Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto
Palazzo Vinciguerra è un complesso architettonico di pregio monumentale, di proprietà dell’amministrazione comunale.
Palazzo Vinciguerra si trova nel centro storico di Rocchetta di Vara (SP) ed è composto da tre corpi di fabbrica: un’ala settecentesca (corpo A), un’ala ottocentesca (corpo B), il nucleo cucine (corpo C).
Ala settecentesca (corpo A)
Edificio in muratura ad un piano sostenuto da complesse strutture voltate, frutto di addossamenti di precedenti fabbricati. Si tratta di una dimora gentilizia con androne di rappresentanza e piano nobile, corte interna, aperta su una sala da ballo voltata a padiglione, fiancheggiata da salotti anch’essi voltati in muratura, databile alla prima metà del secolo XVIII.
Sono presenti decorazioni a stucco con campiture dipinte a tinta unita ed un pregevole arco mistilineo ornato con campiture musive in pietruzze policrome. La copertura in tegole alla marsigliese sostituisce la più antica in lastre di pietra o piagne. La corte interna, accessibile anche dal vicolo che risale il pendio del colle protetto dall’archivolto costruito per estendere la superficie del piano nobile, si collega con corpo C dove si trovano le cucine e con l’ala ottocentesca attraverso un salotto realizzato nella spina, probabilmente medievale, che collega i corpi di fabbrica.
Ala ottocentesca (corpo B)
Edificio in muratura due piani sostenuto da vani voltati utilizzati come cantina. Si tratta di una dimora gentilizia con androne e scala di rappresentanza sviluppata su due piani sovrapposti: il piano nobile si compone di una sala da ballo, con volta a padiglione ribassato in pietra, fiancheggiata da salotti simmetrici, anch’essi con volte a padiglione in pietra, databili alla prima metà del secolo XIX, e di un salottino da musica caposcala, anch’esso completamente dipinto; il primo piano ripete la distribuzione di quello sottostante ma è coperto con volte a padiglione in canniccio, in parte rimosse a causa delle infiltrazioni di umidità causate dalla lunga esposizione alle intemperie, provocate dal danneggiamento della copertura.
Sono presenti ampie superfici dipinte, datate 1812, al piano nobile nel salone e nella saletta posta a caposcala, mentre di epoca successiva sono le decorazioni del piano superiore a fasce e bande decorate con elementi geometrici o naturalistici. Nel secondo dopoguerra il fabbricato fu ricoperto con lastre di fibrocemento amianto (eternit) che hanno subito un grave degrado per l’incuria e l’abbandono subiti per lungo tempo dall’immobile. La nuova copertura in ardesia posta in opera con gli interventi di restauro ha permesso sia il ripristino di una situazione, sotto il profilo statico, più equilibrata, sia l’eliminazione totale delle infiltrazioni consentendo il progressivo risanamento delle murature e dei cannicci rimasti in opera.
Informazioni sullo stato della conservazione
Il piano terra dell’edificio ottocentesco (sala voltata “museo” e cantine) è agibile e fruibile ma il pavimento in seminato dell’atrio necessita di levigatura. Nel corpo scala alcuni gradini sono da restaurare in piccole porzioni mancanti ed il pianerottolo del piano nobile ha necessità di stuccatura/coloritura e di vetri mancanti. I servizi igienici (due + disabili) sono completati, in funzione e ben illuminati, ma la saletta che li collega al corpo scale è da sistemare e chiudere con un infisso verso la corte. Il piano nobile è stato oggetto di miglioramento sismico con catene sia a livello del pavimento che a livello dell’imposta delle volte. Il salone è stato oggetto di restauro strutturale nella volta che presentava lesioni, e restauro superficiale, rimuovendo la velinatura di carta giapponese messa a protezione dei dipintima i davanzali delle finestre sono ancora da restaurare e la cornice da stuccare. Le due salette verso la via S. Antonio (in quella d’angolo le due finestre sono state oggetto di cerchiatura per miglioramento sismico) così come la saletta dipinta con paesaggi in testata del corpo scale, necessitano dell’intervento di restauratrice per la rimozione dalla velinatura in carta giapponese che protegge i dipinti e consolidamento/stuccatura di piccole lesioni. Le due salette verso monte, non dipinte, hanno bisogno di opere edili quali la ricostruzione di spallette e di riprese d’intonaco, inoltre di restauro/sostituzione di infissi in cattive condizioni.
Tutto il piano nobile con queste opere di completamento risulterà fruibile ed aperto al pubblico per visite e/o manifestazioni di carattere culturale.
Informazioni sulla fruizione e orari di apertura
Il palazzo è attualmente non accessibile al pubblico. E' intenzione dell'Amministrazione riaprire il palazzo per eventi civili e istituzionali. Dopo la riapertura si prevedono visite guidate su prenotazione, con cadenza bisettimanale.