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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Sul acrocoro roccioso che gli fa di base, s'innalza il Castello con la sua poderosa strutturs fatta di muraglie cieche a scarpata e di possenti volte in pietra locale. Il Castello rappresenta un vero modello di architettura militare genovese, anche se la sua fisionomia ha subito, sia nell'apparenza esteriore, che nella disposizione interna, alcune mutazioni legate al progresso delle fortificazioni e delle armi da fuoco. A prima vista il Castello si presenta come un massiccio monoblocco, ma, in realtà, consiste in due grandi corpi sititnti racchiusi fra mura ciclopiche: un "corpo basso" con prospetto e portone d'ingresso principale sulla grande sal ipostila (nome derivante dai templi antichi coperti da tetto piano sostenuto da colonne) ed un secondo portone d'accesso al somme della scalinata. Sopra la Sala Ipostila è sita la Casa del Castellano, poichè nel 1500 vi risiedeva un Castellano o Capitano del Popolo, indipendente dal Podestà di Porto Venere. Siccome alla fortezza era assegnata una gurnigione di balestrieri e di archibugieri, dovevano esservi locali per abitazioni ad oggi non identificabili. La spianata del corpo alto a livello della copertura della sala ipostila dovrebbe essere stata aggiunta nel XVI secola seguito dell'introduzione delle armi da fuoco. La parte nord del Castello, comprende i resti accennati della rocca cinquecentesca, con l'inaccessibile cortina che la cinge ai due lati, gli ampi camminamenti e le garitte a feritoia che vi sono disposti, appare sopratutto attrezzata per la difesa con gli archibugi. Nel corpo basso del fortilizio, con i suoi bastioni angolari, la difesa avveniva per mezzo di armamento con bocche da fuoco.

Nel 1797 il Castello fù consegnato dalla repubblica di Genova a Napoleone  il quale lo destino a prigione politica con conseguente deturpazione della sla ipostila ove sono ancora visibili i segni delle inferiate.

Il Castello intotolato a Andrea Doria per secoli ha difeso la base navale di Porto Venere, celebrata quale baluardo di Genova nel mar Tirreno.

Informazioni sullo stato della conservazione

IL BENE NECESSITA DI INTERVENTI DI RESTAURO E MANUTENZIONE LIMITATAMENTE ALLE FINITURE ED ALL'IMPIANTISTICA IN PARTICOLARE NECESSITA DI INTERVENTI TUTTE LE SUPERFICI LAPIDEE ESPOSTE ALLE INTEMPERIE, COSI' COME LE PORZIONI CARATTERISTICHE DELLA FORTIFICAZIONE (ALTANE, MERLI, CAMMINAMENTI, IPOGEI, ECC.).

PARIMENTI NECESSITANO INTEREVENTI DI MANUTENZIONE PER FAVORIRE E MIGLIORARE L'ACCESSIBILITA' (FONDO CALPESTABILE DEI PERCORSI INTERNI, PROTEZIONI VERSO L'ESTERNO E SERVIZI AGLI UTENTI).

CONTESTUALMENTE NECESSITANO INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PER CONSENTIRNE LA FRUIBILITA' ANCHE NELLE ORE NOTTURNE, NONCHE' ALL'IMPIANTO IDRICO/SANITARIO AL FINE DI DARE UN MAGGIORE SERVIZIO ALL'UTENZA

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

ORARI DI APERTURA

Tutti i giorni Apertura 10.30 - Chiusura 18.30

 

COSTI DI INGRESSO

INGRESSO INTERO € 5,00

INGRESSO RIDOTTO € 3,00

- sotto i 14 anni

- per i gruppi di almeno 10 persone

INGRESSO SCOLARESCHE: € 3,00

INGRESSO GRATUITO: 2 accompagnatori per ogni scolaresca

                                  Bambini al di sotto dei 6 (sei) anni

 

 

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 55.514,74 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

IL PROGETTO PREVEDE IL RESTAURO DELLE SUPERFICI MURARIE INTERNE DELLA SALA IPOSTILA INTERVENTO NECESSARIO A SEGUITO DI DISTACCHI DI MATERIALE LAPIDEO DALLE VOLTE E DALLE MURATURE PERIMETRALI.

L'INTERVENTO CONSISTE NEL LAVAGGIO DELLE MURATURE, CONSOLIDAMENTO DELLE PARTI DECOESE, INTEGRAZIONE DELLE STILLATURE TRA I VARI CONCI DI PIETRA E FISSAGGIO DELLE PARTI RESTAURATE. 

 

 

 

 


NOTE Intervento archiviato