I contenuti pubblicati sono a cura dell’Ente beneficiario delle erogazioni liberali il quale dichiara che i dati trasmessi sono conformi all’ art. 1 – Art Bonus - Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83 e s.m.i.
L’Ente dichiara che il bene oggetto di erogazioni liberali è di interesse culturale ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 N.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio).

Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Il santuario è situato sulla sua collina, eretto nel 1212 da Napoleone, figlio del conte Rinaldo, convertito da San Francesco, in un luogo meraviglioso per il panorama e per la folta boscaglia. Napoleone di Antignano, così celebre nelle armi e nella politica, capo ghibellino e amico carissimo del congiunto Federico II, donò alla chiesa ben 200 ettari di terra. Altri beni furono lasciati dal nipote di Napoleone, Rainaldo nel 1291 (archivio comunale di Todi). La primitiva chiesa andò in rovina, e, nel 1544, fu ricostruita dalle fondamenta da certo Stracciato, che ne ebbe dal vescovo di Spoleto il giuspatronato. Dopo due anni, il figlio di questi, Cesare Pierantoni, la donò al comune (30/5/1546). Il documento, che parla della fondazione della chiesa della Madonna della Valle accenna per la prima volta a Consoli, che reggevano il comune di Bevagna.


Il santuario ha una facciata elegante con trifora, con ampia scalinata. Attorno corre un arioso portico; un massiccio campanile svetta. Ha una sola navata. Risalente al XIII secolo, la costruzione odierna è novecentesca.

Dal volume "Quando saltarono i ponti Bevagna 1943-44": «Un bel giorno del 1880 Pierino Stortini della Torre del Colle, Comune di Bevagna, insieme al padre e ad altra persona, raccogliendo la legna in mezzo al bosco, trovò questa chiesetta del tutto abbandonata e ricoperta di rovi e di erbe parassite. Pierino cominciò subito a farvi qualche restauro, incominciando dal tetto. Da quel tempo incominciò un movimento popolare a favore del Santuario. Si sparse la voce che in quella chiesina sperduta tra i monti si sentissero dei canti e la Madonna vi facesse molte grazie, ed il popolo vi prestò fede [...]».

Informazioni sullo stato della conservazione

La Chiesa è inagibile dal Sisma del 1997 ed è stata oggetto di ulteriori verifiche di aggravamento ex Sisma 2016 oltre che a sopralluogo congiunto Comune-Diocesi-Soprintendenza nel Dicembre 2017 e Aprile 2018.
 
 
E' stato segnalato un GRAVE PEGGIORAMENTO dello stato strutturale della Chiesa in occasione dei consueti controlli precedenti il 1° Maggio; in particolare si è evidenziato un chiaro cedimento dell'arco absidale, sia all'imposta che al colmo, indice di potenziale cedimento e collasso non essendo in alcun modo contrastato da catene o contrafforti; inoltre si è spezzato un puntone di capriata nella prima parte della navata che ha causato il crollo di una porzione di copertura. Pur non essendoci un teorico rischio per la pubblica incolumità essendo l'area già interdetta con Ordinanza di inagibilità, si teme per la tutela del bene stesso.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Proseguendo tra gli uliveti in direzione di Gualdo Cattaneo la strada, con magnifica vista sulla Valle Umbra, si inerpica sulla collina fino a raggiungere il Santuario della Madonna della Valle (m. 520), in mezzo ai boschi di castagni e di querce. Di origine molto antica, ma totalmente ricostruita nel 1934, la Chiesa è oggetto di particolare venerazione da parte dei bevanati e di attrazione turistica. La sua festa è il primo maggio.

La chiesa non è più visitabile dopo gli eventi sismici del 1997, ma, tuttora, molti fedeli si recano nei pressi del santuario.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 360.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Si propone un progetto di Risanamento Conservativo del Santuario in tre fasi:

1) Opere di messa in sicurezza con risorse Regionali di Protezione Civile

2) Opere di adeguamento e agibilità con risorse ex PSR 14-20 Misura 751

3) Opere di restauro e finitura con quanto raccolto in donazione Art Bonus