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Attività principali dell'istituzione

Il Teatro Stabile dell’Umbria è nato come evoluzione del circuito teatrale già attivo in Umbria dai primi anni ’80 e si è subito posto al centro dell'attenzione culturale con produzioni di successo dirette da artisti come Luca Ronconi, Massimo Castri ecc. Nel 1989 è stato riconosciuto Teatro Stabile Pubblico e fino a oggi sono stati prodotti ben oltre cento spettacoli.

Dal 2008 il Teatro Stabile dell’Umbria si occupa anche di ospitalità di danza; dal 2015 viene riconosciuto dal MIBACT come Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Pur essendo una regione piccola sono dicassette i teatri in cui svolge l'attività: Teatro Morlacchi di Perugia, Secci a Terni, Cucinelli a Solomeo, Politeama Clarici a Foligno, Teatro Nuovo Giancarlo Menotti a Spoleto, Comunale Luca Ronconi a Gubbio, Comunale Manini a Narni, Teatro degli Illuminati a Città di Castello, Comunale a Todi, Caporali a Panicale, Concordia a Marsciano, Mengoni a Magione, Teatro Don Bosco a Gualdo Tadino, Accademia a Tuoro sul Trasimeno, Torti a Bevagna, Teatro della Filarmonica a Corciano, Spazio Teatro a Norcia.

 

www.teatrostabile.umbria.it

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IMPORTO 200.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Teatro Stabile dell’Umbria (TSU) è istituito con legge regionale 19 febbraio 1992 n° 4 con le finalità di contribuire allo sviluppo e alla diffusione nel territorio regionale delle attività teatrali. E’ riconosciuto dal Ministero della Cultura come Teatro di rilevante interesse culturale (c.d. TRIC) ai sensi dell’art. 11 del D.M. 27 luglio 2017 e ss.mm. e ii..

Come Teatro Regionale il TSU programmerà le stagioni di 16 città: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Narni, Foligno, Solomeo, Città di Castello, Todi, Panicale, Bettona, Magione, Marsciano, Gualdo Tadino, Corciano, Tuoro. Una rete che valorizza il patrimonio umbro dei teatri storici nella loro funzione socioculturale.

Nel 2024 verranno in Umbria 121 compagnie per 181 recite alle quali si aggiungono circa 170 recite degli spettacoli prodotti dal TSU. Spettacoli di prosa e di danza, per una proposta trasversale capace di raggiungere un pubblico vasto. I principali protagonisti che, tra gli altri, saliranno sui palcoscenici dei teatri umbri, sono: Concita de Gregorio, Stefano Massini, Umberto Orsini, Franco Branciaroli, Flavio Insinna, Fabrizio Gifuni, Filippo Timi, Alessandro Haber, Luca Marinelli, Massimo Popolizio, Lucia Mascino, Michele Di Stefano, Matthias Martelli, Jacopo Jenna,  Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Liv Ferracchiati, Walter Malosti,  Fabian Jung‍, Roberto Andò, Renato Carpentieri, Thom Luz, Carmeo Rifici, Andrea Pennacchi.

Per quanto riguarda la produzione di spettacoli il TSU collaborerà con Antonio Latella, Leonardo Lidi e Matthias Martelli con l’obiettivo di un ruolo da protagonista nel panorama nazionale del teatro di regia.

Antonio Latella sarà il regista de La Locandiera di Carlo Goldoni, protagonista Sonia Bergamasco. Leonardo Lidi sarà il regista de Il giardino dei ciliegi, ultimo capitolo della trilogia su Cechov.  Matthias Martelli metterà in scena Eretici. Il fuoco degli spiriti liberi nel quale appariranno le storie di Giordano Bruno, Ipazia d’Alessandria, Paolo Veronese, Dario Fo, Michelangelo Buonarroti, Artemisia Gentileschi, Galileo Galilei, Anita Garibaldi, Fra Dolcino, Guglielma da Milano, Pierpaolo Pasolini, Julian Assange e altri.

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IMPORTO 300.000,00 €

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Il Teatro Stabile dell’Umbria (TSU) è un Teatro Stabile Regionale e un Teatro di Rilevante Interesse Culturale  come definito dal Ministero della Cultura.

Nel 2023 il TSU incrementerà i progetti di creazione, programmazione e impegno sociale, intervenendo in alcune aree di disagio, e proseguirà i progetti  di formazione del pubblico giovane.

