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Descrizione di carattere storico artistico relativa all’oggetto

Pianoforte a tavolo databile alla metà del XIX secolo, in stile Biedermeier, realizzato in legno di abete impiallacciato in noce con elementi decorativi in metallo e avorio. Lo strumento poggia su quattro gambe di forma troncopiramidale, tornite, dorate alle estremità e dotate di rotelle per poterlo spostare agevolmente. Il sostegno centrale della pedaliera è sagomato a lira. Aprendo il copri tastiera è visibile una placca in legno scuro con l’incisione in ottone <<J. Wopaterni>> che permette di attribuire lo strumento all’omonima manifattura, operante a Vienna nella prima metà dell’Ottocento.

Nella documentazione contabile della cassa dell’arciduca Massimiliano frequenti sono le spese dedicate alla musica: affitto di pianoforti, accordatura, acquisto di spartiti, pagamento di musicisti, fornitura di composizioni originali. Altra voce che compare spesso è quella delle lezioni di pianoforte che Carlotta prendeva a Trieste, così come a Venezia e Milano. Nonostante non ci siano testimonianze dirette in proposito, si tramanda che lo strumento sia stato acquistato da Massimiliano per lo svago proprio e della moglie Carlotta. Si conserva infatti una ricevuta firmata dal commerciante <<Giov. di Bart. Ravasini>> in cui conferma di aver ricevuto 225 fiorini <<per saldo d’un pianoforte in legno di noce, a tavolo, di buona qualità, della fabbrica di Vienna “Jos Wopaterni”>>, consegnato il 22 gennaio 1855.

La tavola armonica è interamente in legno senza rinforzi metallici ed è stata oggetto, come altre parti della meccanica dello strumento, di sostituzione in seguito a un vecchio restauro. La tastiera ha un’estensione di sei ottave complete e una sesta (Do 0 – La 6), comune a Vienna a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento ed è parte di una meccanica di tipo “viennese”, completata da due pedali, a sinistra quello “a corda”, a destra il “forte”.

Collocazione: Sala VII – Salotto di Carlotta

Dimensioni: 184 x 90 x 89 cm

Bibliografia: Il Museo Storico del Castello di Miramare, R. Fabiani (a cura di), Vicenza 2005, p. 163 (con bibliografia precedente)

Informazioni sullo stato della conservazione

Lo stato di conservazione dello strumento è discreto: la parte lignea è sconnessa e una delle gambe è più corta delle altre e quindi non appoggia al pavimento. Il peso che grava sulle tre gambe è causa di compressione e di distacco di parti lignee.

La meccanica dello strumento necessita di revisione e di accordatura.

Informazioni sulla fruizione e orari di apertura

Il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare osserva i seguenti orari di apertura: 

 

CASTELLO

Ore 9.00 - 19.00 (chiusura biglietteria ore 18.30) 


Apertura tutti i giorni dell’anno ad esclusione di 25 dicembre e 1 gennaio


Da settembre a maggio, nei periodi di chiusura prima delle ore 19.00 l'accesso al Castello è possibile solo attraverso l'ingresso principale (lato mare - "Viale Miramare")

 

PARCO

 

ore 8.00 – 18.00 aprile, maggio e settembre
ore 8.00 – 17.00 marzo e ottobre
ore 8.00 – 15.00 novembre e dicembre
ore 8.00 – 16.00 gennaio e febbraio
ore 8.00 – 19.00 giugno, luglio e agosto


Chiusura 25 dicembre e 1 gennaio

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA CHIUSA


RACCOLTA FONDI

Raccolta chiusa

Raccolta chiusa

FASE ATTUATIVA

Fine Lavori

IMPORTO 15.000,00 €

 slide
DESCRIZIONE INTERVENTO

Pianoforte a tavolo databile alla metà del XIX secolo, in stile Biedermeier, realizzato in legno di abete impiallacciato in noce con elementi decorativi in metallo e avorio. Lo strumento poggia su quattro gambe di forma troncopiramidale, tornite, dorate alle estremità e dotate di rotelle per poterlo spostare agevolmente. Il sostegno centrale della pedaliera è sagomato a lira. Aprendo il copri tastiera è visibile una placca in legno scuro con l’incisione in ottone <<J. Wopaterni>> che permette di attribuire lo strumento all’omonima manifattura, operante a Vienna nella prima metà dell’Ottocento.

Nella documentazione contabile della cassa dell’arciduca Massimiliano frequenti sono le spese dedicate alla musica: affitto di pianoforti, accordatura, acquisto di spartiti, pagamento di musicisti, fornitura di composizioni originali. Altra voce che compare spesso è quella delle lezioni di pianoforte che Carlotta prendeva a Trieste, così come a Venezia e Milano. Nonostante non ci siano testimonianze dirette in proposito, si tramanda che lo strumento sia stato acquistato da Massimiliano per lo svago proprio e della moglie Carlotta. Si conserva infatti una ricevuta firmata dal commerciante <<Giov. di Bart. Ravasini>> in cui conferma di aver ricevuto 225 fiorini <<per saldo d’un pianoforte in legno di noce, a tavolo, di buona qualità, della fabbrica di Vienna “Jos Wopaterni”>>, consegnato il 22 gennaio 1855.

La tavola armonica è interamente in legno senza rinforzi metallici ed è stata oggetto, come altre parti della meccanica dello strumento, di sostituzione in seguito a un vecchio restauro. La tastiera ha un’estensione di sei ottave complete e una sesta (Do 0 – La 6), comune a Vienna a partire dagli anni Trenta dell’Ottocento ed è parte di una meccanica di tipo “viennese”, completata da due pedali, a sinistra quello “a corda”, a destra il “forte”.

Progetto di intervento: Lo stato di conservazione dello strumento è discreto. La parte lignea è sconnessa e una delle gambe è più corta delle altre e quindi non appoggia al pavimento. Il peso che grava sulle tre gambe è causa di compressione e di distacco di parti lignee. L'impiallacciatura è parzialmente sollevata e la verniciatura disomogenea. La meccanica dello strumento necessita di revisione e di accordatura.

Collocazione: Sala VII – Salotto di Carlotta

Dimensioni: 184 x 90 x 89 cm

Bibliografia: Il Museo Storico del Castello di Miramare, R. Fabiani (a cura di), Vicenza 2005, p. 163 (con bibliografia precedente)

 

 


NOTE Intervento archiviato