nelle splendide cornici del Teatro Grande di Brescia e del Teatro Sociale di Bergamo alta, gioielli architettonici di fine Settecento dal fascino sontuoso. Dopo le monografie dedicate a Beethoven e Mozart, e lo scorso anno la Russia con Čajkovskij, quest'anno il tema è Musica velata – Schumann e Brahms. Il Festival inaugura il 15 aprile a Bergamo e il 16 a Brescia. In programma “Ein deutsches Requiem” di Brahms con la Basel Symphony Orchestra e il Coro della MDR di Lipsia diretti da Marek Janowski. Tra le orchestre la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Pier Carlo Orizio il 9 e il 10 maggio rispettivamente a Bergamo e a Brescia, in programma il Concerto per pianoforte e orchestra n.1, op.15 di Brahms e la Sinfonia n.4, op.98. Al pianoforte Alexander Romanovsky. In agenda il 23 maggio al Teatro Grande di Brescia con la Budapest Festival Orchestra diretta da Ivan Fischer e al pianoforte Emanuel Ax. Tra i pianisti  Arcadi Volodos, il 29 maggio a Brescia e il 31 a Bergamo. Grigory Sokolov, calca la scena del Grande a Brescia il 26 aprile, mentre il 18 maggio è al Sociale di Bergamo.  Per la prima volta il Festival ospiterà Stefano Bollani con l’Orchestra Filarmonica di Bologna, diretta da Kristjan Järvi, il 16 maggio.I Virtuosi Italiani solo a Bergamo il 26 maggio Misha Maisky. il violinista Roby Lakatos e la Zagreb Philharmonic Orchestra suoneranno a Brescia il 12 maggio e a Bergamo il 13. Alessandro Taverna è al Teatro Grande di Brescia il 3 maggio; Benedetto Lupo il 5 maggio invece è a Bergamo. Giuseppe Albanese il 21 maggio all'Auditorium San Barnaba a Brescia e il 22 a Bergamo. George Li, che è considerato uno dei giovani pianisti più talentuosi e creativi; Sunwook Kim, pianista coreano vincitore del Concorso Leeds nel 2006, solista con la Belgian National Orchestra. Per la prima volta in Italia in recital Ivan Bessonov, 16 anni, pianista russo.Ma saranno gli 11 anni di Alexandra Dovgan a monopolizzare l'attenzione il 17 maggio all'Auditorium San Barnaba a Brescia. Senza dimenticare, a proposito di giovani, la Filarmonica del Festival con due concerti il 29 aprile a Bergamo e il 30 a Bresc


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IMPORTO 1.480.000,00 €

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Giunto alla 55.ma edizione, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo intende confermare per il prossimo triennio tutte le peculiarità che ne hanno fatto una delle manifestazioni più prestigiose del panorama musicale non solo italiano, integrandole a loro volta con nuove iniziative al passo coi tempi. È la prima volta che il Festival dedica un'edizione a Čajkovskij: l'intento è anche quello di valorizzare, accanto ai capolavori sinfonici, le più pregevoli opere pianistiche del popolare compositore russo. I concerti si svolgono nelle principali sale da concerto delle due città (Teatro Grande di Brescia, Teatro Sociale di Bergamo), ma con possibilità di utilizzare altri ambienti per progetti speciali. Nel 2018 è stato individuato il chiostro del Museo Diocesano di Brescia per il ciclo tematico dei recital debussyani “Au clair de la lune” che ospiterà solisti di diverse generazioni. Un importante concerto sinfonico avrà luogo al Teatro degli Arcimboldi di Milano con la direzione di Valery Gergiev. La scelta di Čajkovskij e Debussy per il 55.mo Festival è stata suggerita da due ricorrenze: l'anno dei rapporti culturali Russia-Italia e il centenario della morte del grande compositore francese. Nel cartellone 2018, articolato in una quarantina di concerti, sarà presente il gotha del pianismo mondiale. La leggendaria pianista argentina Martha Argerich, protagonista di tre serate, renderà omaggio ai due padri nobili del Festival: il fondatore Agostino Orizio (1922-2014) e il grande interprete Arturo Benedetti Michelangeli (1920-1995) al quale vennero intitolate le prime edizioni (e di cui, nel 2020, il Festival celebrerà il centenario della nascita). Accanto a stelle mondiali come Grigory Sokolov, Mikhail Pletnev, Nikolay Lugansky e Yuja Wang saranno presenti giovani di eccezionale talento quali Daniil Trifonov, Alexander Malofeev, Dmitry Shishkin, Filippo Gorini. Di prim'ordine anche i violinisti Sergey Krylov, Viktoria Mullova e Nicola Benedetti. Nei concerti sinfonici avrà un ruolo di primo piano la Filarmonica del Festival, dal 2014 orchestra residente della rassegna. Composta da giovani strumentisti, la Filarmonica accoglie alcuni dei migliori talenti dei Conservatori italiani. Il Festival non solo dà spazio ai musicisti delle nuove generazioni, ma promuove anche l'ascolto del repertorio classico al di là di un tradizionale bacino d'utenza. Con l'organizzazione di prove aperte precedute da brevi introduzioni si coinvolgono bambini, ragazzi e studenti di scuole e università. Nelle province di Brescia e Bergamo, mediante conferenze in biblioteche e i concerti del ciclo Festival e dintorni, vengono sensibilizzate persone di ogni età, molte delle quali non hanno mai assistito a esecuzioni di musica classica. Si conferma infine la stretta collaborazione con i Conservatori di Brescia e di Bergamo, mediante la promozione di concerti affidati ai migliori allievi, con programmi sempre collegati ai temi del Festival.


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