Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Il palazzo Chiablese, con la sua mole severa, chiude sul lato occidentale la piazzetta antistante il palazzo Reale e si protrae fino alla chiesa di San Lorenzo, capolavoro di Guarino Guarini (1668-1687). Dal 1960, anno in cui si sono conclusi i restauri dopo i danni bellici, l’edificio è stato la sede della Soprintendenza ai Monumenti e della Soprintendenza Archeologica del Piemonte e oggi ospita gli istituti del Ministero della Cultura, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino e il Segretariato Regionale del MiC per il Piemonte. Nel corso del XVIII secolo gli appartamenti del piano nobile sono stati oggetto di rinnovamento ad opera di Benedetto Alfieri che aveva ereditato da Filippo Juvarra il ruolo di architetto di corte. L’intervento alfieriano ha conferito all’edificio l’aspetto attuale, tanto negli esterni quanto negli interni. La ricchezza e l’importanza dell’arredo è suggellata dalle opere dell’ebanista Pietro Piffetti, documentate fra il 1759 e il 1767-1768 (sopravvive il doppio corpo, oggi nella sala dell’Alcova) e dall’inserimento di uno tra i pezzi più preziosi delle guardarobe reali: si tratta della serie di arazzi con le Storie di Artemisia, tessuta a Parigi nella manifattura dei Gobelins ed acquistata nel 1620 dall’ambasciatore sabaudo per conto di Vittorio Amedeo I. Nel corso del XIX secolo, con la dissoluzione dell'impero francese, l'edificio passa in eredità di re Carlo Felice. Alla sua morte nel 1831, passa a Ferdinando di Savoia-Carignano, Duca di Genova, secondogenito del re Carlo Alberto. In occasione delle sue nozze con Maria Elisabetta di Sassonia, nel 1850, le sale sono oggetto di modifiche e di rinnovamenti dell'arredo e delle decorazioni. A questa fase risale una preziosa tappezzeria serica riportata in luce nel Gabinetto di Toeletta della Duchessa di Genova in seguito alla rimozione della stoffa posata nel dopoguerra a rivestimento di tutte le pareti.
La tappezzeria consta di circa 11 pannelli della parete nord e 3 della parete est (56 x 250 h cm). E' realizzata in lampasso giallo-pesca con decoro cremisi. Gli arredi comprendono: console intagliata e dorata (inv. 367 Duca di Genova); secrétaire a ribalta esempio rilevante della produzione piemontese di fine Settecento; poltrona con sfingi alate del secondo quarto del XIX secolo con elementi tratti dal repertorio egizio e decori vegetali in bronzo; poltroncina all'orientale con rivestimento in tessuto rosso; poltrona con braccioli sagomati con rivestimento in velluto rosso (inv. 2339 DC 1908) già nella Tribuna Reale (1880), databile intorno alla metà-terzo quarto del XVIII secolo; 4 sedie con decorazioni in pastiglia e schienale sagomato e imbottito, rivestite con tessuto floreale. Facevano parte di un cospicuo insieme di arredi e derivano da modelli francesi del XVIII secolo; panca.
Informazioni sullo stato della conservazione
La rara tappezzeria di lampasso di seta risalente all’allestimento ottocentesco del Gabinetto di Toeletta della Duchessa di Genova costituisce uno dei pochi tessuti del Palazzo sopravvissuti al cambiamento di gusto e agli aggiornamenti che hanno riguardato gli ambienti del piano nobile anche in tempi recenti. Il tessuto di lampasso di seta appare gravemente compromesso nelle sue caratteristiche fisico-meccaniche, con gravi conseguenze per la stabilità strutturale. A causa dell'avanzato stato di degrado solo una parte del tessuto potrà essere restaurato, mentre una parte sarà documentata, smontata e ricoverata in magazzino.
Il restauro di arredi (poltrone, sedie, consoles) rinvenuti nei depositi del Palazzo ma documentati negli ambienti del piano nobile da una compagnia fotografica degli anni 20 del Novecento, permetterà di riarredare le sale recentemente restaurate. Alle quattro poltrone con sedute e schienali imbottiti e rivestiti con tessuto operato del XVIII secolo, restaurate nel corso del 2021, si aggiungono le sedie appartenenti allo stesso salotto, accatastate nei depositi del palazzo e in uno stato di conservazione fortemente compromesso sia nella parte lignea sia di rivestimento tessile, così come consoles e secretaire.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
dal lunedì al venerdì ore 14,30/17,30
(chiuso il sabato, la domenica e i giorni festivi perchè il palazzo è sede della SABAP-TO e SR-PIE)