Come Teatro Stabile Regionale il TSU programmerà le stagioni di 17 città: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Narni, Foligno, Solomeo, Città di Castello, Todi, Panicale, Bevagna, Magione, Marsciano, GualdoTadino, Corciano, Tuoro, Norcia. Una rete che valorizza il patrimonio umbro dei teatri storici nella loro funzione socioculturale.

Nel 2023 verranno in Umbria 118 compagnie per 177 recite alle quali si aggiungono circa 160  recite degli spettacoli del TSU. Spettacoli di prosa e di danza, per una proposta trasversale capace di raggiungere un pubblico vasto. I principali protagonisti che, tra gli altri, saliranno sui palcoscenici dei teatri umbri, sono: Rossy De Palma, Dominique Blanc, Gerome Bel, Stefano Massini, Vinicio Marchioni, Sonia Bergamasco, Luca Marinelli, Giorgio Pasotti, Virginia Raffaele, Lodo Guenzi, Ascanio Celestini, Stefano Fresi, Isabella Ragonese, Massimiliano Gallo, Elio De Capitani, Ottavia Piccolo, Silvio Orlando, Emma Dante, Massimo Popolizio, Fabrizia Sacchi, Federico Buffa, Andrea Zorzi, Ater Balletto, Balletto di Roma, Virgilio Sieni, Spellbound, MM Contemporary Dance.

Per la produzione di spettacoli, con l’obiettivo di un ruolo da protagonista nel panorama nazionale del teatro di regia, il TSU collaborerà con Antonio Latella, Andrea Baracco, Leonardo Lidi, Lorenzo Collalti, Ferdinando Bruni, Silvia Calderoni e Matthias Martelli.

Antonio Latella sarà il regista de La Locandiera di Carlo Goldoni, protagonista Sonia Bergamasco. Andrea Baracco metterà in scena Otello, da Shakespeare, fondando il progetto su un cast tutto femminile. Leonardo Lidi sarà il regista del primo e del secondo capitolo di una trilogia su Cechov: Il gabbiano e Zio Vanja. Lorenzo Collalti sarà il regista de La madre dei mostri ispirato ai racconti di Guy De Maupassant. Matthias Martelli riallestirà Raffaello, il figlio del vento, nato in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio, legato fortemente all’Umbria dove ha frequentato Pietro Vannucci, il Perugino, e dove ha dipinto la Pala Colonna, la Pala degli Oddi, la Crocifissione Gavari (National Gallery ) e lo Sposalizio della Vergine (Pinacoteca di Brera).

Ferdinando Bruni sarà il regista di Re Lear, lo spettacolo co-prodotto con il Teatro Elfo/Puccini di Milano, protagonista Elio De Capitani.

Silvia Calderoni,  musa dei Motus, sarà forza ispiratrice in un’innovativa creazione di Industria Indipendente (collettivo di ricerca dedito alle arti performative e visive, il cui processo artistico attraversalinguaggi e pratiche differenti) che sosterremo insieme a Teatro di Roma, Emilia Romagna Teatro ERT, LAC Lugano Arte e Cultura.


