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Attività principali dell'istituzione

Il Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA) è stato riorganizzato nel 2005 e modificato nel 2013 per adeguarsi al nuovo Statuto di Ateneo e ai Dipartimenti post-riforma Gelmini. Esso è attualmente costituito da una struttura di gestione e di coordinamento dei processi centralizzati e da 6 biblioteche centralizzate oltre a 3 strutture di documentazione.

Tutte le biblioteche dell’Ateneo forniscono gli stessi servizi, come previsto dal Regolamento delle attività e dei servizi delle biblioteche Unife, in conformità con i principi della Carta dei servizi comune a tutto il Polo bibliotecario Ferrarese.

Il patrimonio documentario è costituito da collezioni moderne cartacee ed elettroniche e da altre di interesse storico, che comprendono documenti pubblicati dagli albori della stampa al XX secolo oltre ad un importante fondo archivistico. Nel corso dell'ultimo decennio i preziosi documenti sono stati oggetto di attività di riordino e restauro, di catalogazione e digitalizzazione. Sono poi stati realizzati progetti finalizzati alla valorizzazione delle collezioni grazie ad esposizioni aperte al pubblico e a modalità di comunicazione che utilizzano le nuove tecnologie al fine di favorire sempre più la fruizione del patrimonio dell’Ateneo, a vantaggio di docenti, ricercatori, studenti, studiosi e, in generale, tutti i cittadini.

Maggiori informazioni sul portale SBA all'indirizzo http://sba.unife.it/it

DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI CON RACCOLTA APERTA


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

Raccolta aperta

FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

Risale ai primi anni 2000 la donazione che sig.ra Gloria Savonuzzi ha inteso effettuare al Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara della collezione delle carte del padre Carlo ed ora il fondo è  consultabile presso la Biblioteca di Architettura.

L’ingegnere e architetto Carlo Savonuzzi (Ferrara 1897-San Remo 1973) ha contribuito in maniera determinante a disegnare “il volto di Ferrara moderna” in virtù di una carriera professionale intensa e ricchissima, svolta in parte alle dipendenze dell’ufficio tecnico comunale, dove fu impiegato per 40 anni, e dell’ufficio tecnico dell’arcispedale Sant’Anna, e in parte come libero professionista, peraltro in un periodo segnato da trasformazioni ed avvenimenti storici di eccezionale portata come l’avvento del fascismo e il secondo conflitto mondiale.

Accanto all’attività di ingegnere che costituisce il perno centrale della sua carriera, Savonuzzi ebbe un ruolo significativo anche in altri contesti per la tutela del patrimonio storico e artistico locale, ad esempio in qualità di membro della “Ferrariae Decus” e della Deputazione provinciale ferrarese di storia patria.

Il fondo Savonuzzi è costituito da 263 fascicoli, 23 volumi a stampa, 898 fotografie (876 positivi e 22 negativi) e 1867 disegni (oltre ai disegni conservati all’interno dei fascicoli) in grado di offrire spunti di ricerca relative alla storia dell’architettura, dell’arte, della fotografia, delle istituzioni politiche e sociali. Le carte dell’archivio sono testimonianze importanti per indagare le tante opere architettoniche progettate da Savonuzzi o di cui fu direttore dei lavori di costruzione, le trasformazioni urbane subite dalla città estense nell’arco di un quarantennio dalla fine degli anni Venti ai primi anni Settanta e i legami con amici, collaboratori e colleghi tra cui Adamo Boari, Giuseppe Agnelli e Luigi Vignali.

L'intera collezione è stata catalogata tra il 2014 ed il 2016 ed oggi notizie dei documenti si trovano nel portale archIVI. Città degli Archivi, progetto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per l'Emilia-Romagna. Nello stesso portale è visitabile anche la mostra virtuale "Città di carta | città di pietra"

Nel corso del 2015-2016 65 elaborati grafici sono stati restaurati secondo le disposizioni della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per l’Emilia-Romagna e grazie al sostegno finanziario che l’Università di Ferrara ha potuto in passato assicurare. Oggi ancora un gran numero di documenti necessita di adeguati interventi – spesso molto onerosi - che ne  assicurino la conservazione e la fruibilità in condizioni di sicurezza.


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

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FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L’iniziativa nasce dal desiderio di valorizzare il patrimonio storico-architettonico e documentale delle biblioteche dell’Università di Ferrara (Unife), attraverso un percorso turistico, anche di tipo didattico, a beneficio di un ampio pubblico sia locale che extra-territoriale.

Il progetto s’inserisce nelle attività di tutela e valorizzazione delle collezioni storiche intraprese dal Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA) di Unife sin dal 2008, ed è coerente con il Piano Strategico 2016-2017/19 dell’Università degli Studi di Ferrara.

Si prevede la realizzazione di sussidi informativi e comunicativi anche in collaborazione con docenti e studenti degli Istituti di Istruzione Secondaria di Ferrara aderenti al programma di Alternanza scuola-lavoro, oltre ad associazioni, aziende e professionisti del territorio riconducibili al settore culturale e creativo.

Verranno organizzati percorsi didattici finalizzati alla conoscenza esperienziale delle collezioni e degli edifici che le ospitano, rivolti da un lato ad un pubblico adulto ed all'utenza istituzionale di Unife, dall'altro al pubblico dei più piccoli, contribuendo così al raggiungimento delle finalità della Terza Missione sociale e culturale cui ogni ateneo è tenuto.

 


RACCOLTA FONDI

Raccolta aperta

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FASE ATTUATIVA

Raccolta fondi

IMPORTO 15.000,00 €

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DESCRIZIONE INTERVENTO

L'intervento è finalizzato al restauro conservativo - da affidare a restauratori professionisti sotto la supervisione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell'Emilia-Romagna - di libri appartenenti alle collezioni antiche e di pregio dell'Ateneo, attualmente non consultabili a causa delle cattive condizioni di conservazione.

Si intende dare la precedenza agli esemplari di più ampio utilizzo per la ricerca e la didattica condotte in Ateneo.

La selezione dei testi è condotta anche prevedendo di realizzare attività di divulgazione rivolte alla cittadinanza,  con particolare attenzione agli studenti coinvolti nei progetti di Alternanza scuola-lavoro già formalizzati da apposite convenzioni tra l'Ateneo e gli Istituti di Istruzione Secondaria del territorio.