Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Fortificazioni di San Giorgio (1838-40)
Il bastione di San Giorgio, una delle opere più complesse e imponenti progettate da Franz von Scholl, ufficiale e architetto militare asburgico, e' articolata in più strutture: traversa, blockhaus, galleria di controscarpa, locali di servizio e magazzini, rondella, fossato e venne concepita per il controllo e la difesa di Porta Trento e della strada postale per il Tirolo.
Dal piano interrato si accede, per una serie di locali, alla poterna che conduce, attraversando il fossato, alla lunga galleria di controscarpa pensata per la difesa, mediante fucilerie, dell’area del vallo e delle fortificazioni. La galleria costruita in pietra delle colline di Quinzano (calcare marnoso fossilifero eocenico, usato in tutto il complesso del forte), presenta volte in cotto, feritoie per fucilieri e bocche di lupo per l’aerazione.
Il primo tratto della galleria si estende dalla riva del fiume fino a porta Trento, e si sviluppa lungo la curva del vallo per circa 200 metri. In prossimità della porta la galleria si articola in locali e una piccola stanza di sortita con uscita sul fossato (ora visibile solo dall’interno) per permettere le sortite improvvise dei soldati nel vallo e all’esterno della porta stessa. La galleria prosegue quindi parallela al fossato antistante porta Trento circondando poi la rondella veneziana. Al termine, una casamatta completamente interrata (blockhaus), sotto il tratto iniziale di via Ippolito Nievo. Quest’ultima struttura, in discreto stato di conservazione, era provvista, oltre che di fucilerie, di una postazione cannoniera per controllare la strada della Valdonega.
Informazioni sullo stato della conservazione
Al termine del percorso della galleria di controscarpa si giunge in una stanza che prevedeva un’uscita di sortita nel vallo, ancora ben visibile dall’interno, ma che è stata completamente interrata con l’accumulo di detriti e delle opere di terra degli spalti superiori ritenute di nessuna importanza architettonica e riversate nel fossato.
Nel secondo dopoguerra infatti dopo che sia la galleria di controscarpa sia la stanza di sortita, individuabile anche all’esterno dalla presenza di un numero civico n.4, sono state per anni occupate dagli sfollati il comune di Verona ha provveduto ad un parziale interramento dell'intero vallo dove si trova l'accesso alla stanza di sortita.
Questo interramento impedisce di fatto una lettura congrua del manufatto e contribuisce al deterioramento delle strutture.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Visita guidata gratuita ogni seconda domenica del mese alle ore 10:00.
Ritrovo nel cortile interno del bastione di San Giorgio.
Sono possibili visite su appuntamento