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IMPORTO 300.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Teatro Stabile dell’Umbria è un Teatro Stabile Regionale e, come definito dal Ministero della Cultura, un Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Anche nel 2022 il TSU ha incrementato i propri progetti sulla funzione di Teatro Stabile Regionale e sulla vocazione di Teatro di Rilevante Interesse Culturale. Come Teatro Stabile Regionale il TSUprogrammerà le stagioni di 17 città: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Narni, Foligno, Solomeo, Città di Castello, Todi, Panicale, Bevagna, Magione, Marsciano, GualdoTadino, Corciano, Tuoro, Norcia. Una rete costruita in quarant’anni di attività per consolidare una cultura teatrale regionale, valorizzando il patrimonio umbro dei teatri storici nella loro funzione socioculturale. Oggi, il TSU si propone di dare voce al teatro rendendo gli spettatori protagonisti. Nel 2022 verranno in Umbria 80 compagnie per 140 recite: spettacoli di prosa e di danza, per una proposta trasversale capace di raggiungere un pubblico vasto. Tilda Swinton, Daniel Pennac, Saburo Teshigawara, Alessio Boni, Leo Gullotta, Marco Paolini, Alessandro Bergonzoni, Ascanio Celestini, Emma Dante, Ottavia Piccolo, Silvio Orlando sono alcuni dei protagonisti che, nel corso del 2022, saliranno sui palcoscenici del Morlacchi e dei teatri umbri. Il TSU collaborerà con i registi Antonio Latella, Andrea Baracco, Leonardo Lidi e Lorenzo Collalti, ponendosi l’obiettivo di un ruolo da protagonista nel panorama nazionale del teatro di regia. Andrea Baracco metterà in scena Otello, da Shakespeare, fondando il progetto su due pilastri: un cast tutto femminile e un meccanismo in cui caso e scelta trasformano lo spettacolo in un’esperienza irripetibile. La scelta del cast femminile sarà l’inganno attraverso cui lo spettacolo accompagnerà il pubblico nel viaggio dentro la storia. Il meccanismo teatrale vedrà Iago, sera dopo sera, giocare con la sorte: di fronte al pubblico stabilirà, chi interpreterà Otello e chi Desdemona, assumendo fino in fondo, in questa storia di finzione, verità e fato, il ruolo di autore, attore e regista della vicenda. Leonardo Lidi sarà il regista de Il gabbiano da Cechov, primo capitolo di una trilogia di cui Lidi firmerà le regie di Zio Vanja nel 2023 e de Il giardino dei ciliegi nel 2024. Di Matthias Martelli il TSU riallestirà Raffaello, il figlio del vento, nato in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio, uno dei più grandi artisti di ogni tempo, legato fortemente all’Umbria dove ha frequentato Pietro Vannucci, il Perugino, e dove ha dipinto la Pala Colonna, per la chiesa delle monache di Sant'Antonio, la Pala degli Oddi, per San Francesco al Prato, la Crocifissione Gavari (oggi conservata alla National Gallery di Londra) e lo Sposalizio della Vergine (oggi alla Pinacoteca di Brera). Con il giovane regista Lorenzo Collalti abbiamo messo in campo un progetto, La madre dei mostri, che sarà rappresentato in tutti i teatri dell’Umbria. Un testo tratto dai racconti di Guy de Maupassant.


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Sin dalla sua nascita, la vocazione del Teatro Stabile dell’Umbria è stata la produzione di spettacoli. In Umbria sono nate le opere di grandi registi della scena internazionale, con interpreti che hanno segnato la storia del teatro.

Le prossime produzioni confermano questa vocazione, nel 2021, la programmazione sarà in parte modificata a causa della pandemia che ha colpito il Paese, ma il Teatro Stabile dell’Umbria intende comunque portare avanti il progetto artistico previsto, nel 2020 abbiamo presentato tre spettacoli al Festival Internazionale La Biennale di Venezia, sostenendo tre giovani artisti - Liv Ferracchiati, Leonardo Lidi e Jacopo Gassman - che si sono fatti notare per le loro qualità ricevendo prestigiosi riconoscimenti dalla critica nazionale e internazionale e, con il contributo della Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, abbiamo realizzato un’opera imponente, Guerra e pace di Lev Tolstoj con uno straordinario cast, la regia di Andrea Baracco e la riscrittura di Letizia Russo, è previsto che appena possibile tutti questi spettacoli verranno presentati al pubblico.

Nel mese di febbraio, in uno dei teatri più belli della nostra regione, il teatro Nuovo Giancarlo Menotti, sono iniziate le prove di Chi ha paura di Virginia Woolf?, uno degli spettacoli di punta della prossima stagione, con una nuova traduzione di Monica Capuani del testo più celebre di Edward Albee. La regia è di Antonio Latella, i protagonisti sono Sonia Bergamasco, Vinicio Marchioni, Ludovico Fededegni e Paola Giannini. Lo spettacolo è già stato invitato al Piccolo Teatro di Milano e la tournée è stata programmata da gennaio 2022.

Come sempre gli obiettivi artistici sono stati individuati e programmati con il fine di accrescere il prestigio nazionale e internazionale già raggiunto e di mantenere il carattere innovativo delle scelte.

Con l’obiettivo di realizzare un teatro stabile regionale, il Teatro Stabile dell’Umbria programma le stagioni di prosa di 17 città dell’Umbria: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Narni, Foligno, Solomeo, Città di Castello, Todi, Panicale, Bevagna, Magione, Marsciano, Gualdo Tadino, Corciano, Tuoro, Norcia.

