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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

PREMESSA GENERALE

Il Museo Archeologico e Pinacoteca “E.Rosa” di Amelia è ospitato nell’ ex-Collegio Boccarini e conserva le testimonianze archeologiche dell’antichissimo centro di “Ameria”, dalle sue origini fino all’Altomedioevo. All’interno del Museo, il percorso si sviluppa attraverso itinerari tematici che forniscono una ricostruzione approfondita dei vari aspetti dell’antica città. Notevole è l’esposizione della statua bronzea raffigurante il generale romano Nerone Claudio Druso detto Germanico, rinvenuta ad Amelia nel 1963. Conclude la visita la Sezione Pinacoteca che raccoglie opere di provenienza locale collocabili tra Cinquecento e Settecento.

Tra le pitture pregevoli è la tavola di Sant’Antonio Abate” di Piermatteo d’Amelia, artista amerino, un protagonista del rinascimento umbro insieme al Pinturicchio e al Perugino. Recentemente, presso il Museo Archeologico è visibile una Sezione che mostra alcuni dei reperti della ricchissima Necropoli di epoca ellenistica ritrovati presso l’ex Consorzio di Via delle Rimembranze ad Amelia.

I beni mobili oggetto di intervento appartengono essenzialmente alla parte altomedievale attualmente poco valorizzata e costituiscono uno spaccato storico importante della storia della città int ale epoca.

Trattasi di pezzi di estremo interesse storico, in marmo e travertino tra cui un leone alato, una scritta, una decorazione con palmetta, una rappresentazione di castello con torri, una gargolla o mensola con testa di gatto, due pezzi con decorazioni geometriche, una croce celtica, una scritta con caratteri romani e un angolo di lapide con il simbolo del sole.

Informazioni sullo stato della conservazione

Tutti i pezzi sono conervati in condizioni ambientali idonee in una vetrina specificatamente dedicata ma allo stesso tempo tutti necessitano di un intervento di restauro e valorizzazione in quanto i reperti presentano superfici sproche per presenta di polveri, concrezioni e residui di vecchie malte e strati di terriccio.

Risulta altreasì necessario attuare una rivisitazione sia dell’esposizione che dell’illuminazione al fine di una loro corretta valorizzazione.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Museo Civico ove sono presenti i beni mobilioggetto dell'intervento è aperto tutto l'anno con orari differenziati in base al periodo ovvero:

dal 1° novembre al 31 marzo: 
sabato, domenica e festivi
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 17:30

(chiuso il 25 dicembre - 1° gennaio apertura pomeridiana)

da 1° aprile al 15 giugno:
dal venerdì alla domenica e festivi
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00

dal 16 al 30 giugno:
tutti i giorni tranne il mercoledì
dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 15:30 alle ore 18:00

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 20.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Oggetto: intervento di restauro e valorizzazione dei reperti altomedievali esposti presso il Museo Civico Archeologico “Edilberto Rosa” di Amelia

In stretta relazione con la SABAP dell’Umbria è emersa la ecessità di effettuare un intervento di restauro e valorizzazione dell’importante collezione altomedievale in oggetto. A riguardo sono stati individuati una decina di reperti alto medioevali, attualmente esposti al Museo e altrie non ancora esposti.

Trattasi di pezzi di estremo interesse storico, in marmo e travertino raffiguranti un leone alato, una scritta, una decorazione con palmetta, una rappresentazione di castello con torri, una gargolla o mensola con testa di gatto, due pezzi con decorazioni geometriche, una croce celtica, una scritta con caratteri romani e un angolo di lapide con il simbolo del sole.

Inoltre per gli stessi è necessario attuare una rivisitazione sia dell’esposizione che dell’illuminazione al fine di una loro corretta valorizzazione.

 

ATTIVITA’ PREVISTE

La prima operazione di restauro consisterà in una pulitura delle superfici con asportazione di tutte le polveri, concrezioni residui di vecchie malte e rimozione degli strati di terriccio.

Questa operazione verrà eseguita con aspiratori di piccola potenza e spazzolini di plastica.

Successivamente, verrà applicata una prima mano di biocida al 2%, da ripetere due volte a distanza di qualche giorno.

I frammenti cosi trattati verranno ricoperti con una pellicola trasparente e sigillati, per una migliore efficacia del prodotto.

Trascorso questo periodo i frammenti verranno lavati con abbondanza d’acqua demineralizzata, spazzolati con pennelli e spazzolini a setole morbide.

È possibile che questa operazione possa essere ripetuta.

 Successivamente, nelle zone dove i depositi e le concrezioni sono più tenaci, verranno applicati degli impacchi di polpa di carta in soluzione satura di carbonato di ammonio, potrebbero essere necessarie rimozioni meccaniche con strumenti di precisione e a bisturi.

In questa fase è sempre auspicabile se possibile un confronto con la Dottoressa Elena Roscini.

Soprattutto per i pezzi in marmo, nel caso di zone che necessitano di consolidamenti della materia lapidea, verrà applicata una stesura di rinforzante OH (silicato di etile).

Se è necessario si dovranno effettuare delle microstuccature, su piccole fratture e lacune, con cariche inerti di granulometria idonea e colore, addizionate con grassello di calce.

 Anche in questo caso le considerazioni di carattere conservativo ed estetico verranno prese in accordo con la direzione della Soprintendenza.

Alla fine di questi interventi verrà applicata una protezione finale, con cera microcristallina.

L’intervento di restauro conservativo che comprende trasporto e assicurazione chiodo a chiodo  sarà documentato fotograficamente, evidenziando tutte le operazioni eseguite, con relazione finale.