Attività principali dell'istituzione
I Musei del Bargello, istituiti dall’art. 30 comma 3 del DPCM 29 agosto 2014 n. 171, hanno sede in Firenze, Via del Proconsolo n. 4.
Ai sensi del DM 23 dicembre 2014, comprendono il Museo delle Cappelle Medicee, la Chiesa e il Museo di Orsanmichele, Palazzo Davanzati, il Museo di Casa Martelli, il Museo Nazionale del Bargello, siti in Firenze.
Con il decreto ministeriale 14 dicembre 2017 è stato approvato lo Statuto dei Musei del Bargello; ai sensi del decreto ministeriale 7 febbraio 2018, registrato dalla Corte dei Conti in data 14 marzo 2018, recante modifiche al decreto 23 dicembre 2014, è stato previsto il cambio di denominazione in: “Musei del Bargello”.
I Musei del Bargello sono di rilevante interesse nazionale senza scopo di lucro, dotati di autonomia scientifica, finanziaria, contabile e organizzativa. Tra la proprie finalità hanno il compito di tutelare, conservare, esporre al pubblico e valorizzare le proprie collezioni e i monumenti al fine di contribuire alla salvaguardia e alla fruizione del patrimonio culturale, nonché di promuovere la ricerca e gli studi nel settore della storia dell’arte e dell’architettura, sia con risorse interne sia in collaborazione con partner nazionali ed stranieri e di curarne la diffusione presso il pubblico e la comunità scientifica. I Musei del Bargello perseguono altresì il compito di far apprezzare il valore culturale, sociale ed economico dei beni in esso contenuti e del suo complesso patrimonio culturale, storico e architettonico diffuso nella città di Firenze.
In ottemperanza all’art. 9 della Costituzione, l’attività del Bargello è mirata in via prioritaria alla tutela del patrimonio culturale, alla promozione e sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica. Essa è ispirata ai principi di imparzialità, buon andamento, trasparenza, pubblicità e responsabilità di rendiconto (accountability).
I Musei del Bargello costituiscono un gruppo unico di cinque edifici monumentali, luoghi simbolici della vita civile e religiosa di Firenze dal Trecento in poi, che riuniti conservano la più importante collezione di scultura Italiana rinascimentale al mondo, con i capolavori di Donatello, Michelangelo, Cellini Giambologna e Bernini. Tra la fine dell’Ottocento e nel corso del Novecento, questi edifici monumentali – capolavori architettonici – furono trasformati in musei e arricchiti da collezioni di arti decorative di straordinaria importanza e varietà.