Grazie all’intuito di alcuni illuminati amministratori dalla Regione Umbria - che negli anni 70 avviarono un grande progetto culturale, civile e sociale - sono stati restaurati i bellissimi teatri di quell’immenso patrimonio artistico che sono i centri storici delle città umbre. Il lavoro del Teatro Stabile dell’Umbria è quello di tenerli aperti e fruibili grazie alle stagioni di prosa, alle rassegne, ai festival, creando così un luogo di incontro e scambio. Un presidio culturale che contribuisce in maniera determinante a mantenere vivi i centri storici.

 

Nel 2021 il Teatro Stabile dell'Umbria intende realizzare nelle città umbre cartelloni con proposte di grande livello, che, dopo questo periodo di chiusura dei teatri, possano essere simbolo di ripartenza.


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Sin dalla sua nascita, la vocazione del Teatro Stabile dell’Umbria è stata la produzione di spettacoli. Per questo motivo in Umbria sono nate le opere di quegli artisti che sarebbero diventati più grandi registi della scena internazionale, che chiamarono, quali interpreti,  quegli attori che avrebbero segnato la storia del teatro.

Le prossime produzioni confermano la vocazione del Teatro Stabile dell’Umbria a sostenere i registi e i drammaturghi più interessanti del panorama nazionale.

Nel 2020 saranno coinvolti artisti importanti come il regista Andrea Baracco, considerato uno dei maggiori esponenti della nuova scena italiana, la scrittrice Lucia Calamaro, regista e autrice affermata in Italia e all’estero, il giovane regista e autore umbro Liv Ferrachiati, gli attori Stefano Fresi, Silvio Orlando, Umberto Orsini, Ottavia Piccolo, Silvia D’Amico e altri.

Gli obiettivi artistici sono stati individuati e programmati con il fine di accrescere il prestigio nazionale e internazionale già raggiunto e di mantenere il carattere innovativo delle scelte.

Con l’obiettivo di realizzare un teatro stabile regionale, il Teatro Stabile dell’Umbria programma le stagioni di prosa di 17 città dell’Umbria: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Narni, Foligno, Solomeo, Città di Castello, Todi, Panicale, Bevagna, Magione, Marsciano, Gualdo Tadino, Corciano, Tuoro, Norcia.

Grazie all’intuito di alcuni illuminati amministratori dalla Regione Umbria - che negli anni 70  avviarono un grande progetto culturale, civile e sociale - sono stati restaurati i bellissimi teatri  di quell’immenso patrimonio artistico che sono i centri storici delle città umbre. Il lavoro del Teatro Stabile dell’Umbria è quello di tenerli aperti e fruibili grazie alle stagioni di prosa, alle rassegne, ai festival, creando così un luogo di incontro e scambio. Un presidio culturale che contribuisce in maniera determinante a mantenere vivi i centri storici.

Relativamente ai cartelloni delle Stagioni di prosa e danza, il Teatro Stabile dell’Umbria opera le migliori scelte possibili, garantendo ampio spazio agli spettacoli in linea con la propria identità, comprese le esperienze d'eccellenza nell'ambito della ricerca.

Nel 2020 il Teatro Stabile dell'Umbria intende garantire un’offerta sempre maggiore di spettacoli di prosa e danza proponendo mediamente uno spettacolo al giorno in tutta la regione. Gli autori italiani contemporanei saranno la maggioranza, con un’offerta il più possibile diversificata, in modo da favorire gli spostamenti del pubblico nei diversi teatri.


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Il Teatro Stabile dell’Umbria fin dalla sua nascita si è distinto per produrre spettacoli di alta qualità, diretti dai più grandi registi della scena e con attori che hanno segnato la storia del teatro. Messinscene memorabili rappresentate con successo di pubblico e di critica nei maggiori teatri italiani ed esteri.

Nel 2019 intende proseguire sulla scia dell’eccellenza con la produzione di spettacoli di rilevanza nazionale e internazionale che possano entusiasmare, emozionare e incuriosire il pubblico.

Per questo verranno coinvolti artisti di fama come lo stimato regista Andrea Baracco, uno dei maggiori esponenti della nuova scena italiana, noto per aver diretto spettacoli di successo che hanno appassionato gli spettatori, e Lucia Calamaro, regista e autrice sulla cresta dell’onda in Italia e all’estero, insieme ad attori del calibro di Michele Riondino, Silvio Orlando, Umberto Orsini, Ottavia Piccolo, Silvia D’Amico e altri.

I testi sono stati scelti in modo da soddisfare le esigenze dei diversi pubblici che compongono la platea, si passerà quindi dalla messinscene di grandi classici a quelle degli autori contemporanei più innovativi. Un programma ambizioso che grazie al sostegno dei privati potrà ampliarsi e concretizzarsi, portando, ancora una volta, il nostro teatro e l’Umbria al centro dell’attenzione italiana ed europea.

