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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

La necessità di riparare le mura medievali di Grosseto e di adeguarle secondo moderne tecniche di costruzione delle fortificazioni, è sottolineata nel 1537 da Baldassarre Peruzzi nella relazione redatta a seguito della sua visita a Grosseto su incarico del comune di Siena. Dopo la caduta della Repubblica di Siena, Cosimo I dei Medici provvede a migliorare le condizioni delle fortificazioni, decidendo successivamente di ricostruirle praticamente ex novo. Il progetto mediceo, affidato all'architetto militare Baldassarre Lanci da Urbino, fu concepito secondo i più moderni criteri di fortificazione di una città. La costruzione delle nuove mura fu iniziata nel 1565 per concludersi nel 1593. Le mura medicee racchiudono la città in un esagono irregolare con bastioni ad ogni angolo, tra i quali quello di NE si prolunga, con un corpo più alto, verso l'interno a formare la fortezza. Nessuna traccia resta delle mura medievali; tanto i bastioni che le cortine che li congiungono hanno base a scarpa, sormontata da un grosso cordone sagomato. Il disegno della cerchia conferì alla città una connotazione che potè avvicinarla al modello di città rinascimentale. L'esagono irregolare, fu determinato dal perimetro delle precedenti fortificazioni e dalla distanza tra i baluardi, fissata dalla gittata massima del tiro delle artiglierie. La cronologia relativa all'edificazione dei baluardi è la seguente: delle Palle o Maiano costruito tra il 1565 e il 1566; di S.Michele o Molino a Vento terminato nel 1571; dell'Oriolo, o di Porta Vecchia edificato nel 1574-75; di S.Francesco o della Rimembranza risalente al 1576-77; delle Monache o Garibaldi terminato nel 1557; della Fortezza, dal 1572 al 1593. Erano realizzati in muratura mista di pietra e mattoni. 

Informazioni sullo stato della conservazione

All'inizio del XIX secolo le mura vengono annualmente controllate e restaurate, sia per ragioni strategiche che per il decoro e l'igiene della città. Nel 1850 l'opera di trasformazione delle mura in giardini pubblici può considerarsi completata, anche se gli interventi di trasformazione continueranno per tutto il XIX secolo. Tra questi dobbiamo ricordare la definitiva trasformazione di Porta Nuova nel 1866 che viene abbattuta e sostituita da una cancellata in ferro e ghisa. Con questo intervento si crea una prima discontinuità nel perimetro delle mura. Altri interventi significativi si hanno negli anni 1882-84 quando vengono demolite le garitte ai vertici di tutti i baluardi e viene asportato l'intero orecchione sinistro della Cavallerizza che difendeva Porta Vecchia. Nel 1927 fu inaugurato il Parco della Rimembranza. Negli anni successivi furono aperti nuovi varchi nelle mura, alcuni solo pedonali, ai lati della Fortezza e delle scuole elementari di via Mazzini e uno maggiore che diventerà Porta Corsica. Durante l'ultima guerra mondiale, i bombardamenti del 1943-44 colpirono anche le mura, facendo crollare il Casino delle Palle (garitta esagonale sovrastante lo stemma mediceo) e il tratto di cortina corrispondente all'attuale ponte di via Amiata.
Nel dopoguerra, i primi restauri delle mura iniziarono negli anni 1980-85, con il recupero del Cassero senese ad opera del Comune e della Soprintendenza ai Beni Architettonici. L'intervento restituì alla città un monumento importante da utilizzare come spazio collettivo, per mostre e iniziative culturali. Negli anni 1994-97 un secondo intervento di restauro riguardò l'intera struttura cinquecentesca del bastione della Fortezza riportando alla luce tutto il sistema difensivo militare. L'ultimo intervento (2013-14) ha interessato il bastione delle Palle con il recupero del serbatoio dell'Acquedotto del Maiano.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

La cinta muraria della città di Grosseto si sviluppa su un perimetro di 3 chilometri e raggiunge un'altezza media di 10 m. circa. In Italia questo impianto è ricordato in numerosi trattati di "arte fortificatoria" come forma geometrica perfetta delle strutture militari. Trattasi di uno dei complessi fortificati più importanti per la storia dell'architettura militare del Cinquecento. La cinta muraria è interamente percorribile tramite un bellissimo camminamento pubblico e, secondo una diffusa configurazione urbanistica ottocentesca, sui terrapieni dei bastioni sono aperti spazi verdi e aree pubbliche con viali e promenade. Ciascun bastione presenta pertanto caratteristiche peculiari ed alcune emergenze architettoniche significative. Il Bastione Fortezza è aperto solo in occasione di eventi rivolti al pubblico (es. mostre, concerti, spettacoli, manifestazioni culturali in genere) o iniziative particolari (es. celebrazione matrimoni).

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 131.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Il Comune di Grosseto intende dar vita a un progetto strategico di manutenzione e restauro del Bastione "La Cavallerizza", il baluardo che ha subito maggiori modifiche nel corso del tempo, rispetto agli altri cinque presenti nelle Mura medicee. Il progetto prevede la realizzazione di tre nuove cancellate per “proteggere” questo Baluardo. L’intervento è reso necessario ed urgente per la evidente situazione di degrado in cui versa lo stato dei luoghi. Le inferriate saranno realizzate secondo gli “stilemi” delle cancellate presenti sino al 1935. In particolare nella “Rampa di accesso” di Piazza del sale, realizzata nel 1895 per accedere al giardino, presente nel bastione dal 1833, sono presenti ancora due “colonnine” che verranno restaurate e dotate nuovamente dell’inferriata che verrà riposizionata esattamente nel punto in cui sono ancora evidenti le ammorsature, tamponate al momento dello smantellamento delle inferriate originarie ( “Battaglia del rame e del ferro” - 1935). Sopra i colonnini, rivestiti di travertino verranno riposizionati due vasi di coccio, tinteggiati color travertino e saranno alloggiate due piante di aloe, recuperando quei segni di storia, ben rappresentati nelle foto e nelle cartoline d’epoca.

Sono previsti anche interventi di messa in sicurezza dei parapetti e la manutenzione del camminamento di ronda in cui il terreno si è abbassato rendendo pericolosa la fruizione del baluardo. La pavimentazione dell’arena, originariamente a sterro per accogliere attività “equestri”, è stata sostituita verosimilmente negli anni ’60 da una pavimentazione in klinker che versa in uno stato di forte degrado. Il progetto prevede di recuperare l’arena mettendo in opera una nuova pavimentazione.

Verrà recuperata poi tutta l’area d’ingresso dell’arena, lato Piazza del Sale. L’intervento di recupero della gradonata in corrispondenza dell’ingresso prevede di evidenziare le parti nuove, rivestite in corten, da quelle esistenti lasciate in pietra a “faccia vista”.

L’intervento di recupero prevede anche la realizzazione di una “quinta a verde”, realizzata con piante di alloro, con l’intento di iniziare a recuperare anche l’aspetto a “giardino” che la  Cavallerizza ha sostanziato dal 1833, ma che oggi è quasi andato perduto.

Attualmente il sistema di deflusso delle acque non è in grado di smaltire adeguatamente l’acqua piovana, pertanto verrà realizzato un nuovo sistema di smaltimento che servirà anche a ridurre l’ammaloramento delle murature dovuta all’umidità di risalita.

Si tratta di un primo fondamentale intervento per recuperare il grande “senso identitario” che da sempre ha legato i cittadini di Grosseto a questo straordinario luogo.