DESCRIZIONE INTERVENTO
Il Teatro Stabile dell’Umbria (TSU) è un Teatro Stabile Regionale e un Teatro di Rilevante Interesse Culturale come definito dal Ministero della Cultura.
Nel 2023 il TSU incrementerà i progetti di creazione, programmazione e impegno sociale, intervenendo in alcune aree di disagio, e proseguirà i progetti di formazione del pubblico giovane.
Come Teatro Stabile Regionale il TSU programmerà le stagioni di 17 città: Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Narni, Foligno, Solomeo, Città di Castello, Todi, Panicale, Bevagna, Magione, Marsciano, GualdoTadino, Corciano, Tuoro, Norcia. Una rete che valorizza il patrimonio umbro dei teatri storici nella loro funzione socioculturale.
Nel 2023 verranno in Umbria 118 compagnie per 177 recite alle quali si aggiungono circa 160 recite degli spettacoli del TSU. Spettacoli di prosa e di danza, per una proposta trasversale capace di raggiungere un pubblico vasto. I principali protagonisti che, tra gli altri, saliranno sui palcoscenici dei teatri umbri, sono: Rossy De Palma, Dominique Blanc, Gerome Bel, Stefano Massini, Vinicio Marchioni, Sonia Bergamasco, Luca Marinelli, Giorgio Pasotti, Virginia Raffaele, Lodo Guenzi, Ascanio Celestini, Stefano Fresi, Isabella Ragonese, Massimiliano Gallo, Elio De Capitani, Ottavia Piccolo, Silvio Orlando, Emma Dante, Massimo Popolizio, Fabrizia Sacchi, Federico Buffa, Andrea Zorzi, Ater Balletto, Balletto di Roma, Virgilio Sieni, Spellbound, MM Contemporary Dance.
Per la produzione di spettacoli, con l’obiettivo di un ruolo da protagonista nel panorama nazionale del teatro di regia, il TSU collaborerà con Antonio Latella, Andrea Baracco, Leonardo Lidi, Lorenzo Collalti, Ferdinando Bruni, Silvia Calderoni e Matthias Martelli.
Antonio Latella sarà il regista de La Locandiera di Carlo Goldoni, protagonista Sonia Bergamasco. Andrea Baracco metterà in scena Otello, da Shakespeare, fondando il progetto su un cast tutto femminile. Leonardo Lidi sarà il regista del primo e del secondo capitolo di una trilogia su Cechov: Il gabbiano e Zio Vanja. Lorenzo Collalti sarà il regista de La madre dei mostri ispirato ai racconti di Guy De Maupassant. Matthias Martelli riallestirà Raffaello, il figlio del vento, nato in occasione delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio, legato fortemente all’Umbria dove ha frequentato Pietro Vannucci, il Perugino, e dove ha dipinto la Pala Colonna, la Pala degli Oddi, la Crocifissione Gavari (National Gallery ) e lo Sposalizio della Vergine (Pinacoteca di Brera).
Ferdinando Bruni sarà il regista di Re Lear, lo spettacolo co-prodotto con il Teatro Elfo/Puccini di Milano, protagonista Elio De Capitani.
Silvia Calderoni, musa dei Motus, sarà forza ispiratrice in un’innovativa creazione di Industria Indipendente (collettivo di ricerca dedito alle arti performative e visive, il cui processo artistico attraversalinguaggi e pratiche differenti) che sosterremo insieme a Teatro di Roma, Emilia Romagna Teatro ERT, LAC Lugano Arte e Cultura.
NOTE Intervento archiviato