Inoltre il Teatro Stabile dell’Umbria è l'unico stabile italiano a organizzare le stagioni di prosa in ben 17 città dell’Umbria: a seguito del lavoro di restauro svolto dalla regione è stato possibile riportare alla vita bellissimi teatri storici che restano aperti e fruibili grazie alle stagioni di prosa, alle rassegne, ai festival, diventando così un luogo di incontro e scambio, un presidio culturale che contribuisce in maniera determinante a mantenere vivi i centri storici.

Nel 2019 il Teatro Stabile dell'Umbria intende garantire un offerta sempre maggiore in modo che in Umbria ci possa essere in media uno spettacolo al giorno. Nei cartelloni verranno presentati i grandi interpreti del teatro italiano e non mancheranno le presenze internazionali e i giovani talenti che portano nuova linfa alla scena, equilibrando proposte divertenti con testi impegnati, dando particolare attenzione ai grandi temi che appassionano gli spettatori e ai giovani che devono poter trovare nel venire a teatro un apprezzata e valida alternativa ad altre forme d'intrattenimento.


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IMPORTO 500.000,00 €

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Il Teatro Stabile dell’Umbria è l'unico stabile italiano a organizzare le stagioni di prosa in ben 18 città dell’Umbria.

A seguito del lavoro di restauro svolto dalla regione è stato possibile riportare alla vita bellissimi teatri storici che restano aperti e fruibili grazie alle stagioni di prosa, alle rassegne, ai festival, diventando così un luogo di incontro e scambio, un presidio culturale che contribuisce in maniera determinante a mantenere vivi i centri storici.

Nel 2018 il Teatro Stabile dell'Umbria intende garantire un offerta sempre maggiore in modo che in Umbria ci possa essere in media uno spettacolo al giorno.

Nei cartelloni verranno presentati i grandi interpreti del teatro italiano e non mancheranno le presenze internazionali e i giovani talenti che portano nuova linfa alla scena, equilibrando le proposte divertenti con i testi impegnati con particolare attenzione ai grandi temi che appassionano gli spettatori e ai giovani che devono poter trovare nel venire a teatro un apprezzata e valida alternativa ad altre forme d'intrattenimento.

A un anno e mezzo dal terremoto che ha colpito il centro Italia verrà organizzata a Norcia una stagione teatrale, con la convinzione che ricominciare ad andare a teatro, sarà un elemento importante del percorso di riappropriazione della quotidianità.

Forse non tutti sanno che per realizzare una stagione di qualità occorrono notevoli risorse economiche e il pubblico, con l’acquisto dei biglietti, contribuisce con una quota pari a circa il 40% dei costi generali.

E’ quindi fondamentale il sostegno di tutti per far sì che l’Umbria sia sempre di più terra di turismo culturale, in modo che le proprie ricchezze possano svilupparsi e diventare un fattore di crescita anche civile ed economico.

 


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IMPORTO 500.000,00 €

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Il Teatro Stabile dell’Umbria fin dalla sua nascita si è distinto per produrre spettacoli di alta qualità, diretti dai più grandi registi della scena e con attori che hanno segnato la storia del teatro. Messinscene memorabili rappresentate con successo di pubblico e di critica nei maggiori teatri italiani ed esteri.

Nel 2018 intende proseguire sulla scia dell’eccellenza con la produzione di spettacoli di rilevanza nazionale e internazionale che possano entusiasmare, emozionare e incuriosire il pubblico.

Per questo verranno coinvolti artisti di fama come lo stimato regista Andrea Baracco, uno dei maggiori esponenti della nuova scena italiana, noto per aver diretto spettacoli di successo che hanno appassionato gli spettatori, e attori del calibro di Michele Riondino, Anna Maria Guarnieri, Sivio Orlando, Umberto Orsini, Ottavia Piccolo, Ascanio Celestini e altri.

I testi sono stati scelti in modo da soddisfare le esigenze dei diversi pubblici che compongono la platea, si passerà quindi dalla messinscene di grandi classici a quelle degli autori contemporanei più innovativi.

Un programma ambizioso che grazie al sostegno dei privati potrà ampliarsi e concretizzarsi, portando, ancora una volta, la nostra Regione al centro dell’attenzione italiana ed europea.

 


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