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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La tradizione popolare ricorda come sull’antica strada tardo-romana che da Carpice di Moncalieri portava a Piobesi, sorgesse un pilone votivo intitolato alla Madonna Addolorata. Un giorno un giovinastro del luogo, per la rabbia di aver perso al gioco, scagliò una pietra contro l’immagine della Madonna Addolorata dipinta sul pilone. Dallo sfregio sgorgò miracolosamente un rivolo di sangue, che fece accorrere la gente di Vinovo e dei dintorni perpetuando nei secoli la venerazione a tale immagine. Attorno al pilone miracoloso fu costruita la chiesa di San Desiderio (iniziale patrono del paese) e consacrata quale sede parrocchiale di Vinovo.

La Chiesa originaria di San Desiderio era molto diversa dall’attuale santuario e non era ancora attorniata  dal cimitero, ma era una modesta costruzione molto probabilmente ad una sola navata, isolata in mezzo all’aperta campagna.

Nel 1451, con atto notarile, la sede parrocchiale fu trasferita da S. Desiderio alla cappella  di San Bartolomeo, posta nel ricetto e facente parte del Castello Della Rovere. Da quel momento, la cappella di San Bartolomeo fu destinata alla Comunità ed ottenne il titolo di parrocchiale. Al contrario, la vetusta chiesa di S. Desiderio fu destinata alla venerazione dell’immagine della Madonna Addolorata.

Una ristrutturazione di S. Desiderio fu compiuta nel 1702, a cura del marchese Carlo Francesco Delle Lanze conte di Sales. Un’altra radicale sistemazione fu eseguita nel 1735, dove acquisì una pianta a croce greca, con gli interni dominati dall’ordine corinzio. A partire dal 1820, attorno alla chiesa fu edificato ed ampliato il cimitero comunale. La facciata fu progettata dall’ing. Crescentino Caselli, furono dipinti gli affreschi da Paolo Gaidano. Sul portale, Caselli progettò una lunetta in ceramica policroma raffigurante San Desiderio in mezzo a due angeli. Il pittore  Reordino poi, eseguì le parti decorative interne della chiesa.

Dopo i bombardamenti dell’agosto 1940 e del settembre 1941, e gli avvenimenti del 1945, la popolazione vinovese fece voto perpetuo di rammentare quei tragici avvenimenti ogni anno presso la Chiesa cimiteriale, ponendo Vinovo sotto la protezione della Madonna Addolorata.

La chiesa conserva all'interno una ricca collezione di ex voto.

Nei sotterranei, dove un tempo venivano tumulati i defunti, la tradizione annovera un passaggio che avrebbe collegato la chiesa di San Desiderio alla Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo ed al vicino Castello dei Della Rovere.

Informazioni sullo stato della conservazione

Il bene, a seguito di diversi interventi manutentivi svolti nell’ultimo decennio, è in discrete condizioni di conservazione.

Un recente intervento manutentivo (2016) ha interessato la muratura esterna dell’abside con opere di risanamento della stessa ed eliminazione delle principali cause di umidità e di ristagno d’acqua che si presentavano nella parte basamentale della stessa che andavano ad interessare anche la parete interna dipinta.

Succesivamente è stato effettuato un intervento di restauro conservativo delle parti dipinte presenti sui tre lati absidali interni, cornicioni e volta compresi, e dell’affresco ultimato ad aprile 2017.

Nel 2019-2020 è stato eseguita una manutenzione straordinaria della copertura della zona absidale e della casa canonica da cui provenivano le principali infiltrazioni d’acqua che interessavano le sottostanti pareti interne della chiesa e della ex sacrestia; sistemazione e ripasso della copertura delle cappelle laterali e dell’ingresso; pulizia dei canali di gronda e verifica dell'efficienza della rete di smaltimento a terra.

A livello strutturale non si evidenziano particolari criticità. L’impiantistica è da ammodernare. Risultano ancora necessari interventi per il risanamento murario, la conservazione delle decorazioni interne ed il recupero all’uso dei locali annessi alla chiesa a fini espositivi degli ex voto. 

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La chiesa di San Desiderio mantiene la destinazione d’uso religiosa ed è stata inglobata all’interno del cimitero a seguito della sua espansione. La chiesa è sempre aperta durante l’orario di apertura del cimitero.

Oltre all’aula, al lato destro dell’altare è affiancato un piccolo locale ad uso sacrestia settecentesca inserita nell’edificio a due piani fuori terra eretto nel 1765 come romitorio. Nella chiesa si svolgono alcune funzioni religiose durante l’anno in occasione di ricorrenze ed è sede di partenza della tradizionale processione della Madonna Addolorata.

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 110.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Si prevede di effettuare un intervento che consenta di proteggere nel tempo e nel miglior modo possibile questo contenitore di storia e memoria caratterizzato anche da significative espressioni artistiche stratificatesi nelle varie epoche. In particolare si ritiene opportuno formare una “barriera” più consistente alla possibilità di infiltrazioni attraverso la copertura, in particolare corrispondenza del collegamento tra abside e casa canonica.

L’intervento principale consiste nella rimozione del manto di copertura e della piccola orditura esistente, la collocazione di un tavolato in legno con soprastante guaina impermeabile, il riposizionamento della listellatura "alla piemontese", la posa del manto di copertura con coppi nuovi nella parte sottostante a canale e coppi di recupero all'estradosso opportunamente fissati uno ad uno, sia quelli inferiori che quelli superiori, con appositi ganci ferma coppi per costituire un sistema compatto e resistente al sollevamento, oltre alla posa di apposite staffe ferma neve.

Si prevede anche, a favore di una maggior sicurezza di tenuta, il fissaggio e la sigillatura dei copponi di colmo con malta di calce applicata all’intradosso del coppo in maniera tale che non risulti visibile ed opportunamente pigmentata.

Per ragioni di opportunità tecnica ed economica si interverrà contemporaneamente anche sulle pareti del piccolo campanile emergente dalla copertura della chiesa, che si presentano con una finitura ad intonaco notevolmente ammalorato o in larga superficie mancante; per le stesse ragioni verrà effettuata anche la manutenzione della muratura esterna in corrispondenza delle pareti difficilmente raggiungibili.

Tutte le operazioni conservative di pulitura, consolidamento e protezione saranno eseguite secondo i criteri sopra esposti e tenendo come riferimenti orientativi le Raccomandazioni NORMAL. L’intervento di restauro, di tipo rigorosamente conservativo, verrà eseguito utilizzando manodopera specializzata nella conservazione dei beni architettonici, con l’ausilio di materiali specifici delle migliori qualità presenti in commercio, senza difetti.

Prima dell’inizio delle operazioni di conservazione si procederà alla esecuzione di campionature dei diversi interventi di pulitura e di conservazione sulle varie tipologie di materiali presenti sulle facciate (lapidei, intonaci, laterizi, metalli), che saranno sottoposti ad approvazione da parte della D.L. e degli Enti competenti. Le campionature verranno effettuate mediante criteri non distruttivi e documentate fotograficamente.

Tutte le fasi di lavorazione saranno supportate da un attento rilevamento grafico dello stato di  conservazione e degli interventi eseguiti in forma cartacea su rilievo architettonico.